“Atlantico
Live” è il primo album live di Fabrizio Moro, composto dal DVD del concerto
tenutosi all’Atlantico di Roma e da due CD di brani live arricchiti da due
inediti “Respiro” e “Fermi con le mani”.
“Fermi con
le mani” è un brano che denuncia la misteriosa morte di Stefano Cucchi avvenuta
il 22 ottobre 2009. Il testo è forte. Le parole sono crude, decise, taglienti.
Racconta la storia di un uomo morto da solo in una stanza che puzza di piscio,
parafrasando una delle frasi più toccanti di questa canzone dove traspare la
sete di giustizia e di verità.
Da questa canzone e soprattutto dal titolo nasce
un’associazione di Promozione Sociale, con l'obiettivo di prevenire la violenza
in ogni sua forma. Alberto Zabatta è un avvocato barese che mosso dalla volontà
e dal desidero di aiutare il prossimo, ha proposto a psicologi, criminologi,
colleghi avvocati e assistenti sociali di costituire questa associazione. Dopo
aver spiegato loro l’idea di questo progetto, Alberto, fan storico di Fabrizio
Moro, propone come nome dell’associazione proprio il titolo di quel brano che
tanto l’aveva colpito.
“Fermi con
le mani” si occupa di prevenzione e lotta alla violenza nelle carceri, nei
confronti delle donne e dei bambini, del bullismo e del cyberbullismo e anche
della lotta contro le sette occulte. Per sensibilizzare ai diversi problemi
trattati vengono organizzati dei convegni in tutta Italia, prediligendo
soprattutto le scuole.
Le diverse
figure specializzate che collaborano e cooperano nell'associazione propongono
un’assistenza psicologica e legale. Varie attività sono promosse e tra le più
importanti abbiamo la nascita di un punto d’ascolto perché la comunicazione è un
elemento essenziale per spingere le vittime alla denuncia infatti è proprio
questo supporto ad infondere coraggio a chi molto spesso si è piegato alla
paura. Validi psicologi tra cui la Dott.ssa Maddalena Mesto e il Dott. Marco
Magliozzi si impegnano a fornire l’aiuto richiesto. Collaborano anche validi avvocati penalisti come l'Avv. Tiziana Cecere (vicepresidente dell'associazione) che ha condiviso appieno l'idea di Alberto.
È
un’associazione apolitica e apartitica senza fini di lucro che si sostiene con
donazioni e contributi volontari.
Fabrizio
Moro durante la sua carriera ha portato la sua musica sui palchi di tutta
Italia ubicati spesso in paesini sperduti quasi abbandonati e dimenticati da
Dio. Questa associazione sta affrontando lo stesso percorso pur di lasciare un
segno nella coscienza di chi ascolta, portando i loro convegni in lungo e in
largo per l’Italia toccando paesini lontani e sconosciuti. La loro speranza è
quella di lasciare un frammento del loro pensiero perciò non temono le distanze
anzi sperano di andare sempre più lontano augurandosi di giungere anche in
Parlamento per far valere le loro proposte di Legge a beneficio di chi soffre e
subisce violenza.
“A chi lotta
a pugni nudi contro un muro di cemento ed è convinto che insistendo prima o poi
cadrà” è il motto di Alberto che ancora una volta ricorre alle parole di Fabrizio
per esprimere al meglio l’intento di questa associazione che lotta ogni giorno
con impegno, costanza, dedizione e perseveranza per proporsi come un grande
aiuto per chi sfortunatamente si trova ad affrontare situazioni dolorose nel
silenzio più assordante.
La sede
principale si trova a Bari ma operano anche in sedi dislocate che si trovano a
Roma e a Torino.
“Fermi con
le mani” è un’associazione che fa della solidarietà sociale la sua unica
finalità.
Bisogna
divulgare il più possibile l’esistenza di queste associazioni che spesso si
sostituiscono ad uno Stato inadempiente prestando assistenza a chi ha bisogno e
vive di stenti. A volte, anche un semplice sorriso può dar conforto a chi ha
smesso ormai di farlo.
Alberto
Zabatta termina così questo interessante ed importante racconto: << Sono
diventato avvocato perché in una società che esclude e abbatte i diritti dei
più deboli e dei più poveri, io volevo invece difenderli. Questa è la mia toga,
intrisa di quella rabbia sociale che porto con me nei Tribunali, nelle piazze e
nelle vene. >>
Anna Ciardullo.
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