mercoledì 25 dicembre 2019

"La magia del Villaggio di Babbo Natale a Rota Greca".


A volte è la fantasia a creare dei progetti bellissimi. La creatività che dal nulla ci spinge a fare di più.

E la Pro Loco "Claudio Caruso" di Rota Greca ha deciso di affidarsi a tutto ciò creando qualcosa di unico e soprattutto a costo zero.

Entrare nel Villaggio di Babbo Natale, a Rota Greca, fa capire quanta organizzazione ci sia dietro: tre stanze che portano il bambino a sognare ad occhi aperti. Si inizia con l'ambientazione nel bosco incantato fra elfi e atmosfere fantastiche. Si prosegue verso la Lapponia in un'atmosfera nevosa che è il preludio alla stanza finale: la casa di Babbo Natale. E dentro non c'è un plastico ma proprio Babbo Natale che aspetta i bambini per una foto.

Ci sono sorrisi, occhi meravigliati, tanti bambini che si ritrovano a vivere un momento magico. E ci si guarda intorno e si scopre che ogni dettaglio è formato da materiale riciclabile, un modo originale per vivere il Natale in famiglia e sorridere con gioia.

Brava alla Pro Loco di Rota Greca, a tutto il personale che accompagna le famiglie attraverso le stanze e dona dolcetti e caramelle ai bambini.

Ecco la Calabria creativa.
Andate a Rota Greca, ne vale davvero la pena.

giovedì 19 dicembre 2019

"Record per il contest su Ultimo. Ora prevendita il 10 febbraio alle 22".


-Prevendita del libro il 10 febbraio alle 22 su www.ilfollebooks.com . 
Solo 3000 copie disponibili-

Nella serata dello scorso 17 dicembre, come già era stato annunciato su tutti i vari canali social, Davide Beltrano comunica la chiusura del contest dedicato ai fan di Ultimo che inviando una dedica di 200 caratteri accomunate dalla domanda di partenza “che cos’ha di speciale per te la musica di Ultimo?” potevano entrare a far parte di questo libro tanto atteso. 

Inizialmente era stato annunciato un contest della durata di 27 giorni, dal 4 al 31 dicembre, ma di certo non ci si aspettava una risposta così calorosa da parte dei fan. Infatti il contest è stato chiuso dopo soli 13 giorni, avendo raggiunto la quota massima di mille dediche in pochissimo tempo. Un libro evento, che ha raccolto adesioni e pareri positivi da ogni gruppo di fan, sono infatti numerosissimi quelli che supportano questo progetto. 

Numeri vertiginosi e incredibili, mai raggiunti prima in così poco tempo, questa è la dimostrazione che i sacrifici fatti con onestà su una strada non spianata ma sempre in salita, ripagano sempre prima o poi, e ricordiamo soprattutto che questo innovativo e originale “libro dei fans”, un format che contraddistingue tutti i libri pubblicati dal nostro autore, non è appoggiato da nessuna grande casa editrice. È davvero la magia di Ultimo che ribalta le situazioni e le certezze, lasciando senza fiato davanti a dimostrazioni così immense di affetto e stima, verso il cantante e verso l’autore del libro. 

Mancano ancora circa 500 dediche che verranno confermate tramite mail nelle prossime due settimane, da Anna Ciardullo, fedele membro del folle team che ormai si occupa di questa sezione da diversi libri. Per chi invece non è riuscito ad entrare a far parte di questo libro: niente paura! 

Sicuramente ci sarà spazio per tutti nel prossimo libro che andrà a completare questa incredibile serie di due libri interamente dedicati a Ultimo.

ARTICOLO A CURA DI Giovanna Leccadito! 

domenica 1 dicembre 2019

"Dal 4 dicembre l'atteso Contest su Ultimo".


Di Giovanna Leccadito

Il 15 ottobre è stato il momento culminante di un’attesa durata mesi, si parla infatti di questo libro da più di un anno fa, e nel giro di un anno è giunta un’eccitazione smisurata che ha coinvolto sempre più persone: questo è il risultato del connubio vincente fra uno scrittore schietto e sincero e l’amore verso un giovane cantautore che presenta le stesse qualità nei suoi testi. La gente non vuole illusioni, ma parole crude e vere che trattano della nostra vita un po’ troppo amara a volte.

Ma veniamo al dunque, quella sera di ottobre, alle ore 22, esattamente come annunciato circa un mese prima, Davide Beltrano con un lungo post sui suoi profili social ha svelato interessanti novità sul libro in questione.

Intanto il titolo: “NOI SIAMO ULTIMO!” non messo a caso, Ultimo è infatti diventata un’ideologia più che una persona, in cui le persone della nostra società si rispecchiano. Noi siamo tutti quanti Ultimo, siamo tutti quanti delle persone che potenzialmente possono raggiungere qualsiasi obiettivo con la propria sola forza.

Il libro non sarà uno a sé ma la prima parte di una duologia. Ebbene sì, due libri a poca distanza che andranno a delineare la figura di uno degli artisti più amati del nostro periodo, curandosi sempre della partecipazione diretta dei fan.

Di cosa parlerà il libro? Come già detto sarà insieme una biografia e un’analisi musicale dei suoi brani, ci sarà poi un mini-romanzo ispirato da sensazioni ed emozioni che la musica di questo meraviglioso autore suscita e infine un’ultima parte dove verranno raccolte le dediche dei fan.

Le dediche sono state proprio l’oggetto di discussione più trattato, queste saranno infatti limitate: verranno pubblicate esclusivamente le prime mille dediche conformi allo standard dato: partire con l’incipit “cos’ha di speciale per te la musica di Ultimo?” e poi 200 caratteri (esclusi spazi e punteggiatura). Il contest per tentare di far parte del libro con una dedica si aprirà il 4 dicembre 2019 alle ore 22 e si concluderà il 31 dicembre.

Subito dopo inizierà un countdown di due mesi circa: la prevendita del libro sarà aperta solo il 10 febbraio 2020, su un unico canale autorizzato alla vendita, con copie limitate e numerate che conferiranno a questo libro un altissimo valore collezionistico. In più per i primi 10 giorni della prevendita si potrà usufruire di uno sconto speciale e ricevere in regalo una cartolina celebrativa dedicata a Ultimo.

Insomma, ricapitolando inizia per il nostro scrittore un periodo molto intenso e questo nuovo libro segnerà l’inizio di un percorso totalmente innovativo e rivoluzionario. Non resta altro che augurare buona fortuna a lui e a tutti i fan che si cimenteranno nel tentativo di vedere il proprio pensiero impresso su questo libro!

giovedì 28 novembre 2019

Grande boom di vendite per IL GUERRIERO

A poche ore dall'inizio della prevendita per l'acquisto del libro dedicato ad Ermal Meta ci troviamo increduli dinnanzi a numeri strabilianti.

Nonostante sia passato poco tempo dall'apertura della prevendita, sono state superate le 1000 copie vendute. Un successo immenso poiché la tiratura del libro è stata fissata dall'autore, Davide Beltrano IlFolle a 2000 copie per poter rimarcare il valore collezionistico dello scritto che è un contributo pop- rock, romantico che ripercorrere i momenti salienti della carriera musicale di Ermal Meta.

Non manca lo spazio dedicato ai fan che con le loro brevi dediche hanno esposto l'amore nei confronti di questo artista.
"Il libro dei fans" sulla storia di Ermal si può acquistare sull'unico canale autorizzato alla vendita: https://www.ilfollebooks.com/2019/11/ermal-meta-il-guerriero.html?m=1 .

Davide Beltrano IlFolle ha puntato sulla autoproduzione grazie alla sua etichetta indipendente: "IlFolle Books", senza vincoli e leggi imposte da osservare muove la sua penna sul foglio in maniera libera.

A breve, verranno svelate nuove notizie sul libro dedicato al cantautore romano, Ultimo.

         
Anna Ciardullo 

lunedì 11 novembre 2019

"IL GUERRIERO: il libro atteso su Ermal Meta".


Il biografo ufficiale di Fabrizio Moro continua la sua attività letteraria con la costruzione di un libro dedicato ad Ermal Meta, cantautore che, insieme al Moro, vinse il Festival di Sanremo nel 2017 con la loro "Non mi avete fatto niente".

Non a caso ho utilizzato il verbo "costruire" per delineare l'atto della scrittura del libro che, come una casa, sta nascendo, mattone dopo mattone grazie ai racconti esilaranti del Beltrano che riguardano la musica di Ermal.

La storia di Ermal Meta viene così raccontata dalla penna del Beltrano che segue sia le linee guida di uno scrittore professionale qual è ma anche la linea del fan innamorato della musica ricercata e sognante del Meta.

Come sempre (marchio di fabbrica del "libro dei fans") avremo una sessione dedicata ai pensieri dei fan che in poche righe hanno espresso tutto l'amore per la musica del loro beniamino.

"Il guerriero": titolo le libro, sarà possibile acquistarlo dal 26 novembre, ore 22, su un unico canale autorizzato: www.ilfollebooks.com 

Solo in 2000 copie di tiratura, sarà per questo importante acquistare già nei primi giorni.

Anna Ciardullo

sabato 2 novembre 2019

"Cosa succede ad Orto Matera?"


Cosa succede ad Orto Matera? Succede che c'è stata una festa di Halloween organizzata dal Comitato di quartiere. 

Al di là se uno possa essere o meno d'accordo sulla festività di Halloween, l'evento è stato bellissimo e ha coinvolto tanti bambini. Bene, molto bene. Ci metterò sempre la faccia per descrivere, dal mio punto di vista, ciò che reputo fatto bene e ciò che non lo è! 

Non pretendo di dire la verità assoluta ma esclusivamente la mia. 

E non finisce qui, perché su Orto Matera ci sarà il 3 novembre, "La giornata del baratto", organizzata dai "Castrufrancari del mondo" e dalla "Bottega degli Hobbies". Finalmente Orto Matera si risveglia dal punto di vista degli eventi autunnali. 

Quello che invece non si può tollerare, è l'assenza di acqua in questi giorni. Un'assenza ripetuta che sta portando sconforto in tanti cittadini. E la cosa che fa più male, è la totale superficialità di alcuni amministratori che non danno risposte, che non ci mettono la faccia se non per presenziare ad eventi e festini "perfetti". 

Non è una polemica sterile e che lascia il tempo che trova, no! Questa è una richiesta da parte di tutti i cittadini: non si può nel 2019 rimanere ripetutamente senz'acqua e non avere risposte. C'erano stati dei problemi alla rete idrica, ma questo un mese fa. Ed ora? Costa tanto fare un comunicato per spiegare la situazione? 

Concludo, esulando da ciò che ho appena scritto, rispondendo a chi, in queste settimane, ha reputato questo giornale come banale e abitato da persone senza un minimo di preparazione e cultura. 

Per queste ultime due osservazioni, rispondo dicendo che una laurea in storia, ben 12 libri scritti in poco più di 6 anni e più di 500 articoli per varie testate online, possano bastare per mettere a tacere le malelingue. 

Per il "banale", tengo a dire che se ragazzi di 25 o 26 anni, denunciano situazioni drammatiche, pericolose, e vengono reputati come banali, allora bè, come dice De Andrè, "Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio". 

Alla prossima puntata. 

RETTIFICA

Dopo l'articolo sono stato contatto da Ciccio Serra, che mi ha inviato la mail della Sorical dove spiega perché c'è poca acqua nel Comune di Castrolibero. 


mercoledì 23 ottobre 2019

"Fai sempre ritardo? Bene, sarai più felice degli altri".


C'è qualcosa di scientifico nel concetto che i ritardatari vivono meglio. 

E lo stanno scoprendo sempre più centri di formazione che hanno come centro nevralgico le abitudini degli essere umani.

Bene, sembra proprio che i ritardati perenni siano più felici degli altri. Il motivo è presto spiegato: queste persone vivono il tempo non come un obbligo da rispettare ma come un piacevole diktat da disobbedire ogni tanto.

Hanno un rapporto con il tempo più pacifico, meno stressante e più creativo.

Ed ecco spiegato perché chi tende a fare sempre ritardo, si stressa di meno: esso non pone le lancette dell'orologio come priorità del quotidiano ma più che altro tende a navigare nel suo tempo con assoluta leggerezza. 

Chi vive perennemente in ritardo, ha anche un approccio più creativo per salvaguardare la propria non puntualità, svelando alcune volte scuse che scavano direttamente nella propria fantasia. 

Insomma, sembra proprio che ad essere ritardatari, secondo alcuni studi scientifici, ci si guadagna in salute e in felicità. 

E allora cambiano le nostre abitudini cercando di essere più "leggeri" verso il tempo o sarà lui ad inghiottire noi.

IlFolle

domenica 6 ottobre 2019

"Da Orto Matera i libri su Ultimo ed Ermal Meta".



Partiranno da Orto Matera, quartiere dell'autore Davide Beltrano IlFolle, i progetti attesissimi dedicati ad Ermal Meta e Ultimo.

Il tutto dopo il grande sold out del libro su Vasco con più di 3000 libri venduti da un unico canale di vendita.

I libri su Ermal e Ultimo non saranno semplici biografie ma finestre narrative dove l'autore racconta non solo le canzoni ma anche il mondo che li circonda.

Ermal, vincitore del festival di Sanremo nel 2018 e autore di brani per molti altri artisti; Ultimo, il fenomeno musicale più importante degli ultimi anni, fra stadi tutti esauriti e primi posti nelle classifiche musicali italiane.

E il tutto partirà dal quartiere di Orto Matera, sempre centro nevralgico di ogni progetto nazionale de IlFolle.

Il 26 novembre, alle 22, l'uscita del libro su Ermal e a breve l'annuncio ufficiale per quanto concerne il libro dedicato ad Ultimo.

Anna Ciardullo

mercoledì 2 ottobre 2019

"Orlandino Greco firma la postfazione del libro su Vasco Rossi".


Sarà Orlandino Greco a chiudere il libro già sold-out dal titolo IL RE DEGLI STADI. Un concentrato di cultura e passione musicale che va alla ricerca della storia dell'Italia repubblicana attraverso le canzoni di Vasco.

E Orlandino Greco, Consigliere della Regione Calabria e leader de l'Italia del Meridione, è uno dei protagonisti del volume con una postfazione che lo riporta alla sua giovane età, quando le canzoni di Vasco risultavano essere dei veri e propri urli di disperazione. 

Orlandino Greco è un fan della prima ora e non lo ha mai nascosto. "Per quelli della mia generazione, Vasco ha rappresentato un modo di essere ma anche di pensare". E continua incidendo con forza questa sua passione. 
"Dopo vita spericolata nulla fu come prima. Lui cantava quello che volevamo sentire da tempo".
Ed è proprio quel senso di rivalsa ad accompagnare le righe di Greco che ha deciso di partecipare al libro con gioia immensa.
"Ad un talento come Davide non si può mai dire di no e poi avevo qualcosa da dire su Vasco, insomma, ci tenevo tanto ad esserci".

Il libro ha esaurito la tiratura prevista di 3000 copie risultando essere il libro più venduto sul sito della Dino Vitola editore. 

martedì 24 settembre 2019

"Altro che leghisti e fascisti! Ieri ha vinto la democrazia!"


Ieri ha vinto la città di Cosenza! Altro che leghisti e fascisti; altro che Centro Sociali e comunisti! Ieri a manifestare contro Salvini, c'erano ragazzi e ragazze, famiglie e anziani. Un fiume pacifico di protesta verso un tipo di politica che per molti risulta essere pericolosa. 

Ecco perché non serve sapere se sei d'accordo o meno, l'importante è sapere che Cosenza ieri non è sprofondata nella violenza e negli scontri che molti auspicavano per mettere benzina sul fuoco. 

E invece tutto è rimasto all'interno della democrazia, facendo parlare anche i giornali nazionali per la riuscita della protesta, a prescindere dalle proprie idee politiche. 

Per una volta ci si può sentire fieri di essere cosentini, senza macchia e senza paura. Sperando che questa sia solo una delle prime iniziative di protesta. 

La prossima? Magari quella che ci spingerà a manifestare a favore dei commercianti, schiavi purtroppo del pizzo e rimasti in solitudine a vivere questo calvario. 

È ora di far qualcosa per il futuro della gente onesta, e ieri, Cosenza ha dimostrato di essere all'altezza della parola democrazia. 

Altro che leghisti e fascisti.
Altro che Centro Sociali!!!

Davide Beltrano 
IlFolle

"IL COMITATO DI ORTO MATERA PERDE I PEZZI!"


-Orto Matera 25.09.2019-

Il Comitato di Quartiere di Orto Matera, denominato POLIS 10, perde letteralmente i pezzi. 

Dopo le defezioni di Davide Beltrano, Franco Scaglione e Natale Mandarino, esce dal Comitato anche uno dei volti noti della contrada: Ermanno Tronco. 

Insieme a Tronco si dimettono pure Mariafrancesca Brogno, Francesco Figliuzzi e Aldo Bruno. 

Una diaspora vera e propria che porta il Comitato a dimezzarsi, con ora l'assenza di under 30 e under 35, e la presenza di una sola donna. 

A breve i comunicati di Ermanno Tronco e Mariafrancesca Brogno.

martedì 17 settembre 2019

"Il vero motivo dello scioglimento dei Thegiornalisti..."



Boom nel mondo della musica italiana. A sorpresa, o forse non tanto, Tommaso Paradiso lascia i Thegiornalisti. 

Così dal nulla, senza preavviso, arrivano le sue dimissioni da membro del gruppo. Il tutto tramite il suo canale Instagram. In maniera fugace e veemente. 

Molti si chiedono il perché ma Paradiso decide di fare melina, dà appuntamento ai prossimi singoli e chiude tutto nel cassetto. 

Ma le informazioni giornalistiche si gonfiano. Alcune delle quali dicono che l'azienda Thegiornalisti abbia guadagnato in totale 20 milioni di euro circa, di cui, solo 100 mila euro circa, a testa, finiti nelle tasche degli altri due membri del gruppo, Marco Rissa e Marco Primavera. 

Sarà questo il vero motivo della scissione? Perché non far sapere a tutti da cosa è dipesa la scelta, prima che inizino a ruota le mille congetture? 

Non si tratta quindi di motivazioni, di percorso artistico indipendente, ma di problemi economici all'interno della band?

Noi abbiamo mille domande ma sappiamo bene che Paradiso non risponderà a nessuno, o almeno... così pare. Ma la storia, è appena cominciata....

lunedì 16 settembre 2019

L'emaginato: il giornale non scontato!!!

L’Emarginato online è un giornale ideato e progettato da Davide Beltrano IlFolle desideroso di prestar voce alle diverse questioni della vita. Si tratta di un giornale sciolto, senza vincoli e prese di posizione.

Non è solo il mezzo per la diffusione dei libri pubblicati dallo scrittore calabrese ma anche un mezzo importante di denuncia sociale che si evolve accanto alla gioia del parlar di musica insieme. 

Non consta di pubblicazione pianificata che porta scritti poco interessanti in scena solo per mantenere costante l’attività. È senza regole, spregiudicato, gioioso, spensierato, artistico e soprattutto libero.


Non manca la vena polemica del Beltrano che si evince maggiormente in articoli rivolti al suo paese, Castrolibero che ama immensamente e spinge affinché cresca sempre di più.

Non solo articoli firmati dal Beltrano ma redatti anche da Anna Ciardullo, Simona Pasqua, Mariapia Cozzolino, Giovanni Braile, Maddalena de Lucia, Isabella Olimpo, Enza Gala e Gabriella Zuccaroli che insieme cooperano per la ricerca del materiale da cui partire per elaborare un testo ricco e curato.

Anna Ciardullo

sabato 14 settembre 2019

INTERVISTA A PINO APRILE!

Pino Aprile prima che un giornalista, prima che uno scrittore di successo, è un combattente del Sud! Non è nostra intenzione fare un introduzione logorroica e scontata del personaggio, oppure scrivervi la sua biografia: quella la trovate sul web in ogni dove. In questo giornale niente sarà mai scontato, come questa intervista nella quale Pino Aprile si espone con la sua solita sincerità e semplicità.

Pino Aprile ha rotto il silenzio sul Risorgimento italiano con il libro “Terroni”, e poi ha continuato in questa direzione scoprendo un Sud un po’ diverso da come falsi intellettuali di turno vogliono far apparire all’Italia intera. Pino Aprile è un Uomo incazzato come il resto della popolazione meridionale, popolazione ormai alla mercé di saggi con verità calate dall’alto e di un passato, troppo spesso, rubato!
Ma ora no, ora, anche grazie al web, è cambiato tutto… sta cambiando tutto! Ma lo dicevamo in apertura, le nostre interviste non mirano a promuovere il lavoro di turno dell’intervistato, o a fare quattro chiacchiere buttate là, per fare solo rumore. Le nostre interviste sono mirate e fatte a persone che prima di tutto, stimiamo immensamente! Pino è una di quelle, è un grandissimo onore per noi avergli potuto fare un paio di domande, siamo onorati veramente e lo ringraziamo di cuore!!
Ora vi lasciamo con le parole di Pino Aprile, vi lasciamo con dubbi, domande e qualche risposta… di un combattente del Sud… uno dei tanti… dei troppi, per qualcuno!



INTERVISTA



Salve Pino, crede che si siano fatti dei passi in avanti per il riconoscimento reale della verità storica sul Risorgimento italiano?

Sì. Forse, stiamo svoltando il punto di non ritorno. I dubbi sulla vulgata ufficiale del Risorgimento sono ormai tanti e diffusi. Abbiamo persino potuto leggere, su una rivista di storia, un docente universitario spiegare che gli storici italiani si sarebbero premurati non di raccontare come sono andate davvero le cose, ma di presentarle (e magari sceglierle) in modo da educare all'amor patrio. Eravamo convinti che il loro compito fosse un altro… Naturalmente, non bisogna generalizzare. Un esempio importante del contrario è l'ottimo libro del professor Eugenio Di Rienzo, Il Regno delle Due Sicilie e le Potenze europee, in cui si leggono documenti finora inediti sulla politica britannica, per distruggere lo Stato borbonico: altro che epopea dei Mille! La produzione editoriale non accademica su questi temi è fertilissima; e, in occasione del 150simo anniversario dell'Unità, è divenuta dominante.


Lei crede che Garibaldi sia più una vittima o un carnefice?

Né l'una né l'altro. Non credo si possa dubitare del suo sincero desiderio di vedere l'Italia unita, l'ossessione e il programma di una vita. Ma non so dire quanto lui fosse consapevole di essere usato; la costruzione del suo mito è stata una delle più riuscite operazioni di marketing di sempre. E il personaggio si prestava: vita avventurosa, il poncho, marinaio nei mari del Sud… Quello che rende un po' patetica la figura di Garibaldi, agli occhi di alcuni, è il sospetto, non infondato, che alla fine, lui stesso finì per prendere sul serio il suo mito. La pronipote ha detto che si sarebbe alleato anche il diavolo, per raggiungere il suo obiettivo. Lui, poi, ringraziò la Massoneria e la Gran Bretagna; ma, più onesto di tanti altri, denunciò pubblicamente quello che i piemontesi stavano facendo al Sud; suo figlio combatté con i “briganti” meridionali, quando vide lo scempio spacciato per fraterno abbraccio. A posteriori, si tende a vedere gli eventi come un percorso lineare, mentre bisogna ricordarsi che sono frutto di progetti, interessi, ideali, circostanze impreviste che cambiano le carte in tavola e portano a scelte che potranno essere riviste… Io credo che Garibaldi, spogliato del suo mito, resti una figura molto interessante, non “nonostante”, ma proprio a causa delle sue incredibili contraddizioni: si pensi a quello che combinò in Sud America, ai rapporti con i latifondisti.


Perché c'è bisogno di far conoscere ai giovani meridionali la verità sull'Unità d'Italia? Non c'è il pericolo di un ulteriore spaccatura?

Alcuni sono convinti, in buona fede, che la verità sul Risorgimento, possa spaccare questo Paese mai davvero unito; e si comportano di conseguenza. Io sostengo il contrario. Si consideri la vicenda di Pontelandolfo e Casalduni, i paesi del Beneventano rasi al suolo dai bersaglieri nel 1861, per rappresaglia; con fucilazioni in massa, i paesi incendiati con la gente imprigionata nelle case, stupri, torture, saccheggio… Un massacro di cui non c'è traccia nei libri di storia, in un secolo e mezzo. Per oltre cinquant'anni, a partire dal Centenario dell'Unità, i sindaci di Pontelandolfo hanno chiesto di essere almeno liberati dalla taccia di “paese di briganti”, mentre i sindaci di Vicenza deponevano ogni anno una corona d'alloro dinanzi alla lapide in onore del colonnello vicentino che guidò la strage. Quando testi non accademici hanno resa di dominio pubblico la mattanza di Pontelandolfo, il sindaco di Vicenza ha portato al paese del Beneventano le scuse della sua città e dedicato una strada a Pontelandolfo; e il presidente della Repubblica ha chiesto perdono a nome dell'Italia. Per la prima volta, dopo 150 anni, pontelandolfesi e vicentini sono stati italiani uniti.

Perché non esiste una Lega per il Sud che si preoccupi dei veri problemi del meridione italiano? Cosa manca al Sud per una spinta politica epocale?

La Lega Sud, intesa come uguale e contraria a quella Nord, è almeno improbabile, mancando un dato fondante di quella bossian-maroniana: il razzismo. La nascita di un movimento politico forte che rappresenti gli interessi calpestati del Sud indurrebbe tutti i partiti a prendere atto di un bisogno vero, pena l'emarginazione. Il risultato migliore, a mio parere, sarebbe una acquisizione di consapevolezza da parte di tutti, comunque la pensino. L'equità dovrebbe essere nel patrimonio ideale di tutti. Mentre a destra, i parlamentari meridionali votavano (e votano) con la Lega Nord contro il Sud; e quelli di sinistra, meridionali e no, fingevano di non poterlo impedire.


Lei crede che i giovani oggi siano più rassegnati o invece il problema è che siano troppo comodi?

Non credo proprio che i giovani siano rassegnati: inventano, si sfidano, cercano nuove strade. Poi ci sono quelli che aspettano e, nel frattempo, si lasciano vivere. Ma questo è sempre stato. Si badi solo a un dato che dice quanto siano colpevoli i padri italiani rispetto ai propri figli: in nessun Paese occidentale c'è un tale accanimento contro le nuove generazioni: nessun salario sociale, tagli feroci alla scuola e alla ricerca, precarietà assoluta, mentre la gerontocrazia dominante (da nessuna parte i vecchi hanno tanto potere quanto da noi) si appropria di risorse, garanzie, rendite, pensioni e assistenza intoccabili e non lascia i posti di comando: qualche anno fa si calcolò che 75 gerontocrati avevano in mano la quasi totalità delle leve del potere; uno solo aveva oltre un centinaio di incarichi!

Cosa pensa dei tanti giovani che abbandonano il Sud per emigrare nel settentrione italiano? Secondo lei bisogna resistere o scappare via?

Io non posso e non devo dare consigli o giudizi sulla vita degli altri. Non intendo dire che non abbia opinioni, e non le nascondo, ma  posso decidere della vita degli altri. Sono un giornalista: osservo e riferisco. E nei miei libri più recenti ho invitato a riflettere su un fenomeno nuovo, interessante e in poderosa crescita: mentre decine di migliaia di giovani vanno via ogni anno, un sorprendente flusso di ritorno riporta a casa migliaia di giovani che pure hanno situazioni, non solo di lavoro, invidiabili al Nord o all'estero. E tantissimi altri rifiutano offerte allettanti altrove, per restare nei propri paesi, convinti che sia possibile costruirsi un futuro a casa e che il poco (almeno all'inizio) che possono ottenere al Sud valga più del tanto che avrebbero altrove. In “Mai più terroni” racconto cosa riescono a fare, grazie alle possibilità della Rete web, che si rende all'istante contemporanei di chiunque, ovunque. In pochi anni, da ultima, la Puglia è divenuta una delle prime regioni italiane per incremento della nascita di aziende dell'innovazione e, in questo campo, il Sud, con oltre 30mila ricercatori, produce già più di un terzo delle esportazioni italiane. Il flusso di giovani “di ritorno” o decisi a non andarsene è divenuto così imponente, che uno dei migliori etnografi italiani, Vito Teti, dell'università di Arcavacata, Cosenza, li studia come una inedita tribù e ha ideato, per questo, una nuova branca dell'antropologia, che ha chiamato “La Restanza”.

I suoi progetti futuri. Quale sarà il prossimo libro?

Sempre Sud, sulla capacità, poco raccontata, di costruire un tessuto sociale sano. (Davide, “progetti futuri” contiene una ripetizione, perché i progetti possono riguardare solo il futuro; quelli del passato sono ricordi; quelli del presente non sono più progetti).

Ultima domanda. Che suggerimento vorrebbe dare a tutti i ragazzi che formano questo giornale di denuncia online senza profitti e senza sponsor? Qual è la via da seguire?

Quella che seguite. Ma cercando di fare in modo che questo lavoro renda. Le imprese su base volontaria sono encomiabili, seminano buoni esempi, ma muoiono con la morte dei volontari (o il loro allontanamento, per tantissimi e giustificati motivi). Quindi, va bene cominciare così, ma mirando a fare in modo che questa iniziativa divenga economicamente corretta: produca reddito da distribuire a chi lo produce. Fosse anche poco, molto poco, ma si tratta di una educazione alla corretta funzione del lavoro.

IlFolle Betrano

lunedì 2 settembre 2019

La mia favola vasconvolta!


Son quasi le due e combatto ad armi pari con i miei pensieri. 

Iniziano forse i 13 giorni più difficili del mio percorso. Gia, perché il 16 settembre inizierà la prevendita del mio ultimo libro dedicato a Vasco. 

Immaginate un po', quasi come nel film più bello della vostra vita, di avere un sogno, un sogno più grande di qualsiasi altra cosa e che per questo sogno, abbiate rinunciato a tutto. 

Un sogno per il quale non tutti vi hanno seguito, capito, anzi, qualcuno è proprio scappato via perché la sensibilità fa paura in questo mondo cinico e che va troppo di fretta. 

E, al fianco di questo grande sogno, un punto di riferimento massimo al quale aggrapparsi sempre, in ogni momento buio. Un cantante che racconta la vostra vita, un poster sopra la testa e mille canzoni che diventano uno stile di vita. 

Andare oltre la puzza della propria città cantando, volando via scrivendo pur rimanendo dentro l'urbana veemenza del tuo posto. 

Un'ispirazione e un sogno grande che è quello di scrivere, comunicare.

E poi, ve l'ho detto, chiudete gli occhi e immaginatevi in questo grande sogno, proprio quel punto di riferimento, scende dall'Olimpo ed è proprio lui, sì, in carne e ossa a spingervi ad andare avanti, donandovi possibilità uniche e lanciandovi nel mondo della scrittura, facendovi conoscere al mondo intero.

Una sceneggiatura da film Oscar eh?, ma già, è stata proprio la mia vita! Qualcosa che non baratterei con nessuna ricchezza al mondo. 

Un film reale, un sogno al di là del sogno!

E dopo 9 anni, tanti libri dedicati a questa mia fonte d'ispirazione, il 16 settembre sarà la prevendita del mio ultimo libro su Vasco. Una scelta frutto di un percorso coerente e fatto di tappe, ognuna a suo modo, speciale. 

Per me è la chiusura naturale di un periodo che ha cambiato tutta la mia vita. L'ha radicata in un sogno prendendo il buono ma anche il peggio che questo mondo può riservarti. 

Sarà un libro che aprirà una nuova fase della mia vita. Poi ci sarà il libro su Ermal Meta e poi su Ultimo, che sarà invece, eh già, il mio ultimo libro dedicato alla musica!!!

Poi si alzerà il sipario solo su chi sono, su cosa cerco e su poesie rock che hanno plasmato la mia esistenza... come volevo, ancora una volta... come sognavo! 

Ho vissuto come se il presente facesse a botte con il futuro. 

Ho lottato. 
Vinto. 
Perso. 
Ho fatto di me un uomo sbagliando e agendo solo attraverso le mie intenzioni. 

Comunque vada, ne è valsa la pena.

Ci vediamo il 16 settembre, e anche nei libri che verranno, troverete sempre una parte di me, fra musica e fonti d'ispirazione. 

Fra sogni e cadute. 
Fra me... e voi! Q

IlFolle

sabato 27 luglio 2019

"Dal Taliano: arriva ad Orto Matera la nuova pizzeria-griglieria".


È arrivata ad Orto Matera una nuova pizzeria-griglieria. Un locale che è stato inaugurato venerdì 26 luglio e che nasce all'interno della vecchia pizzeria "Orto Matera" che ha fatto la storia di questa contrada negli anni '90.

Ad aprire la nuova pizzeria è stato Francesco Natalizio, anima gentile e persona sempre disponibile con tutti. Lui arriva da Surdo di Rende e ha deciso di investire sul nostro territorio. 

E le premesse ci sono tutte: prelibatezze che vanno da ogni tipo di carne ad una pizza gustosa che mescola la bravura di Francesco alle prerogativa gastronomiche calabresi. 

Invitiamo tutti ad andare almeno una volta dal TALIANO, per esaltare una delle nuove attività sul territorio castroliberese e per dare fiducia ad in ragazzo che ha deciso di investire su questo territorio.

giovedì 25 luglio 2019

"Orto Matera dovrebbe... Orto Matera è... LA DELEGAZIONE"


Ne seguono tanti di slogan, da far invidia alle pubblicità odierne: si parla tanto e si fa il minimo indispensabile. "Ma tu critichi sempre?", bè diciamo che i tantissimi articoli positivi fanno meno rumore di quelli critici! 

La villetta sarà a breve rinnovata, anche se questo breve diventa sempre più "poi"; ma ciò che oggi non riesco ancora a decifrare, è la totale rassegnazione per la Delegazione.

Non ha più servizi, non funziona da anni, anche chi ci lavora sembra arreso a questo destino.

Al Sindaco chiediamo risposte, anche non piacevoli, ma la gente di Orto Matera pretende risposte. Bisogna andare direttamente al Comune o agli uffici di Andreotta? Bene! Ma almeno chiudete la Delegazione perché, in questo modo, è una presa in giro per tutti. È come avere una Ferrari ma senza il motore dentro: ferma nel garage. Vi piace perdere facile eh?

Possibile che non ci siano soluzioni?
Possibile che in 6 anni di amministrazione non si sia trovato un rimedio?

Allora perché non fare della Delegazione la sede del nuovo seggio elettorale per la zona 10? Sarebbe una giusta soluzione per porla al centro dell'attenzione dei cittadini. 

"Feste e festini wow", ci stanno e rendono una comunità più unita, ma una risposta decisa sulla Delegazione va data subito, in caso contrario immaginate un'occupazione libera dei cittadini, in fondo è la loro casa. "Mi scusi ma dove posso fare uno stato di famiglia? O una carta d'identità? Oppure scelga lei, l'importante è far finta di niente: è la strada giusta".

Intanto passa un altro giorno e la signora Franca di 70 anni deve prendere un bus che la porti ad Andreotta...

IlFolle

"Fare" opposizione "in" opposizione a Castrolibero!



Ah, il caldo. Terribile. 
L'estate che arriva. Tremenda.
Il sole che brilla ma non brilla per tutti allo stesso modo. E non è una novità!

C'è chi ama brillare di luce propria e chi invece quella luce - calda, limpida e piena di speranza - deve cercare in tutti i modi di "procurarsela".

L'opposizione a Castrolibero è fantasma per il 90% dell'anno: sonnecchiante e priva di una verve politica degna di nota. Solo nei Consigli comunali si alza qualche voce, poi si ritorna nel buio più totale. Già, proprio quando dovrebbe dare risposte.

Calvelli sembra sperduto per le vie dell'incertezza: a tratti distratto, assente, per tanti cittadini lontano dalle problematiche del territorio. E come può pensare di ripresentarsi fra 5 anni? ma forse non lo pensa; forse anche lui si è arreso al dominio Greco, uno strapotere che avrebbe voluto sradicare. In fondo ha le qualità per farlo, ma non bastano quelle... a Castrolibero. 

I Cinque Stelle invece sono amabilmente simpatici: qualche fotografia di riunioni con poche persone tenute strette nei selfie, per avere un numero apparentemente consistente da mostrare sui Social; ma la verità è un'altra, ahimè... ahiloro! Però, però, in alcune battaglie sono interessanti da seguire ma come già detto, non hanno un rappresentante con personalità e carisma (oh ma cosa vuoi, è un mio parere mica è legge per chi legge!).

Punti di vista: sbagliati o giusti che siano, ma Orto Matera non ha mai visto una manifestazione delle due compagini d'opposizione -neanche un caffè tutti uniti sotto "Perché No?", ma dai, e perché no? -.

Per Orto Matera nessuno ha mai parlato: sentenza di primo grado.

Cavalcanti e tutte le via affini, dopo la campagna elettorale, sono state ignorate completamente: sentenza di secondo grado.

Quindi, che valenza possono avere in futuro queste grandi nostre opposizioni: caso chiuso per la Cassazione.

Ha fatto più opposizione questo giornale che chi avrebbe dovuto farla nelle stanze che contano. 

E la domanda finale va ad alcuni di loro: ma questo giornale non era amico dell'Amministrazione? E allora come mai ha scosso nel suo piccolo qualcosa? 

Ma forse sfugge il significato del termine "amico" , che per alcuni viene dal volgare cosentino: "liccaculo". "Ma si contenga", ha ragione, mi ricompongo allora.

Ma no, no, bisogna stare o di là o di qua, perchè fare autocritica esponendosi sempre non va: così si confonde... si ripercuote su stessi.

E allora a Castrolibero abbiamo una maggioranza e poi un'opposizione inesistente dal 2001! Ah, non è vero? Allora perché non c'è mai storia durante le elezioni? Sono tutti collusi!?! Guardate che tifo per voi eh!, perché è straziante vedere che solo a Castrolibero non c'è una bella lotta amministrativa. 

Per fare la storia ci vuole coraggio; candidarsi non è solo una manciata di voti! 
Ave Cesare... e tutti suoi guerrieri. 

"Chi vince e chi perde ad Orto Matera?!?"



C'è la solita aria di disillusione in quel di Orto Matera, ma anche una sana voglia di non piangersi addosso e osare con il proprio destino. 


Manifestazioni culturali, dedizione verso il territorio e l'amore a difesa di questa contrada storica. 

Dall'altra parte un'Amministrazione a tratti dormiente, a tratti coraggiosa nel metterci la faccia anche nei fallimenti, bisogna comunque dargliene atto. 

Ad Orto Matera (e via affini), tutto è come dieci anni fa, certo, non dimenticatevi che vent'anni non c'era nulla, ma così facendo non si fa che il gioco delle parti dove le vittime diventano carnefici e viceversa. 

La realtà è che oggi Orto Matera ha le stesse problematiche di quando venne proclamato Sindaco per la prima volta, Giovanni Greco. 

Dal campetto in disuso ad una Delegazione fantasma. Da una villetta senza giochi ad un'illuminazione a due facce, fino alla mancanza di dossi in alcuni tratti viari veramente pericolosi e tante altre mancanze, vedi la sicurezza. 

Tutto è com'era! 

Ma come ogni volta non punto il dito solo su ciò che non va, perché per essere stata rinominata questa giunta qualcosa avrà pur fatto. Non può essere sempre "l'effetto Orlandino" a salvare tutti, e questa, più che una domanda è reale una constatazione.

Il servizio Amaco è una vittoria per tutti, come la strada di collegamento ad Andreotta che è costata molto senza però pesare sui cittadini. Anche la pulizia quotidiana sulle strade di Orto Matera è notevolmente migliorata. Basta tutto questo? 

Sempre troppe domande... per poche risposte! La storia non finisce qua. 

Sarebbe bello un pagellone riferito ad ogni componente della giunta, per ridere un po', promossi o bocciati, e sai quante risate.

Un po' di ironia... in mezzo a tanti seri problemi.

mercoledì 24 luglio 2019

"La festa nel Centro Storico del Progetto Estate Junior".


È stata una festa dedicata all'amore verso i bambini, una sorta di piccola ma grande missione sociale che è il vero leitmotiv del progetto "Estate Junior". 

Tutto coordinato dalla mente dell'iniziativa: Barbara Gallo. "Stasera siamo tutti qui per festeggiare e festeggiarsi. I ragazzi hanno fatto un cartellone stupendo per le operatrici. C'è tanta felicità ma anche un po' di tristezza perché mancano pochissimi giorni per chiudere il progetto". È piena di entusiasmo la Gallo, sapiente guida per tanti ragazzi/e. 

Le fa eco Orlandino Greco: "C'è bisogno di sentirsi parte integrante di una comunità e questo progetto ne è l'esempio più lampante". 

"Non è solo una festa, questa, ma un ritrovo nel Centro Storico dove ognuno prende parte a ciò che ha fatto felice i propri figli". Aggiunge Ciccio Serra. 

E la serata si è svolta fra musica, risate e tanti momenti di condivisione. Rustici, pizzette, bevande e la tradizione dei cuddruriaddri, ha completato il bellissimo quadro abitato da tantissime famiglie. Un successo. Un punto di partenza per rendere una comunità ancora più coesa. 

"Non credo di esserci il prossimo anno" ha ribadito la Gallo, "ma comunque sia, lascio nel migliore dei modi: fra sorrisi e momenti che mi porterò nel cuore. 7 anni di sensazioni bellissime. Grazie al Sindaco, grazie tutta l'Amministrazione, sempre attenta. Grazie a tutti coloro che hanno e che continueranno a credere in questo splendido progetto".

lunedì 22 luglio 2019

Castrolibero protagonista della scena teatrale italiana!



Castrolibero diventa protagonista della scena teatrale italiana. 14 anni di "Chi è di Scena", la rassegna che ha portato ad esibirsi sul palco dell'Anfiteatro Tieri, diversi artisti di livello. Da Nino Frassica a Michele Placido; da Alessandro Haber a Raoul Bova; da Sabina Guzzanti a Teo Teocoli; da Gianfranco D'Angelo a Pippo Franco e veramente tantissimi altri ancora.

Non solo teatro, ma anche concerti, sfilate di moda e spettacoli di danza. 

Una miriade di stelle che ha permesso a Castrolibero di entrare a pieno titolo fra le realtà teatrali più importanti dell'intero panorama italiano.

Quando Orlandino Greco, 14 anni fa, puntò tutto su questa rassegna teatrale, molti vedevano in ciò una scelta sbagliata. Ed invece a suon di spettacoli, idee e proposte, "Chi è di Scena" ha attirato a sè un pubblico numeroso e variegato, proveniente da tutta la regione come lo ha dimostrato l'ultimo spettacolo con protagonista Raoul Bova. 

Segno che anche nella nostra regione è possibile costruire qualcosa d'importante legato alla cultura e in questo caso al teatro. Una speranza che diventa più concreta quando sono le statistiche a parlare: numeri in progressione di anno in anno con una direzione artistica sempre attenta non solo ai grandi nomi, ma anche al teatro amatoriale che allieta le serate dei castroliberesi.

Il tutto guidato dal tris vincente: Antonello Lombardo-Massimo Scarpelli-Enzo Naccarato, con l'appoggio dell'Assessore alla Cultura, Nicoletta Perrotti, e naturalmente il Sindaco Giovanni Greco e tutta l'Amministrazione comunale.

Ecco la Calabria del successo.
Ecco quello che vorremmo vedere sempre: orgoglio e appartenenza ad un modello vincente. Avanti così.

giovedì 18 luglio 2019

"Made in Sud Show conquista Castrolibero e la Calabria intera ".


"Made in Sud Show" conquista Castrolibero e l'intera Calabria. Uno show esilarante fatto di gag e momenti d'intrattenimento. Uno spettacolo comico, di spessore, che ha completamente travolto i presenti per più di due ore: risate e felicità.

Fatima Trotta ha impreziosito la serata con la sua conduzione sobria ed ironica facendo leva sulla squadra di comici messa su per questa serata non propriamente calda. 

Dalle "Sex and the Sud", piccanti e dissacranti fino agli "UNGRASSED", travolgenti e che hanno mandato il pubblico in visibilio.

L'Anfiteatro Tieri era gremito non solo di giovani ma anche di tante famiglie che hanno voluto esserci per uno show che finalmente dalla televisione è arrivato in Calabria e precisamente a Castrolibero che, per una notte, è stata al centro dell'attenzione degli affezionati del genere.

Sono questi gli eventi che portano una città a crescere e ad avere un certo appeal sul pubblico, infatti, molti sono arrivati dai Comuni limitrofi ma anche da quelli più lontani come Rogliano o Torano, segno che quando lo show è di una certa valenza... tutto ha un significato diverso.

Bravi a tutti. 


martedì 16 luglio 2019

Partecipazione da record da parte dei fan per "Il Re degli Stadi"

Dopo le sei giornate di San Siro che hanno accolto il “Vascononstoplive2019”, Davide Beltrano IlFolle riprende la scrittura de “Il re degli stadi”, il sorprendente libro dedicato alla musica del Vasco che andrà a chiudere un cerchio. Infatti proprio il Beltrano ha annunciato che questa sarà la sua ultima pubblicazione su Vasco perciò sarà un libro-evento che ricorderemo nel corso del tempo.

I fan, ancora una volta, hanno avuto l’opportunità di partecipare attivamente alla realizzazione di questo libro infatti attraverso un contest è stato possibile inviare una foto che racconti i tour di Vasco.

Dal 16 settembre infatti inizierà la tanto attesa prevendita che sarà seguita dalla spedizione dei libri in autunno. Saranno 3000 le copie disponibili, tutte numerate e arricchite da una cartolina celebrativa. 

Un libro ricco, nuovo e interattivo infatti ci sarà in allegato un DVD prodotto dal Vasco Fan Club Zpf con codice QR.
L’attesa cresce e la curiosità divampa tra i lettori che non vogliono farsi scappare l’ultimo libro del Folle su Vasco.

L’annuncio della fine è ancora indigesto per tutti i fan di Vasco che attraverso la scritture del Beltrano ritrovano le loro emozioni e proprio per questo non vedono l’ora di avere tra le mani questa ultima sua fatica che resterà nella memoria del mondo va sconvolto.



Anna Ciardullo

PROGETTO "ESTATE JUNIOR": UNA FANTASTICA REALTÀ!


Quando guardi negli occhi Barbara Gallo, capisci tutta la sua dedizione verso quello che ama fare: aiutare il prossimo e in particolar modo i bambini e le loro famiglie. Lo fa con spirito di sacrificio e una grande professionalità.

Barbara è un'educatrice, presidente della Cooperativa Sociale "Archmemo". Proprio quest'ultima, in collaborazione con l'Amministrazione di Castrolibero, ha riproposto il progetto: ESTATE JUNIOR. 

Il progetto si dedica ai bambini dai 6 ai 14 anni: iniziative ludiche, gite all'aperto, giornate al mare o in piscina. Tutto e di più per far passare delle splendide mattinate ai ragazzi e alle ragazze che finalmente, si divertono dopo un anno di scuola senza più il peso di compiti e lezioni.

E a fare da supporto a Barbara Gallo ci sono più di 18 operatori-educatori che gestiscono l'organizzazione quotidiana dell'intero progetto.

"Diamo supporto alle famiglie fornendo un progetto di crescita per i loro figli. Non ci sono costrizioni ma la totale libertà di divertirsi in compagnia". Ce lo dice con il sorriso stampato sulle labbra la mente del progetto: Barbara Gallo. 

"Questi ragazzi, dopo un anno di scuola, vogliono passare del tempo insieme ai loro compagnetti. Noi siamo solo un tramite per la loro spensieratezza e la loro felicità".

Ed è proprio la felicità il leitmotiv di tale iniziativa. "Ogni volta è un'esperienza unica perché s'instaura un rapporto davvero stretto con tutti i ragazzi e le ragazze, a volte bambini visto l'età così piccola. È davvero qualcosa che che consiglierei a tutti di fare". Sono le parole di Anna, una delle educatrici di Estate Junior.

E tutti i ragazzini che partecipano sono soddisfatti, tanto che molti hanno voglia di manifestare tale soddisfazione: "Io sono contentissima di potermi divertire con le mie amiche senza fare per forza lezione"; "Passo delle mattinate bellissime e poi che bello quando andiamo al mare o in piscina!"; "Io vorrei proprio che non finissero più queste giornate".

E queste giornate sono organizzate nei minimi dettagli: attività diversificate che vanno avanti dalle 8 del mattino fino alle 14. 

"È una sorta di viaggio bellissimo che per poco più di un mese facciamo insieme ai ragazzi. Ogni anno il progetto ha sempre più successo, segno che stiamo colpendo nel segno, e di questo non posso che esserne felice", chiosa Barbara Gallo.

Intanto mentre concludo la mia chiacchierata, vengo rapito da immagini stupende: c'è un bambino che accarezza una bambina mentre un gruppetto di ragazzini gioca al biliardino fra ilarità e grosse risate. Gli educatori rimangono al fianco delle bambine che oggi hanno deciso di giocare a carte mentre le più scalmanate giocano nel piccolo parco giochi all'interno della scuola. Sono coriandoli di vita spensierata che ogni bambino dovrebbe vivere il più a lungo possibile.

C'è del romanticismo in tutto questo e il merito va anche all'Amministrazione e al delegato per i servizi sociali, Orlandino Greco, che hanno creduto in un progetto semplice ma proprio per questo... così ambizioso.

Presto ci sarà la festa di fine progetto, ed io sarò ancora lì per assaporare questa fantastica atmosfera. Potete scommetterci!

Davide Beltrano 
(IlFolle)

lunedì 15 luglio 2019

"Il vento pop che soffia dalla Calabria: esplode l'AIELLO-MANIA!"


Aiello Boom! Basterebbe questo per far capire l'esplosione di questo giovane cantautore calabrese. Nato a Cosenza, Aiello ha la classe dei più forti: un talento che affonda le sue radici nel pop italiano che va a mescolarsi con il cantautorato contemporaneo che sembra rivivere una nuova primavera. 

Arsenico, il suo ultimo singolo, ha superato su youtube due milioni di visualizzazioni e sta facendo collezione di riconoscimenti. Gli ultimi: la partecipazione a Battiti Live e al prestigioso premio Lunezia. 

Arsenico, è un racconto dove Aiello si diverte a colorare la mente dell'ascoltatore di metafore divertenti che catapultano in atmosfere a tratti malinconiche e a tratti di semplice serenità vissuta. 

È un brano delicato che racchiude tutta l'essenza del cantautore. Ma Aiello non è solo Arsenico e chi lo segue da tempo lo sa bene. 

Una lunga gavetta partita da Cosenza e arrivata a Roma fra live e diversi singoli. Un esempio di costanza e sostanza in mezzo ad artisti del momento che vanno e vengono troppo in fretta. 

Ora il futuro è tutto da scrivere: Aiello ha appena iniziato la sua corsa. La Calabria, e non solo, è pronta a sostenerlo.

Davide Beltrano IlFolle