martedì 17 gennaio 2017

Il ruolo degli ormoni...


Gli ormoni svolgono un ruolo nello sviluppo della forza assoluta in uomini e donne, ma l’influenza non è ancora stata del tutto chiarita. Gli androgeni che provengono dalle ghiandole surrenali e dalle ovaie sono gli ormoni capaci di influenzare la forza. Gli androgeni più importanti per lo sviluppo della forza sono il testosterone e l’androstenedione. La risposta dell’androstenedione
assoluto nel sollevamento pesi è simile nelle femmine e maschi. L’androstenedione è un ormone steroideo prodotto dal surrene e dalle gonadi.

A sua volta, è il precursore degli estrogeni: estradiolo ed estrone (ormoni sessuali femminili), e dell’androgeno testosterone (ormone sessuale maschile per eccellenza). Questa caratteristica limita le possibilità d’impiego dell’androstenedione come pro-ormone in grado di aumentare i livelli sierici di testosterone. Il contemporaneo aumento della conversione in estrogeni tende infatti ad annullarne i presunti effetti anabolizzanti (aumento della massa muscolare) ed ergogenici (aumento della forza).

Nella femmina, l’androstenedione è prodotto sotto lo stimolo delle gonadotropine ipofisarie, dalle cellule della teca, e prontamente convertito in estrone dalle cellule della granulosa. Entrambe queste cellule fanno parte del follicolo ovarico, cioè della struttura contenente la cellula uovo ed il suo rivestimento. Lo strato più esterno del follicolo è costituito da cellule della teca, quello più interno da cellule della granulosa. Solo un adeguato ed elevato stimolo meccanico porta alla produzione di ”fattore di crescita miogeno” locale a livello dei muscoli sollecitati con riparazione dei microtraumi da parte delle cellule satelliti (ipertrofia). L’insorgenza del danno muscolare crea una reazione infiammatoria che porta alla produzione di miochine responsabili del rilascio di fattori di crescita che regolano la proliferazione e la differenziazione delle cellule satelliti. Secondo diversi studi, l’aumento della sezione trasversa della fibra avviene dopo 10-14 settimane di allenamento continuo.

La risposta ai segnali cellulari tra le cellule satelliti, il sistema immunitario, i fattori di crescita e gli ormoni, con le singole fibre muscolari di ciascun muscolo è molto complessa. Proteine segnale chiamate citochine, interagiscono con i recettori specializzati sui muscoli per promuovere la crescita del tessuto. Alcuni ormoni anabolici (che promuovono la crescita muscolare), includono l’IGF1, il testosterone e l’ormone della crescita (GH), che giocano un ruolo primario nel promuovere l’ipertrofia.

Ci sono molteplici meccanismi responsabili dello stimolo della crescita muscolare e, ognuno di questi può essere stimolato mediante metodi di allenamento diversi, aumento della tensione muscolare e deplezione di substrati energetici intramuscolari (fosfati, glicogeno) dovuta alle esigenze metaboliche. Sollecitazioni meccaniche e metaboliche portano a danni strutturali (micro-traumi) e segnalazioni dallo stress meccanico sulle fibre muscolari, risposta ormonale (testosterone, GH, MGF, IGF-1, cortisolo), e risposta infiammatoria portano all’ipertrofia muscolare, naturalmente se il soggetto è in fisiologia.

Le donne, avendo una scarsa produzione di testosterone endogeno devono allenarsi soprattutto per la produzione di GH. Questa produzione risponde però a requisiti come allenamento e alimentazione.

Allenamento a carichi tra il 70% e l’85% di 1 RM aumentano la produzione stessa sia durante la fase d’allenamento che, in modo evidente e significativo, durante la fase di recupero.

Conclusione: il “tono muscolare” aumenta solo in risposta a carichi importanti. Allenarsi a corpo libero o con pesi bassi non porta a risposte ormonali significative ma solo a stress articolare.

Alberto Ventimiglia

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