Si sa che quando il Festival percepisce verità scomode si chiude a riccio cercando di nascondere tutto.
Ed è successo così anche questa volta, in particolar modo nella sezione Giovani del Festival con il gruppo The Coraline (vincitrici di Fiat Music 2016 condotto da Red Ronnie; ospiti di Edicola Fiore e in gara fino ai BootCamp ad XFactor 2016).
Tre sorelle rock di Roma, hanno creato un brano pazzesco con un testo d'assalto e una musica così travolgente da stendere anche i più scettici.
La canzone si ispira ad uno degli idoli musicali delle tre ragazze: Vasco Rossi. "Abbiamo voluto continuare il suo discorso. In particolar modo di canzoni come "C'è chi dice no", "Gli Spari sopra", "Basta poco"; canzoni che con i loro testi provocatori smuovono le coscienze, che raccontano verità scomode di un popolo che è stanco di subire sempre. È una presa di posizione netta e decisa, senza aver paura delle conseguenze. Gettare il cuore oltre l'ostacolo, proprio come ci ha insegnato Vasco".
"Res Publica", titolo della canzone, è stata presentata alle selezioni del Festival di Sanremo ma il testo è sembrato troppo scomodo per la platea leggera e garbata dell'Ariston.
Addirittura la canzone non è arrivata neanche nelle prime 60, e avendo ascoltato tutti i brani, e dico tutti, è veramente molto bizzarro capire di questa esclusione.
Ma come, questa canzone così originale e trascinante non è stata neanche degna di entrare nei primi 60? Ma scherziamo? Cosa c'è sotto?
In questo modo le ragazze hanno accettato il verdetto ma il caso è esploso quando su alcuni gruppi Social, hanno capito che non era la bellezza dello stesso ad esser stata messa in discussione ma il testo così esplicito che sarebbe stato un problema da gestire in quest'edizione moderata del Festival.
E allora poi non lamentiamoci se i giovani non vogliono più esporsi perché quando lo fanno finisco per essere tacciati. Sarebbe stato un segnale forte e chiaro portarle al Festival anche perché in molti si immedesimano in queste parole che sono decise, potenti ma mai offensive.
Le tre rocker raccontano la verità, l'Italia della strada che noi viviamo giorno dopo giorno, non quella dei proclami o dei slogan.
The Coraline hanno gettato letteralmente una bomba, ecco perché in basso vi facciamo leggere in anteprima tutto il testo integrale della loro canzone.
Molto presto arriverà il video in maniera da poter far ascoltare a tutti il brano.
Operazione commerciale? No! Questa è un'operazione di rabbia, perché è partita in modo spontaneo dal web ed è proseguita nelle associazioni dei giovani sui Social, che si sono interessati di questa esclusione preventiva per paura di aver detto troppe verità.
Ora con il testo pubblicato siamo sicuri che la polemica non finirà: lo hanno voluto loro.
Come diceva Vasco: "Non sorridete, gli spari sopra... sono per voi".
Le tre ragazze si chiamano Rebecca Orlandi, Elettra Orlandi, Salomè Orlandi. Sono le nipoti di Emanuela Orlandi, figlie del fratello di quest'ultima. Emanuela Orlandi fu protagonista di un fatto di cronaca nera avvenuto a Roma il 22 giugno 1983; la vittima, una cittadina vaticana figlia di un commesso della Prefettura della casa pontificia, sparì in circostanze misteriose all'età di 15 anni. La vicenda è ancora una delle più discusse in Italia con la pubblicazioni di vari libri sul caso, film e documentari.
C'entrerà anche questo nella loro esclusione???
Res Publica
A Bruxelles il governo generale
Le banche da salvare
Nuova legge da approvare
E quando non va bene
Si intromette un cardinale.
La giustizia può aspettare
Le case da rifare
Autostrade da finire
Differenzi i rifiuti
Che andranno sotto i prati ad inquinare
Arrivi morto alla pensione
E non ti può bastare
Per comprarti un funerale
Figli di questa terra di tanta storia
Un coro unito ,un solo grido
No! No! No! No! No!
Io non ci posso stare
Donne al giorno da salvare
La violenza da subire
E tu non puoi sparare
La scuola poi ti premia
Un bonus a ore per poter lavorare
Uno timbra per tutti
E gli altri a passeggiare
In ospedale un anno per farti visitare
Ma col vile denaro
Tempo due giorni e ti potrai curare
Figli di questa terra di tanta storia
Un coro unito, un solo grido
No! No! No! No! No!
Io non ci posso stare
Per artigiani, imprenditori,
artisti,agricoltori,
geni e campioni
Operai, laureati
Astronauti e scienziati,
Ricchezza di un popolo,
Non ci siamo ancora organizzati!
E dentro questo pozzo
Di terra e di mare
Migliaia di persone da salvare
Ti aggrappi a un vigile del fuoco
Perché ti tiri fuori
Da questo sporco gioco
No! No! No! No! No!
Io non ci posso stare
Fratelli
Stringiamoci a coorte
Siamo vivi
non siam pronti alla morte
L'ITALIA CHIAMO' !