giovedì 4 aprile 2019

Intervista ad Orlandino Greco: "Vi racconto il mio Movimento".


È una persona che ha sempre amato il confronto, anche quando abbiamo mosso delle critiche direttamente da questo giornale.

Ha sempre preferito metterci la faccia piuttosto che accampare scuse in "salsa politichese". Orlandino Greco è prima di tutto un uomo che ha sempre rischiato agendo invece di salvaguardare i propri interessi. Oggi è qui con noi per una breve ma intensa intervista.



Grazie Orlandino per aver accettato questa intervista.

"Grazie a voi per l'invito".


Partiamo da una domanda precisa. La corsa per le regionali inizia ad accendersi. Ha buone sensazioni?

"Vi sono sincero ragazzi: se dovessi pensare ad ogni tornata elettorale, se cio che faccio basti per una vittoria politica, bè, non credo che vivrei più bene. Io non ho sensazioni, nel senso che invece di citare statistiche, preferisco agire attraverso il mio Movimento con proposte di leggi mirate per far crescere la Calabria. Dalle 8 del mattino fino a notte fonda sono in giro per numerosi incontri, esponendomi sempre e aprendo le porte della mia sede a tutti, anche a chi non crede in ciò che faccio. Credo che la mia trasparenza mi definisca, il resto è solo secondario".


Lei ha dimostrato che la politica debba essere una sorta di missione sociale. Crede sia ancora così?

"Per quanto mi riguarda, assolutamente sì. A volte mi chiedo perché non dedico più tempo ai miei figli, ma guardando ciò che viviamo in questa nostra amata regione, capisco che se voglio farli crescere in un contesto diverso, devo cercare in tutti i modi di migliorarlo attraverso azioni politiche. Io non agisco mai per ego, ma per il futuro, per lasciare una traccia tangibile di una missione sociale che ha segnato tutta la mia vita. Mi sta bene che i politici siano sempre meno apprezzati ma la politica no, essa è un'arte che deve essere al di sopra di ogni offesa".


Da Castrolibero ha portato avanti un modo preciso di fare politica. Quali sono i suoi punti di riferimento?

"I politici della prima costituente sono stati veri e propri eroi nazionali: pur essendo divisi politicamente, hanno unito le forze per far risollevare questa nazione. Oggi invece vedo solo scorciatoie pericolose per agire sulle menti degli italiani. Non c'è lavoro e allora faccio passare una manovra assistenzialista per una manovra sul lavoro; i giovani di oggi non hanno un futuro e allora incolpo gli immigrati; c'è sempre una scorciatoia che distoglie l'attenzione dai problemi veri. Io, come già detto, preferisco fare pochi discorsi da campagna elettorale anche perché, per molti adesso iniziano i viaggi per andare avanti e indietro dai paesini, io sono 10 anni che giro in lungo e largo la Calabria: elezioni o non elezioni, ho un trascorso che non cambierei nemmeno di una virgola".


Ultima domanda. Da dove crede debba ripartire la nostra Regione?

"Qui potrei darle risposte in "salsa politichese", come dite voi. Potrei direi tutto ma alla fine non direi niente. Ripartire è una parola che presuppone idee nuove e la voglia di rischiare. Oggi in giro c'è poca voglia di agire, mettersi in gioco e fare i conti con la gente che vive i problemi, capendo così, dove veramente si sta sbagliando. In ogni incontro che faccio, mi arrivano mille richieste di lavoro da parte di genitori disperati: i figli neanche lo ricercano più un lavoro. Ecco, forse bisogna affondare la chimera che dire la verità in politica non ripaga, a volte bisogna parlare chiaro e far capire cosa si può fare insieme e cosa non si può fare. Ragionando alla vecchia maniera, si potrebbe pensare di perdere qualche voto così, ma sai quanti benefici ne ricaverebbe la coscienza? Ma non tutti sono d'accordo con me, non tutti vivono la politica come una vera e propria ragione di vita".


Grazie per le risposte Orlandino. Alla prossima e in bocca al lupo per tutti i suoi progetti.

"Grazie ragazzi, ci aspettano tante sfide. A presto".

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