lunedì 16 luglio 2018

ANTONIO ESPOSITO: "DOPO IL TEMPORALE"...

Intervista - Seconda parte



"...perché lei ha riportato il sereno con il suo arcobaleno, dopo una forte tempesta".

E' ben visibile sul suo volto, ha la stessa forma ad arco e non sto parlando di un fenomeno meteorologico bensì, del suo fantastico ed epidemico sorriso, perdurato per tutta l'intervista.  

Rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto i colori che sta adoperando per dipingere la musica, su tele ancora da ultimare perchè, "tutto è ancora in pieno e continuo avvenimento". Bianco, il colore dell'arcobaleno lunare discernibile nella notte, perchè adesso sorride anche nel "buio".

E' con la sua anima "policromatica", che vi introduco nuovamente nell'immensità del pensiero, nella multidimensionalità dell'estro e nell'integrità dei sentimenti di Antonio Esposito.

"Antonio Esposito chi?"


Quando hai deciso di voler fare di questa arte la tua professione?

Io credo che nella vita devi avere dei sogni prepotenti, arroganti e che facciano un gran casino. Non so se sarà la mia professione, ma nel frattempo ho deciso di sognare, di inseguire questi sogni con determinazione e un pizzico di testardaggine. Questa "energia" me la da la gente, quando vedo e noto che la mia musica riesce a entrare nella pelle e arrivare a toccare le corde del cuore, anche solo di qualcuno.


Hai altre passioni o passatempi, oltre la musica?

Ne ho molti. Sono tutti passatempi "sportivi". Ma il calcio dopo la musica è il mio secondo amore. Mi piace giocare con gli amici ma sono anche dirigente della Futura Matera, la squadra di calcio a 5 della mia città, che colgo l'occasione di ringraziare perché sono una vera famiglia che non mi fa mai mancare il sostegno nel mio percorso artistico e al tempo stesso, mi regala momenti di gioia e felicità incredibili. Potessi scegliere la mia "giornata tipo" da vivere? Sicuramente troverei sempre un momento per dedicarmi, in esclusività, a loro.

Tra i tuoi singoli, ve n'è uno al quale sei particolarmente legato?

Mi piace essere sempre legato ai singoli che verranno, a quelli che sto scrivendo o magari a cui sto lavorando. È sempre una parte di te che nasce, che viene fuori, che prende forma e che conosci giorno dopo giorno... È sempre molto emozionante. Soprattutto esplorarsi, scoprirsi, "scartare" emozioni e sentimenti (e a volte anche a darne un nome). Ad oggi ti direi che il singolo a cui sono più legato è "Dopo il temporale"... È una canzone a cui sto lavorando. L'ho scritta per una ragazza che in un certo senso mi ha "salvato" la vita... Venivo da un periodo difficile della mia vita in cui mi sentivo tremendamente spento e smarrito. Credevo davvero di andare incontro ad una "fine" esistenziale, all'apatia interiore. In un momento in cui credevo di essere nel buio e nella sfiducia più totale questa persona è riuscita a farmi sorridere, ma sorridere davvero...perché mi ero ormai dimenticato come si facesse... Non sorridevo da tanto tempo ormai... È una persona che mi ha ridato il "me stesso" che avevo perso, mi ha dato "vita", energie e quella serenità e spensieratezza che poi ti proiettano con entusiasmo in tutte le attività della vita di tutti i giorni, dalle più semplici a quelle più impegnative, a quei sogni che necessitano per forza di una spinta in più per avere l'entusiasmo di inseguirli. E con lei è stato tutto più facile. Lei ha fatto tutto questo, e forse nemmeno lo sa. È una persona che porta dentro di sé risorse incredibili, che mi ha proiettato nuovamente con entusiasmo al cospetto della vita. "Dopo il temporale" appunto, perché lei ha riportato il sereno con il suo arcobaleno, dopo una forte tempesta.

Nell'ultimo singolo sei più rock, è una delle versioni di te? Come ti definiresti musicalmente?

Sì. È una delle versioni di me, forse un po' nascosta, ma che fremevo dalla voglia di mostrare. È un lato di me che come un vulcano ha bisogno di "caricare" ciclicamente tutta la sua energia per esplodere, ma so, che quando arriva il momento, la bomba di energia è di una carica esplosiva non indifferente. Son fatto così! Ritengo che la mia anima sia stratificata e "policromatica". C'è bisogno che venga scavata, ma con la consapevolezza che si potrebbe non arrivare mai al fondo, si potrebbe non finire mai di scavare e di trovare "nuovi" strati, ognuno di un colore diverso. C'è la parte emotiva, la parte sentimentale, la parte esplosiva, la parte arrabbiata, la parte intima...
Scrivere e ricercare, introspezione ed esposizione, sono costanti della mia vita e della mia musica. Me, la mia vita, la mia musica, non sono ancora “quadri compiuti”, tutto è ancora in pieno e continuo avvenimento. Domanda e risposta (o ricerca di una risposta), un altro elemento della mia musica. Cerco di colmare tanti piccoli buchi che per forze maggiori ho lasciato durante la strada. Le mie canzoni sono delle fotografie di vita, di me e del mondo, ma matrici iniziali, non prodotti finiti. Sono macerie, pezzi di puzzle ancora confusi, dai quali forse un giorno vedremo maestose città e…”quadri finiti” e in ogni caso mi sono ripromesso di non mentire… Una fotografia vera in fondo, non mente mai…


Quale tra le tue esperienze professionali ricordi con maggiore emozione?

Ho fatto tante esperienze bellissime: radio, tv, Casa Sanremo, Nazionale cantanti... Ma quelle più belle sono in assoluto le esperienze che ti mettono a contatto con la gente, quelle che ti permettono di mettere davvero sul campo la tua persona e la tua musica senza veli, così com'è e sottoporla a un vero confronto. Le esperienze nella dimensione del live sono sicuramente quelle che mi hanno lasciato più emozioni. Fotografie bellissime ormai impresse nella mente. Ricordo una tappa in Calabria lo scorso anno. Eravamo 4 mila anime... 4 mila persone che cantavano le mie canzoni e che a fine concerto volevano una foto, un autografo o stringermi anche solo la mano. Qualcosa di incredibile a cui non credo ancora oggi. Fino a quel momento ero stato sempre "dall'altra parte", dalla parte del fan, quella situazione fu strana ma allo stesso tempo emozionante, non ho dormito per notti intere. Ma tutto quello mi ha dato ancora di più la convinzione e le energie per credere in questo grande sogno è lo di stare a contatto con la gente, per tutta la vita, di viaggiare e navigare con loro fra le "onde" della mia musica.


Sappiamo che sei molto legato a Fabrizio Moro, artista che stimi notevolmente. C'è qualcosa che ti accomuna a lui in modo particolare?

Fabrizio è un amico, a cui voglio innanzitutto tanto bene, poi in secondo luogo nutro per lui una grande stima da tanto tempo, che non ho mai nascosto, da così tanto tempo che, quando parlavo di lui alla gente, sentivo ancora risposte come "Moro chi?".  Adesso lo conoscono tutti e Fabrizio è arrivato al cuore di moltissima gente. D'altro canto doveva solo aspettare il "momento giusto", il suo momento. Artisti così, con un'anima così potente, non possono non arrivare dove meritano di arrivare. 
Io e Fabrizio siamo simili ma allo stesso tempo molto diversi. Sicuramente ci accomuna la determinazione, la rabbia, un passato difficile, ma la grande forza dei sogni, spinta anche da una buona dose di sensibilità che, alla lunga, non è mai sintomo di fragilità ma di forza e unicità.
Per il resto con il tempo sto trovando sempre più una mia dimensione, diversa da quella di Fabrizio. Come è normale che sia.

Come è nato il tuo incontro con Vitola e Beltrano?

Ho avuto il piacere di conoscere Dino Vitola grazie a Davide Beltrano. Sapere di avere la stima e l'interesse di un uomo che "ha fatto" la musica in Italia è un onore immenso. Parliamo di un produttore che ha lavorato con Vasco Rossi, Laura Pausini, Jovanotti, Renato Zero e tanti altri, di certo non uno di quei tanti produttori "inventati" che ti capita di conoscere di questi tempi. Davide invece oltre a essere a tutti gli effetti il mio manager, con cui condivido ogni progetto è ormai, prima di tutto, un amico e un fratello fidato. È stato il primo a credere in me. Ci siamo conosciuti in Calabria, in occasione di un evento dedicato a Fabrizio Moro a cui anch'io ho preso parte. Non dimentichiamoci che Beltrano è il biografo ufficiale di Fabrizio, ha scritto anche per Vasco, Mino Reitano e scriverà per Ermal Meta. È un grande il Folle, ha talento, passione e fa le cose fatte bene, per me è un esempio e una riserva di energia inesauribile da cui spesso attingere.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Ci puoi anticipare qualcosa?

Sono progetti molto ambiziosi ma che necessitano di tanta pazienza, dedizione e scrupolosità nel portali avanti. Io non ho nessuna fretta né sento addosso pressioni di alcun genere. La musica non è "prestazione" ma espressione. E esprimersi al meglio richiede molta attenzione, e esige altrettanta tranquillità. Mi godo i momenti di questo "cantiere" perché sono certo che da qui a qualche tempo sarà tutto bellissimo. Non vedo l'ora! Posso anticipare che stiamo lavorando per un album, con una casa discografica importante, sto scrivendo in qualità di autore e compositore per dei grandi cantanti e interpreti della musica italiana e... stiamo preparando altre grandi sorprese!

Potremo vederti e ascoltarti dal vivo?

Spero di sì e non vedo l'ora. Il palco, la gente, sono la mia benzina vitale e fondamentale.
Si crea un qualcosa di magico che crea dipendenza. È un mondo incredibilmente perfetto il palco, in cui ci sto con tutte le scarpe. È un angolo di mondo in cui trovo la mia dimensione, la mia essenza e la mia serenità. Senza questo non c'è motore e non ci sono gomme abbastanza performanti da far continuare a correre la mia macchina.
Stiamo lavorando per ufficializzare alcune date quest'estate. Alcune di queste anche importanti e con grandi sorprese. 
Oltre ad una data ormai certa fuori dall'Italia, in Svizzera, precisamente a Zurigo. Insomma, ci apriamo e prepariamo a tastare anche il panorama europeo.

Laura Caccia (Elle)

Dove trovare altre informazioni su Antonio Esposito:
http://ilgiornaleemarginato.blogspot.com/2018/07/intervista-ad-antonio-esposito-una.html
https://www.facebook.com/antonio.esposito.11111
http://www.dinovitola.net/category/il-folle-team/antonio-esposito/
https://www.facebook.com/groups/ilfolleteam/
https://www.facebook.com/davidebeltranoilfolle/

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