giovedì 11 gennaio 2024

Serena Viapiana: “Ascoltare gli adolescenti nel loro malessere. Suicidio e problematiche giovanili nel mondo di oggi”.


Quella della cultura della prevenzione al suicidio è un tema delicato e che sta avendo una sua importanza primaria proprio nell’ultimo periodo. 

È una sorta di barriera pericolosa da far crollare per comprendere meglio i nostri giovani, per andare a fondo di alcune tematiche che troppo spesso, magari per reticenza, vengono omesse soprattutto in famiglia. 

<<Parlare del malessere dei giovani è il primo passo per abbattere questo muro d’incomunicabilità fra la nuova generazione e il resto del mondo circostante>>, ci spiega la dottoressa Serena Viapiana, pioniera di questo nuovo processo educativo. 

<<A volte, non sentirsi sbagliati per un pensiero negativo può rendere queste fragilità meno aliene, ma come parte di un processo di maturazione che ogni persona compie nella propria vita>>. E continua: <<Non abbassiamo la guardia, ma cerchiamo i segnali di questo disagio concentrandoci di più sugli affetti e spingendo al minimo la frettolosità delle nostre azioni quotidiane>>.

Dettami e un focus finalmente importante per capire più a fondo gli adolescenti per i quali, la percentuale di suicidio è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni, arrivando ad essere un vero e proprio problema all’interno della nostra società. 

Farsi delle domande secondo la dottoressa Viapiana, è di grande priorità per non sottovalutare la questione: <<Cosa posso fare di più per aiutare mio figlio?; “Perché si isola spesso?; Ma forse dovrei avere meno vergogna e portarlo da uno psicologo come primo passo?. Tutto questo renderà la fragilità non più una chimera ma un punto di partenza per migliorare e ovviare a qualsiasi problematica>>.

Dinamiche giovanili che rendono l’invito alla riflessione come unico snodo cruciale per andare più a fondo alla questione, tra dibattiti e azioni concrete mirate esclusivamente al bene collettivo che mai come in questo caso, diventa elemento imprescindibile per salvare il futuro delle nuove generazioni. 

Basta pregiudizi e paure: la rivoluzione personale si fa sempre partendo da un atto di coraggio. Anche l’ultima notizia, del suicidio di un 45enne all’Unical, deve far pensare che questo è un problema non solo dei giovani ma di una e più generazioni risucchiate da questo mondo così “pesante”.