Disabilità:
una semplice parola che nel linguaggio comune può indicare una
varietà di significati.
Per
quel che mi riguarda, la disabilità è qualcosa che può solo
arricchire la comunità e la società nella quale siamo inseriti.
Lo
dice la parola stessa: disabili come “diversamente abili”. Hanno
abilità specifiche e proprie che le persone normodotate spesso
possono non avere o prendere in considerazione.
Pensate
ad un cieco che non potendo vedere, deve acuire il suo “sesto
senso”, ossia potenziare ad esempio l'udito per riconoscere voci,
suoni e quant'altro.
Oltre
a riflettere sul valore profondo che il disabile ha e dà alla
comunità stessa, un altro contesto molto importante da tenere in
considerazione è la famiglia.
Come
affronta la disabilità il nucleo familiare d'origine?
Molti
sono gli studi e le ricerche condotte per capire i punti di forza, i
punti critici e soprattutto il modo che ha la famiglia di reagire
alla notizia di una disabilità (che sia mentale, motoria ecc.)
Si
possono presentare degli squilibri nelle figure di riferimento,
angosce, paure, pregiudizi, preoccupazioni per l'integrazione
sociale.
Come
è possibile supportare la famiglia allora?
Avete
mai sentito parlare di resilienza? Questa “strana” parola rimanda
semplicemente alla «capacità di
superare momenti di stress e di riprendersi dalle difficoltà».
Il
supporto sociale è molto importante per la famiglia proprio perchè
dà la possibilità di mettere in atto la risorsa della resilienza.
Molte sono le associazioni, talvolta fondate anche dalle stesse
famiglie con parenti disabili, che danno il loro contributo e cercano
con la giusta e adeguata progettualità di rendere migliore la vita
di chi vive una problematica e di chi li assiste e li guida nella
loro esistenza.
Le
famiglie cosi sono orientate al mantenimento di una condizione di
benessere per i loro cari, così come nella gestione e
nell'organizzazione delle varie attività sociali, ludico-ricreative
e anche sportive.
Si
sa, d'altra parte, che sono molte le iniziative che vanno a
migliorare le condizioni fisiche e psicologiche di un disabile.
Possiamo fare riferimento alla pet therapy, alla ippoterapia, alla
musicoterapia e così via.
Tutte
queste attività aiutano la famiglia nella gestione dello stress e
delle difficoltà, ma soprattutto a saper realmente aiutare il
familiare che ha la disabilità.
Allo
stesso tempo, quest'ultimo può sentirsi parte integrante di una
società che, accantonati i pregiudizi, lo inserisce nella
quotidianità, abbattendo ogni tipo di barriera.
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