mercoledì 27 settembre 2017

"Qualcuno salvi Orto Matera... e contrade limitrofe".


Dov'è finita Orto Matera? Chi sa dove sia finita quella spinta innovativa che ha travolto questa contrada dal 2000 al 2008? Chi sa perché ora tutto è diventato tragicamente complicato?

Orto Matera è ritornata quella che era negli anni prima del 2000: territorio di confine, di passaggio fra Surdo e Saporito, una sorta di frontiera del nulla, dove l 'indifferenza dell'amministrazione fa a botte con l'incapacità di prendere in mano la situazione. E parla uno che è amico di questa amministrazione, sì, un amico scomodo perché dice sempre la verità, perché quando vede che la situazione è al limite allora prende in mano una penna ed inizia a scrivere, perché solo attraverso essa posso comunicare il disagio di una comunità intera.

Sembrava tutto dovesse ripartire ma invece permangono i soliti problemi, i soliti interrogativi, le stesse domande che non trovano risposta ormai da troppo tempo. Si doveva investire su Orto Matera, ristrutturare e progettare la piazzetta storica con il campetto adiacente, avremmo almeno accettato un piano di presentazione e invece neanche quello c'è stato. Ci si annida sempre dietro alle solite spiegazioni, alle solite autorizzazioni che non arrivano per qualcuno o per qualcosa. 

E quella strada di collegamento fra Andreotta e Orto Matera che va ancora completata: l'ingresso e l'uscita è quanto di più pericoloso possa esserci, l'illuminazione assente per tutto il tragitto, quei dossi posti prima delle curve che rischiano di provocare incidenti, perché sì, ci si ritrova l'auto davanti che ha evitato il dosso proprio lì, poco prima di una curva a gomito pericolosa.

E poi le altre contrade limitrofe ad Orto Matera lasciate al loro destino, provate a chiedere a chi da anni abita lì, per non parlare delle iniziative assenti sul territorio. I commercianti speravano in qualche calendario di iniziative da parte dell'amministrazione comunale, perché nel resto del territorio ogni contrada ha una sua festa, ogni comunità ha una sorta di momento imprescindibile nel quale ci si ritrova tutti per sviluppare questo senso di comunità che tanto decantano in campagna elettorale.

E questa mi duole dirlo, ma è la triste verità! Si ha la netta impressione che forse qualcuno non abbia capito bene cosa sia Orto Matera e quanto sia importante per le persone che la popolano e la abitano da tempo. Si sta facendo morire un luogo storico, non di passaggio, ma una contrada che insieme alle altre limitrofe, nel corso degli anni 2000, ha raggruppato un sacco di giovani per le sue strade, per i suoi luoghi così semplici quasi da farci sembrare, a volte, parte di un piccolo popolo ben preciso. E come non ricordare le tante iniziative che nei primi anni son state fatte al piano superiore della Delegazione, oppure alla villetta che le fa da corredo. 

Avevo un'idea da sempre, e cioé quella di organizzare un'estate con vari ritrovi sociali: dalla presentazione dei libri all'aperto, all'appuntamento fisso ogni mese con l'amministrazione; da uno sportello aperto per i cittadini fino alle sagre dedicate al territorio, ai piccoli concerti... alle feste per i giovani, per unire tutti, anche chi viene da Marano, Surdo, Rende, e che così avrebbe detto nuovamente: "Aspetta un attimo, cosa c'è stasera ad Orto Matera? Vuoi vedere che si sta riprendendo?"

E invece no, tantissime iniziative su altre contrade e mai la voglia di far qualcosa su Orto Matera, addirittura l'unica contrada del Comune senza un Comitato di Quartiere. I fondi sono pochi, lo sappiamo, ma la voglia di stare sul territorio non può venir meno da parte degli amministratori. Nessuno che prende di peso la questione, nessuno che avanza un'iniziativa concreta per questa contrada. E infine la Delegazione, ci vorrebbe un piano di riqualificazione, anche perché le lamentale sono sempre più assidue e Orto Matera non può più rimanere in panchina.

Questo è uno sfogo di chi è amico di questa amministrazione, perché tante volte essa ascolta; uno sfogo di chi ora è stufo di farsi carico di tante richieste che hanno sempre il solito leitmotiv: "Davide, scrivi qualcosa. Dai voce a noi, siamo stati messi in panchina da troppo tempo". 

E allora ritorniamo ad essere protagonisti, un attimo di speranza ma poi la disillusione prende subito il sopravvento. Rimangono lì fermo, a canticchiare un motivo e non so mica per quale ragione: "E poi ci troveremo come le star... a chiedere a maggio i voti al Bar Ità.."

Perdonatemi... ma qui esce fuori il cronista e subentra il cittadino indignato, arrabbiato... un cittadino di ORTO MATERA... dal 1991 a questa parte!!

Davide Beltrano
(IlFolle)

domenica 24 settembre 2017

"È di Alessia Fratto il singolo più scaricato su Amazon".



Alessia Fratto porta Cosenza al primo posto su Amazon.it.

Il suo nuovo singolo 'Chiediti perché', scritto insieme a Davide Beltrano IlFolle e musicato da Francesco Farina, è arrivato al primo posto nella classifica nazionale dei singoli più scaricati in Italia, su Amazon.it.

Una cosentina fra i grandi della musica internazionale che si trova ad avere un seguito pazzesco e inaspettato, una cosentina che batte Pink, Vasco Rossi, Ligabue, Tiziano Ferro, U2, Francesco Gabbani e tanti altri. Tutti dietro ad Alessia in classifica, tutti a fare da contorno alla big del rock emergente. 

Una gioia per tutta la regione, infatti, mai prima d'ora un'artista calabrese si era spinta così tanto in alto in una delle classifiche digitali più importanti del mondo. E Viva Alessia Fratto, e allora andiamo tutti su Amazon ad acquistare il suo brano potente 'Chiediti perché'.

mercoledì 20 settembre 2017

"E POI MODENA FANS: IL CONCERTO DEI CONCERTI".


Mancano ancora pochi giorni prima della fine della prelazione con sconto del 30% e cartolina da collezione sul sito www.dinovitola.net.
E' il libro dei fans, con quasi 1000 copie vendute solo tramite un sito, senza store digitali o librerie e in soli 15 giorni. Il libro su Modena Park, quello creato dai vasconvolti e dedicato al concerto dell'anno. Scritto da Davide Beltrano IlFolle ed edito da Dino Vitola.
Un libro che vede al suo interno personaggi del calibro di Maurizio Solieri, Frank Nemola, Omar Pedrini, Claudio Cecchetto, Mimmo Camporeale, Pia Tuccitto, Giorgio Verdelli, Davide Devoti, Laura Bono e tanti altri.
Il libro, comunica lo staff di Dino Vitola, ha dovuto cambiare titolo per esigenze legali. Si chiamerà adesso "E poi Modena fans: il concerto dei concerti", e in anteprima vi sveliamo la nuova copertina. "E' incredibile come ci si appropri di un titolo, Modena Park, che è stato coniato da Ivan Graziani nel 1979. Per esigenze legali abbiamo dovuto così cambiare titolo e copertina ma ora secondo noi è anche più bello il tutto": Sono state queste le parole del manager Dino Vitola a chi gli ha chiesto su facebook il perché di tale cambio.
Un libro annunciato da febbraio e che sta vendendo tantissimo tenendo conto che nessuna libreria avrà questo raro pezzo da collezione. Insomma, il progetto va a gonfie vele nonostante la censura del titolo e della copertina; nei giorni scorsi ne hanno parlato Radio Italia, Televideo RAI, Radio 105, mentre Omar Pedrini, tramite un video, ne ha voluto raccomandare personalmente l'acquisto. "E poi Modena fans: il concerto dei concerti", il grande volume con protagonisti i fans!

martedì 19 settembre 2017

Un nuovo volto per la legge 104 in Italia



Dopo quasi un anno dalla presentazione sul tavolo parlamentare del DDL Bignami, negli ultimi giorni si è tornati a parlare della questione "Legge 104", Caregiver e Testo Unico per la tutela di persone non autosufficienti.

Facendo una breve premessa sul significato della parola "caregiver", possiamo dire che quest'ultimo non è altro che una figura, un familiare che si prende cura e assiste un proprio caro ammalato e/o disabile.

Le novità introdotte dal Ddl Bignami a proposito proprio di tale argomento e dell'assistenza al disabile, per riprendere le linee guida della legge quadro 104 del 1992, riguarderebbero una vera e propria tutela a favore dei caregiver familiari.

Francia, Spagna, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Grecia: le legislazioni di questi stati europei prevedono delle tutele specifiche per i caregiver familiari. Attualmente in Italia, quindi, non vi sarebbe alcuna legge che prevedi una tutela specifica.



Pertanto, il Ddl è finalizzato a “riconoscere e tutelare il lavoro svolto dai caregiver familiari, ma anche il valore sociale ed economico per la collettività”. 

Tale documento, attraverso sette articoli, introduce il riconoscimento della qualifica dei caregiver familiari a coloro che, gratuitamente, si prendono cura in ambito domestico di un familiare o di un affine entro il 2° grado (convivente o un minorenne dato in affido).

Altre novità riguarderebbero le detrazioni fiscali, aumento degli incentivi previsti per chi assiste un familiare disabile dagli 80 anni in su, i permessi retribuiti, il congedo straordinario, ma anche l'inserimento del caregiver nelle liste delle categorie protette ai sensi della Legge 68.

Insomma, come possiamo notare da questa breve analisi, si tratta di una vera e propria rivoluzione sul piano assistenziale e previdenziale del familiare disabile.
Un nuovo e importante passo verso la tutela di chi ha diritto ad una vita dignitosa e al superamento degli ostacoli sociali.

Giorgia Tagarelli

lunedì 18 settembre 2017

"INTELLIGENCE, APERTE LE ISCRIZIONI ALLA SETTIMA EDIZIONE DEL MASTER DELL'UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA".


SCADENZA 30 OTTOBRE 2017.

INTELLIGENCE (15.9.2017) - Aperte le iscrizioni alla settima edizione del Master in Intelligence dell'Universita della Calabria, che rappresenta la prima esperienza di questi studi in un ateneo pubblico italiano e avviato nel 2007 con il sostegno del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Ne dà comunicazione il Direttore del Master Mario Caligiuri che evidenzia come la scadenza per presentare le domande sia prevista per il 30 ottobre 2017 e possa avvenire esclusivamente On-Line sul sito http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5678&Q_COMM=
L'inizio delle lezioni è previsto per il 25 di novembre 2017 e tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2018. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. 

Per gli appartenenti alle forze di polizia è prevista una riduzione del 30%. Il master si articolerà il 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Sono pure previste, alla fine del ciclo delle lezioni, attività laboratoriali che si terranno in 10 giornate consecutive di due settimane (da lunedì a venerdì). Sono anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento e inoltre vanno svolte 300 ore stages in strutture convenzionate. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri Marco Minniti, Paolo Savona e Giulio Tremonti; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i direttori delle scuole dei Servizi Paolo Scotto di Castelbianco, Maurizio Navarra e Mario Maccono; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca e Marco Valentini; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

Le attività di approfondimento in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa con il Distretto della Cyber Security di Poste Italiane e il Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENEL ed IRI. 

Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master ai recapiti 337 980189 oppure mario.caligiuri@unical.it.

lunedì 11 settembre 2017

"007 E GIUDICI, LA PAROLA AL SOTTOSEGRETARIO".



Cosimo Ferri all'Universtà d'Estate sull'Intelligence: anche i magistrati devono studiare i problemi della sicurezza

Intelligence e magistratura. Non è solo il titolo di un recente, fortunato volume di Mario Caligiuri, dedicato proprio a questa tematica spinosissima.

È stato l’argomento della terza lezione dell’Università d’Estate sull’Intelligence, svoltasi a Soveria Mannelli (Cz) il 9 settembre e tenuta da uno che definire addetto ai lavori è il minimo: il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Ferri.

Ferri, inoltre, è un magistrato di carriera, più volte al centro di polemiche. Ma è chiaro che, in questo caso, non ci si occupa di lui per i suoi trascorsi, bensì per il suo status di specialista, grazie al quale ha espresso un punto di vista interessante su questa problematica, finora letta attraverso le lenti deformanti di molta pubblicistica che ha ridotto, spesso con criteri narrativi da film western, questo rapporto a una contrapposizione tout court, in cui il più delle volte ai magistrati, che per altri riguardi sono considerati casta, è toccato il ruolo dei buoni, che vincono sempre o cadono eroicamente.

Che le cose non stiano proprio (o sempre) così, lo ha chiarito Ferri, che ha insistito sulla necessità dell’insegnamento universitario dell’Intelligence. Riguardo al rapporto tra Intelligence e magistratura, due funzioni dello Stato che non hanno un’immediata legittimazione democratica, il sottosegretario ha spiegato che anche il mondo delle toghe dovrebbe conoscere meglio il mondo dei Servizi, magari anche attraverso un’apposita formazione.

Già: i temi della giustizia, concepita spesso come attività a posteriori, si legano sempre più alla sicurezza, che invece in buona parte è determinata dalla prevenzione, e la sicurezza, a sua volta, non consiste solo nel tradizionale settore dell’ordine pubblico ma si collega in maniera crescente a fattori economici.

Per fortuna, ha concluso Ferri, la riforma del 2007 ha agevolato i rapporti tra il mondo delle toghe e quello degli 007, che non sono più universi quasi separati e il più delle volte conflittuali.

Certo, la cultura, in questo caso gioca un ruolo decisivo. E il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, lo ha ribadito: «Occorre superare il conservatorismo delle Università italiane ed esportare l’esempio della Calabria, che con il suo Master d’Intelligence è stata pionieristica». A conclusione dei lavori, Roberto Guarasci, direttore del Dipartimento di lingue e scienze dell’educazione, ha spiegato che «una delle sfide principali dell’Università è la trasmissione trasversale delle conoscenze».

Con la lezione di Ferri è terminata la prima edizione dell’Università d’Estate sull’Intellicence. Nel salutare il pubblico, Mario Caligiuri, direttore della manifestazione e del Master d’Intelligence dell’Università della Calabria, ha dato appuntamento all’anno prossimo.

Per saperne di più:



"La svolta Heavy di Alessia Fratto sta per arrivare..."


"Ho avuto sin dall'inizio la sensazione che la mia indole andasse in modo molto preciso verso il rock. Oggi questa parola è molto abusata negli ambienti musicali di provincia, ma io credo che ci sia ancora della magia intorno ad essa".

Con queste parole, Alessia Fratto, ci preannuncia il suo ultimo singolo che vedrà la luce fra pochi giorni. Una produzione tutta americana per una ballata rock dai sapori internazionali. A firmarla nel testo sono stati proprio Alessia Fratto e Davide Beltrano IlFolle, dopodiché il genio di Francesco Farina ha reso questa splendida poesia in una canzone potente e piena di significati profondi. A dare il tocco finale ci ha pensato un vero e proprio genio del rock, Matteo Ghelma, che con il suo stile inconfondibile, insieme a Farina, ha costruito una power-ballad che sorprenderà i fans della Fratto.

"E' un brano dai suoni veramente sconvolgenti", continua Alessia. "Ho sempre sognato un pezzo del genere ma tante volte in Italia si preferisce omologarsi alle mode vigenti invece di rischiare un po'. Questa volta, invece, alziamo il livello... e lo facciamo con tutta la passione di questo mondo".

Il singolo uscirà sempre per l'etichetta di Dino Vitola, e il Management de IlFolle Team. Il titolo è già ad impatto: "Chiediti perché", e allora non ci resta che aspettare... e provare ad entrare in questa svolta heavy... di Alessia Fratto!

mercoledì 6 settembre 2017

Rei: l'ennesima “manovra” all'italiana?





È il Rei, Reddito di Inclusione Sociale, la nuova “arma” contro la povertà in Italia.

Si parla di contributi, di agevolazioni a chi, con difficoltà, riesce a far fronte ai bisogni di ogni giorno. 
Eppure, in questa breve analisi, lo scopo non è tanto quello di analizzare in cosa consiste il provvedimento approvato da poco più di una settimana.

No! Sarebbe inutile appesantire il lettore schematizzando e mappando la nuova manovra della politica italiana.
Andando al “nocciolo” della questione, il Rei potrebbe costituire l'ennesima farsa attuata in un contesto politico sempre più precario.

Perchè arrivare a tale conclusione? Per favorire l'ingresso di questo beneficio, sono stati soppressi il Sia (Sostegno all'Inclusione Attiva) e la carta Asdi (Assegno sociale di disoccupazione), entrambi entrati in vigore nell'anno corrente.

Sembra, dunque, che non sia possibile tenere in vita insieme delle prestazioni sociali e cercare con esse di combattere la povertà, la disoccupazione ecc.



Ciò che non ci deve stupire, ancora una volta, sono i criteri con i quali verrebbe elargito tale contributo economico.

Non potendo perdurare più di 18 mesi, così come stabilisce proprio il provvedimento, ne potrebbe beneficiare quella piccola percentuale di italiani che si trovano in una condizione di povertà quasi assoluta. 

Sono richiesti, alle fasce più deboli, dei livelli di reddito Isee troppo bassi per coprire tutti coloro avrebbero diritto di beneficiarne. In minima parte, minori, disabili, over 50 ecc., idonei nel ricevere il contributo, dovrebbero contrastare nel breve tempo possibile (appunto meno di due anni) la loro condizione di povertà e cercare di uscirne con l'aiuto del contributo erogato.

Ancora una volta, quindi, ci ritroviamo a osservare un Welfare State che più che universalistico, sta diventando molto categoriale.

Ci dovremmo chiedere, perciò, se si tratta dell'ennesimo bluff italiano o se il governo stia tentando nuove strade per rimettere “in carreggiata” le finanze del Paese stesso e raggirare così la crisi economica.

A voi i commenti!


Giorgia Tagarelli