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La Conca d’Oro: una storia di famiglia che continua con entusiasmo.


Da oltre quarant’anni “La Conca d’Oro” accompagna la vita quotidiana di Castrolibero.

Sorrisi, abbracci, delizie gastronomiche e frammenti di quotidianità che rimangono impressi nel bagaglio di tante persone.


Non è solo un bar ma un punto d’incontro, un simbolo di identità locale e di continuità familiare. La mente e il cuore di tutto questo è Damiano Morrone e, accanto alla sua carismatica figura, ci sono oggi anche i suoi figli Corrado, Francesco e Veronica, che con entusiasmo e spirito di iniziativa partecipano a scrivere le nuove pagine di una storia iniziata nel 1978. E, anche se non dietro il bancone, Vanessa, la quarta figlia, resta parte viva di questo legame, sostenendo con affetto e orgoglio l’attività di famiglia.


Li abbiamo incontrati per parlare di lavoro, famiglia e di un luogo che per molti è ormai casa.


Corrado, “La Conca d’Oro” è da sempre parte della vita di Castrolibero. Cosa rappresenta per voi oggi?

“Rappresenta le nostre radici. È il luogo dove siamo cresciuti e dove abbiamo imparato il valore del lavoro, dell’impegno e della costanza. La Conca d’Oro è un pezzo della nostra famiglia, e vederla ancora oggi piena di vita è una grande soddisfazione. Ogni giorno cerchiamo di dare il nostro contributo, continuando a costruire qualcosa insieme a nostro padre.”


Francesco, lavorare in famiglia non è sempre semplice. Come vivete questa esperienza?

“È vero, lavorare insieme richiede equilibrio, ma la forza del nostro legame rende tutto più naturale. C’è rispetto reciproco e la voglia di crescere senza mai dimenticare da dove veniamo. Papà è il cuore di tutto questo, ma ci lascia spazio per proporre idee, confrontarci e portare un po’ della nostra visione. È una collaborazione continua, non un passaggio di testimone. Siamo pronti alle nuove sfide che ci attendono.”


Veronica, anche tu da tempo sei parte attiva nella gestione quotidiana. Cosa significa per te far parte di questa squadra di famiglia?

“È una grande fortuna e una grande responsabilità. Sono cresciuta tra i profumi del caffè e le voci dei clienti, che per noi sono quasi una seconda famiglia. Lavorare con mio padre e i miei fratelli è un modo per condividere ogni giorno un pezzo di vita, con le difficoltà e le soddisfazioni che questo comporta. La Conca d’Oro è casa, e farla vivere con il sorriso è il mio obiettivo più grande.”



Corrado, qual è secondo te il segreto che rende la Conca d’Oro un punto di riferimento da così tanti anni?

“Credo sia la semplicità unita alla passione. Qui la gente sa di trovare un sorriso sincero, un clima familiare, un ambiente dove sentirsi a casa. La costanza e la cura quotidiana fanno la differenza. Ogni caffè, ogni parola scambiata, ogni piccolo gesto racconta la nostra idea di accoglienza. Questo bar non lo cambierei con nessun altro al mondo, sempre con il rispetto per il lavoro di tutti.”


Francesco, come si guarda al futuro senza tradire la tradizione?

“Con equilibrio. Il nostro obiettivo è rinnovarci senza stravolgere ciò che la gente ama. Oggi c’è più attenzione ai dettagli, alla comunicazione, ai gusti dei giovani, ma lo spirito resta quello di sempre. La Conca d’Oro è un punto fermo, e vogliamo che lo resti anche negli anni a venire.”


E se doveste descrivere in una frase la vostra visione comune?

Corrado: “Essere un luogo dove il tempo si ferma, anche solo per un caffè.”

Francesco: “Continuare a far vivere un sogno familiare, ogni giorno, insieme a nostro padre.”

Veronica: “Trasmettere a chi entra la stessa serenità e passione che noi sentiamo nel viverlo.”


Alla Conca d’Oro, la tradizione non è mai nostalgia, ma presenza viva.

È una storia che continua, trascinata dall’entusiasmo di un padre e alimentata dall’amore dei suoi figli — Corrado, Francesco, Veronica e Vanessa — che ne custodiscono ogni giorno lo spirito più autentico.


Davide Beltrano

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