mercoledì 6 marzo 2024

"Orlandino Greco: fenomenologia di un vincente".


La storia politica di Orlandino Greco è viva di episodi, battaglie, sconfitte e vittorie. Come qualsiasi politico che si rispetti ci sono luci ed ombre che avvolgono il percorso.

E, appunto, Orlandino Greco non fa eccezioni, provocato verbalmente nelle ultime ore, per una scelta - il patto con la Lega - che viene vista con grande riluttanza da alcuni media.

Una scelta che, però, distoglie lo sguardo dalla sua vera essenza politica che intinge le mani in una certa e spassosa genialità.

Solo una mente navigata e pronta ai cambiamenti, come quella di Orlandino Greco, poteva arrivare ad un accordo politico che sembra, al di là del paradosso, una naturale dinamica politica.

Due movimenti che diventano partiti autonomi e che, con il passare del tempo, diventano nazionalisti progredendo la loro identità verso un'unione d'intenti che tenga a cuore, e con maggiore enfasi, le zone geografiche di propria competenza.

Due partiti, Lega e Italia del Meridione, che partono lontani ma che racchiudono in esse le stesse e identiche ragioni.

Un legame più che naturale che forse sancisce il definitivo abbattimento di ogni divisione politica, perché non solo Italia del Meridione scende a patti con la Lega ma anche quest'ultima fa lo stesso, esaudendo quel bisogno primario di trovare terreno fertile al Sud, dove, soprattutto in Calabria, non fa scandalo che Forza Italia sia il primo partito, e dove, per l'appunto, la Lega, già da tempo riesce ad avere un seguito importante con un'ascesa costante.

Orlandino Greco ha così cavalcato l'onda di questo cambiamento portando avanti un patto politico che ha avuto già il suo primo atto durante le provinciali, a dicembre, e che ora vede un partito del Sud arrivare ad un accordo storico e che perché no, utile per tenere a bada scelte di poco conto per il Meridione.

Se Lega vuole agire sempre di più al Sud, allora che agisca con qualcuno al suo fianco che faccia le ragioni del Sud. E in un'epoca dove non esistono più schieramenti politici e dove ognuno ha trascorsi da una parte e dall'altra, rappresentare le ragioni della propria Terra è quanto di più necessario possa esserci.

E per Orlandino parlano i risultati, basti vedere Castrolibero come sia cresciuta in 20 anni passando da comune limitrofo a territorio fondamentale per tutta l'area urbana di Cosenza, non cadendo in baratri finanziari come Rende o la stessa Cosenza; facendo crescere la propria popolazione con nuove infrastrutture, palazzi, servizi e zone verdi per bambini.

Riuscendo sempre ad accontentare la maggior parte dei cittadini che, anche nell'ultima campagna elettorale, hanno strapremiato la compagine politica di Orlandino. E, anche in questa battaglia amministrativa, l'opposizione nei suoi confronti è stata forte ma, a conti fatti, nulla ha potuto per fermare la riconferma del Greco.

Naturalmente ci sono anche tanti elementi che fanno da contraltare all'operato di Orlandino Greco, tante volte lo abbiamo segnalato, come la poca attenzione su alcune aree del territorio, ma sempre in un dibattito aperto e che lo vede presente ad ogni attacco, senza mai risparmiarsi ed essendoci per una risposta nel bene e nel male.

È forse l'unico politico che è stato condannato da alcuni media prima di una sentenza; dichiarato sconfitto prima di una sconfitta; morto politicamente prima della sua fine; vincitore senza opposizioni; e nonostante tutto rimane ancora sulla cresta dell'onda essendo libero e così scevro da ogni condizione puntata dall'alto, scegliendo in autonomia - insieme al suo partito naturalmente -  il suo percorso.

Se ne possono dire tante su Orlandino, e tante volte lo abbiamo fatto anche noi, ma non che sia schiavo di partiti o poteri calati dall'alto: questa scelta autonoma a favore della Lega dimostra la sua capacità di saper leggere i tempi che arriveranno e la sua competenza politica che vede, in Castrolibero, la sua massima espressione.

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