lunedì 6 giugno 2022

“Finché speranza non ci separi”. Intervista ad Orlandino Greco.



Quando si parla di Orlandino Greco si parla spesso per quello che ha ancora non ha realizzato piuttosto per le tantissime idee che è riuscito a concretizzare nel corso degli anni. Ma badate bene, questo non è un vizio di forma ma una sorta di eterna e alta aspettativa su uno dei politici più presenti sul territorio calabrese. 

Infatti, nel corso delle sue azioni politiche, Orlandino Greco ha abituato tutti a grandi traguardi, basti vedere la sua Castrolibero, passata nel giro di poco tempo da bella cittadina a vera e propria zona residenziale. 

Ecco perché per Orlandino non contano mai troppo le cose già fatte ma piuttosto quelle che ha ancora in serbo per migliorare in modo sempre sostenibile, i luoghi che gli ruotano intorno. Il passato è già storia e la storia prende forma progettando il futuro. 

Benvenuto Orlandino.
Partiamo da uno degli ultimi convegni che avete fatto come Italia del Meridione. Il tema centrale erano le Province.

“Sì, l’Italia del Meridione continua da anni la sua battaglia, promossa anche attraverso una petizione popolare, che promuova la reintroduzione delle Province quali enti intermedi di primo livello; la ridefinizione delle competenze delle province, riassegnando tutte le funzioni precedenti alla legge “Delrio”; l’abolizione delle Regioni con la conseguente istituzione di cinque macroregioni con soli compiti di programmazione e coordinamento”.


Quanto è importante questa battaglia politica? 

“Fondamentale, è indispensabile ristabilire l’importanza delle Province quali ente intermedio di primo livello che non possono più essere mortificate nella gestione delle funzioni fondamentali senza risorse e da meccanismi elettivi che in nessun modo rappresentano i valori di democraticità e rappresentanza territoriale”. 

Un altro evento dove l’abbiamo vista protagonista è stato il Vinitaly. 

“Sì, sono molte le aziende vinicole presenti che stanno dimostrando di sapersi confrontare e imporsi nel mercato nazionale e internazionale. 
Grazie anche al lavoro svolto, in questi ultimi anni, dall’assessore Gallo, che ha saputo intercettare risorse e stringere rapporti sempre più forti con i rispettivi rappresentanti del Governo.
Una storia antica quella del vino calabrese che riscoperta, sta conquistando riconoscimenti e meravigliando l’intero settore per la qualità e compostezza”.

Tutto questo è frutto di una Calabria che vuole affermarsi come forza innovatrice. 

“Proprio così, c’è una Calabria che produce, resiste e offre quell’immagine positiva e propositiva, attraverso la quale è possibile scrivere una storia nuova per una CalabriaStraordinaria… e non solo nella sua veste ma anche nei contenuti e nelle azioni”.


La sua è sempre un’ostinata missione a favore della Calabria.

“C’è speranza per questa Terra, non smetterò mai di crederlo. 
Anche se fosse l’ultima cosa che farò ma darò sempre quel che avrò fra passione e il sogno di una Calabria diversa. 
Qualcuno può dire che sia troppo utopistica come speranza ma se abbiamo rivoluzionato una città come Castrolibero, io credo che tutto possa essere possibile”.



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