lunedì 12 dicembre 2016

Ivan Granatino e La Rua: gli strani casi del Festival di Carlo Conti!


E' vero che non c'è Festival di Sanremo senza polemica, ma come si può non parlare dei primi casi ingiusti che circondano subito questa edizione un po' strana del Festival di Sanremo. Infatti, già prima della partenza fanno discutere moltissimo alcune scelte. 

Ricordate Ivan Granatino che con il brano Chapeau era al primo posto nelle visualizzazioni sul sito della RAI, e incredibilmente rimase escluso dalla gara dei giovani? Bé, adesso arriva il caso dell'eliminazione del gruppo "La Rua". 

Nessuno riesce a comprendere come mai un gruppo del genere, che è forse fra quelli più in voga al momento, non sia riuscito a superare le fasi finali e andare dritto al Festival. Tant'è che l'imbarazzo di Carlo Conti era all'inverosimile quando tutto lo studio, giornalisti inclusi, hanno chiamato a gran voce il ripescaggio del gruppo fra l'altro con un brano molto valido. Ma ormai è troppo tardi, a buttare giù La Rua un giudizio e un meccanismo davvero banale dove anche il grande Massimo Ranieri fa la parte dell'impreparato, scegliendo Chiara Grispo al posto dei La Rua, udite udite, semplicemente perché la Grispo nel suo video con i guantoni da boxe, gli ricordava un suo vecchio musical! Ma scherziamo?? Ma sicuri che è il Festival di Sanremo? E uno dovrebbe mandare all'aria un anno di lavoro discografico per una scelta con criteri del genere? Poi perché Elodie e Bravi vanno nei big e La Rua no? Chi ce lo spiega questo??

Ma cosa potevamo aspettarci dopo l'eliminazione di Chapeau di Granatino, il brano più ascoltato sul sito della RAI, e che ora, su youtube dopo una settimana dalla pubblicazione, tocca quasi la soglia di 100000 visualizzazioni. Roba veramente dell'altro mondo se pensiamo che questo dovrebbe essere il Festival dei grandi talenti. 

Bé caro Carlo Conti, se il buongiorno si vede dal mattino... siamo messi davvero male!! Viva La Rua e Ivan Granatino: Chapeau per voi!

1 commento:

  1. Troppe sono le ingiustizie in questo spettacolo, sono anni che vedo solo persone raccomandate, troppe cose avrei da raccontare, ma meglio non parlare tanto in Italia la meritocrazia non esiste.

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