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Francesco Civitelli: "NO ALL'AUTONOMIA DIFFERENZIATA".

 

Il Direttivo del Partito politico "Costruiamo il Futuro", rappresentato da Francesco Civitelli, Patrizia Troiane ed Antonella Ferrigno, si è riunito per discutere sul problema di interesse nazionale, cioè l’Autonomia differenziata. 

Si è argomentato sulla ripartizione degli introiti al Governo, tramite votazioni e con parere favorevole della maggioranza dei parlamentari del Sud, i quali non hanno posto alcun veto alla realizzazione di tanto scempio, in base al quale i finanziamenti saranno quasi totalmente a beneficio delle Regioni del Nord Italia. 

Ciò sarà un brutto colpo per il sud, in quanto il Nord non accetterà di buon grado che il meridione possa essere alla pari o un passo avanti rispetto al nord. Anche se è notoriamente risaputo che molti posti ed incarichi istituzionali presso vari Enti del nord, sono ricoperti da persone provenienti dal meridione, che nel corso degli anni si sono trasferiti lì per motivi di lavoro.

A questo punto come Direttivo, abbiamo deciso di far sentire anche la nostra opinione al riguardo, proponendo di boicottare la produzione di vario genere proveniente dalle regioni del Nord, per evitare che queste diventino sempre più grandi e potenti economicamente.

Le catene alimentari di certo dovranno essere forniti anche di questa merce, ma ciò che ci proponiamo è di acquistare i nostri prodotti locali, frutto di chi lavora le nostre terre, i nostri allevamenti, le nostre piccole industrie.

E suggeriamo che l’ Italia non solo debba uscire dall’Europa con la quale siamo già fortemente indebitati, ma che il Sud possa uscire dall’Italia stessa.

Poiché siamo un popolo abituato a risorgere dalle proprie ceneri, a risalire la china nei momenti di difficoltà e criticità, con il trascorrere dei giusti tempi il sud riuscirà ad affrontare qualsiasi situazione per la quale oggi, invece, siamo ritenuti, a torto, incapaci ed inadeguati. Il sud è forza lavoro, ha menti fortemente produttive, capaci di adattarsi a qualsiasi circostanza ed affrontare tutte le difficoltà che si frappongono lungo il proprio cammino.

Si spera che il problema venga affrontato in modo “democratico”, con una raccolta firme o un referendum a livello nazionale, che possano stimolare le Istituzioni a ripartire i fondi in modo equo fra nord e sud. Altrimenti noi di Costruiamo il Futuro, ci faremo portavoce fra l’opinione pubblica, della nostra iniziativa di uscire dalI’ Italia, un’Italia spaccata in due, ognuna delle quali con i propri stili di vita, con le proprie forze poste in essere in ogni settore di crescita del Paese.