giovedì 30 aprile 2020

L'atteso libro su Giordana Angi


Di Anna Ciardullo

Dopo il grande successo per la vendita del libro dedicato ad Ultimo, Davide Beltrano IlFolle si cimenta in un'altra avventura editoriale dedicata a Giordana Angi, cantautrice del momento , amata dal grande pubblico.

Il libro dedicato alla musica di Giordana seguirà le linee tradizionali del "libro dei fans", brand editoriale ideato da Davide Beltrano, che mette al centro della sua attività letteraria i pensieri dei fan espressi da un breve  commento.


A partire dall'8 giugno, i fan di Giordana potranno inviare sulla casella mail giordanacontest@gmail.com una dedica di 300 caratteri che esprima e racchiuda l'amore per la sua musica. All'interno del libro ci saranno le sezioni narrative curate da Anna Ciardullo e Giovanna Leccadito, due giovani scrittrici che fanno parte del Folle Team.

Il libro è in collaborazione con il gruppo FB Giordana Angi- Official Group collegata alla pagina fb “Giordana Fan Club”. Ecco perché un ringraziamento speciale va a tutti gli amministratori: Nunu Langella, Sonia Platania, Enrico Caldana, Manuela Indaco e Jessica Pizzoli.

Davide Beltrano, ancora una volta, fa leva sulla sua indipendenza editoriale che non si serve di partnership o aiuti di Radio e TV ma la produzione libera è gestita da un unico canale di vendita: www.ilfollebooks.com . 

L'inizio della vendita del libro è prevista per il mese di settembre.

martedì 28 aprile 2020

Dino Vitola: “La musica pretende rispetto!”



Oggi per il giornale L’Emarginato, abbiamo intervistato telefonicamente Dino Vitola, manager e produttore di grande corso.

Salve Vitola e benvenuto.

Grazie a voi dell’invito”.

Nel suo ultimo post si è schierato al fianco degli operatori della musica. Lei crede sia possibile una vera e propria tutela a loro favore?

Intanto volevo chiarire che non è solo nell’ultimo post, ma sono ormai più di 40 anni che porto avanti questa battaglia grazie anche alla Federazione Musica Spettacolo, di cui sono Presidente. Un’associazione che ha come concetto principale, quella di fondare un Sindacato della musica per tutelare proprio tutto il mondo che c’è dietro agli artisti. La musica non è fatta solo di grandi cachet ma anche di piccole quantità di denaro che riescono a sostenere tantissime famiglie. Per quanto riguarda la loro tutela, noi del mondo della musica possiamo fare mille appelli, ma alla fine sarà solo il Governo che dovrà dare delle vere risposte”.

È un bene che tanti artisti si siano schierati a favore di questa battaglia?

Certamente, mi è piaciuto molto, ma non devono ricordarsene solo adesso, devono aiutarci a diffondere e a farlo da adesso in poi sempre di più”.

Che perdite ci saranno in termini economici nel mondo della musica?

Guardi, già la musica era in crisi per via delle poche vendite degli album e di tanti live che non riescono più a decollare come prima. Adesso sarà un danno terrificante se non si trovano soluzioni. Bisogna salvaguardarsi da questo terribile virus ma non possiamo lasciar morire un settore intero che ricordo, occupa una parte importante del pil italiano”.

La Dino Vitola editore come si prepara a tutto questo?

Stiamo pensando a nuove condizioni per quanto riguarda il nostro format decennale Sognando Sanremo, perché non possiamo lasciar morire i sogni ma dobbiamo dare la possibilità, ai talenti, di poter esprimere le loro qualità. E poi c’è un libro importante al quale stiamo lavorando”.

Cosa si sente di dire per chiudere questa intervista?

Che bisogna tenere duro. I virus nella storia dell’umanità sono sempre arrivati ma è vero anche che se ne sono sempre andati alla fine... è questa volta non sarà certamente diverso. Io ci credo nel futuro!

Grazie a Dino Vitola per il tempo che ci ha dedicati. A presto.

sabato 25 aprile 2020

Orlandino Greco: “Abbiamo bisogno di risposte concrete per tracciare il nostro futuro”.


Siamo riusciti a raggiungere telefonicamente Orlandino Greco per una breve intervista, che va a fondo dei vari problemi che stiamo vivendo in questi giorni.


Salve Orlandino. Cosa si aspetta dalle nuove azioni di Governo?

Abbiamo bisogno di risposte concrete perché siamo stufi di essere sempre in sospeso fra ciò che si potrebbe fare e ciò che non si fa. Noi di “Italia del Meridione”, ci stiamo facendo dai nostri canali per far arrivare più forte la voce di tanta gente che è stufa dei soliti proclami. Basta slogan elettorali. Serve concretezza”.

Come crede sarà la ripartenza?

Io credo che la ripartenza sarà più problematica dell’emergenza che stiamo vivendo, perché riaprire alcune attività non significa aver risolto tutto, anzi, ci saranno una marea di problemi che bisognerà gestire, come il ritorno dei giovani al lavoro, alla loro ricerca di un posto che sarà ancora più duro da trovare l, visto che gli introiti delle attività risulteranno sicuramente sottotono inizialmente. Ecco dove lo Stato dovrebbe farsi carico del problema e immettere aiuti economici per rilanciare tutti i settori. Dobbiamo dare il tempo ai commercianti e a tutti i lavoratori, di poter rifiatare”.

Castrolibero è stato un vero e proprio modello di contenimento e aiuti economici ai propri abitanti.

Sì, Castrolibero ha cercato di essere all’altezza di questa difficoltà attraverso delle scelte coraggiose ma che hanno e stanno evitando il peggio. Abbiamo fornito aiuto ai nostri cittadini attraverso buoni spesa che stanno dando un po’ di sollievo a tante famiglie ormai sempre più in crisi con il passare dei giorni. Ci siamo, e non lasciamo solo nessuno. Siamo una grande comunità della quale andare fieri”.

Come andare avanti adesso?

Dobbiamo continuare sulla nostra strada, molte volte tracciata dai nostri giovani che in queste settimane si stanno facendo sentire attraverso i loro canali social. La Calabria c’è ed è viva. È importante questo sentire comune perché ci rende vivi e più positivi al domani e si sa, oggi essere positivi non è cosa da poco”.

martedì 7 aprile 2020

“LA TV DI STATO E I SUOI OSPITI... PAGATI DA NOI?!!”


Il mondo della televisione, della comunicazione.
Il mondo dello spettacolo in tutte le sue sfaccetature.

In queste settimane vediamo la tv propinarci diverse teorie che dovrebbero chiarire la situazione che stiamo vivendo ma, come spesso accade, queste variegate teorie non fanno altro che alimentare sempre di più confusione nel pubblico.

Ma nonostante questo, la televisione, la nostra cara e amata televisione, rimane l’ultimo baluardo generalista che ci regala il meglio e il peggio del nostro paese.

Ai tempi di oggi, ai tempi del Coronavirus insomma, ormai sono innumerevoli le richieste d’aiuto da parte dei conduttori e del popolo che abita la televisione.

Richieste giuste e che fanno capire che ognuno di noi deve fare in qualche modo la propria parte. Rinunciare ad un pezzo della propria quotidianità e del nostro benessere economico. Lo deve fare la gente comune, a maggior ragione personaggi dello spettacolo. Ridurre gli stipendi, non incentivare lo spreco di denaro pubblico e tutto ciò che rientra in questa sfera. Senza moralismi o finte prediche, quelle le lasciamo ad alcuni preti che in questi giorni hanno deciso di fare le dirette facebook dalle loro chiese, in barba a tutti i decreti possibili.

Ritornando al mondo della TV, la domanda sorge spontanea: ma tutti questi ospiti che sono presenti nei programmi, attraverso Skype o collegamenti vari, ma comunque sia rimanendo sempre a casa, secondo voi, percepiscono un compenso economico?

Una domanda che mi viene da fare soprattutto alla RAI, in quanto tv di Stato; paghiamo un canone e quindi, in teoria ma anche in pratica direi, la RAI lavora con i soldi dei contribuenti, insomma, soldi nostri!!! Ecco perché la domanda è lecita.

Spero vivamente che qualcuno abbia la risposta giusta.

IlFolle