mercoledì 6 giugno 2018

"La disastrosa campagna elettorale di Francesco Calvelli".



Sì, ok, ferma! Qualcuno potrebbe asserire al fatto che chi scrive l'articolo è un amico dell'amministrazione Greco, e ne avrebbero ben donde se solo però avessero letto i tanti articoli contro l'amministrazione vigente per alcune scelte sbagliate... e lo storico di questo "Blog-Giornale" ne è l'esempio più luminoso!!

Un amico onesto e leale, ok, ma scomodo, sempre pronto a fare autocritica.
Quindi, partiamo da questo presupposto spazzando via beceri provincialismi e facili discorsi.

Ho considerato ottima una parte del programma dei Cinque Stelle, convinto che fra 5 anni saranno una delle liste da temere ma sempre se riusciranno a trovare un candidato a Sindaco più d'assalto perchè oggi come oggi c'è bisogno di sentire il brivido della denuncia e della protesta popolare.

Quindi, la situazione parrebbe chiara.

Ma poi arriva Francesco Calvelli con una certa signorilità tanto decantata e che sono sicuro avrà nei gangli della sua quotidianità.

Come tutti sanno, Calvelli, non si è presentato alla discussione fra candidati a Sindaco nella sede del Quotidiano. La giustificazione è una sorta di arrampicata audace sugli specchi: poca coerenza da parte dei media e paura che ogni messaggio sarebbe potuto esser traviato visto che qualcuno ha amici editori troppo fedeli. Strano, molto strano questo quando i Cinque Stelle, invece, non hanno notato nessun problema.

E poi cosa fai: sai che c'è qualcosa di poco coerente e tu non presenzi per essere testimone di atti illegali?  E poi paura di cosa? Forse che qualcuno comandi tutto? Quindi si allude ancora al "mestierante" con questo immenso potere??  

Inoltre, ci sarà domani anche un dibattito su Ten ma il buon Calvelli ha già defilato l'invito. Non si sente tutelato. Bene così, insomma, ognuno tragga le sue conclusioni. Qui non è più un problema solo legato a Castrolibero allora. 

Ed ecco proprio dove barcolla e poi sprofonda l'arcano stratagemma. La campagna di Calvelli è tutta improntata sull'attacco frontale ad Orlandino Greco e al Sindaco Giovanni Greco. Quest'ultimo reo di essere una semplice figura apparente del potere istituzionale. Ma intanto gli atti dicono altro, intanto tante decisioni son state prese da Giovanni Greco in piena autonomia e soprattutto con spiccato carisma  e senso di responsabilità.

Badate bene: Calvelli ha sempre affermato che la sua campagna non è "gridata" e rumorosa come quella degli altri, insomma, una campagna garbata; tutto bello se non poi smentirsi continuamente additando Giovanni Greco come "Sindaco farlocco"; "Sindaco di vetrina"; non nutrendo il più piccolo rispetto per la carica istituzionale. 

Ma ci mancherebbe lor signori, è un pensiero libero e lecito ma a Calvelli manca il tatto, la sensibilità di affrontare certi argomenti!!

Sfodera l'arma della Discarica, ma uno dei suoi componenti in lista era firmatario nell'amministrazione di Orlandino Greco.
Auspica ad una campagna con toni pacati e poi punta tutto sull'attacco frontale.
Auspica ad una maggiore presenza nel territorio ma intanto al Centro Storico la sua presenza latita mentre ad Orto Matera addirittura alcuni cittadini non hanno mai visto il suo volto se non nei manifesti.
La lista si regge in piedi grazie a candidati come Aldo Figliuzzi e alla forza nuova di Roberto Cundari, altra persona dotata di capacità.

E forse dovrebbero essere queste le frecce al proprio arco sulle quali dovrebbe e doveva affidarsi nei comizi Calvelli, puntando su quello che si dovrebbe fare guardando al futuro e non al passato. Ma la mancanza di argomenti genera passi disastrosi.

Eh già, forse non era il candidato giusto o forse lo sarà un giorno, chi lo sa. In fondo sono solo elezioni. In fondo questa è solo una teoria personale di un libero cittadino. Cosa volete che vi dica: che buon voto sia! Oh yeah!!!

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