venerdì 20 ottobre 2017

"Vasco in concerto in Calabria? Dal 2007 tutto tace. Ecco i vari motivi".


Vasco in Calabria è ancora un'utopia, certo, la nostra regione ha ben più gravi problemi, ma comunque sia non si capisce bene perché la nostra regione non sia pronta ad affrontare un evento del genere. La Sicilia non perde mai l'occasione e ogni anno propone uno dei suoi stadi, quello di Messina, per i grandi eventi, perché tutto questo porta turismo e una sorta di attenzione maggiore del resto dell'Italia, verso la propria Terra.

Non è solo il giorno del concerto a creare commercio, ma è tutto ciò che si crea nei mesi prima, fra alberghi prenotati, weekend nostrani e un'esposizione mediatica non indifferente. E allora rimaniamo sul caso calabrese, in particolare su quello cosentino. Lo stadio "Gigi Marulla" di Cosenza, al secolo "San Vito", è stato da sempre teatro di grandi eventi: Vasco, Ligabue, Bob Dylan, Zucchero e tanti altri. Dal 2010 in poi, però, non ci son stati più concerti, solo qualche rassegna teatrale, ma per il resto... tutto tace.

Cosenza è passata ad essere una delle capitali del rock e del pop italiano a misero contorno urbano nei giorni estivo.

E quest'anno poteva essere l'anno buono, e chissà se ancora non lo sia, in quanto il Sindaco Occhiuto ha sempre avuto una visione futuristica della città tenendo ben presente tutti quegli elementi che potrebbero farla crescere di più, e un concerto di Vasco è un evento irripetibile, si guardi a Modena Park, con un solo concerto la città di Modena è riuscita a muovere ingenti quantità di denaro portando benefici a tutta la città. 

Collegare quindi al concerto un Vasco day che duri uno, due mesi, con mostre fotografiche, ricordi dal passato, anche perché fra Vasco e Cosenza c'è un rapporto viscerale che è cresciuto poi nel tempo. L'ultimo concerto risale al 2007, da lì in poi nessuno più in Calabria ha proposto uno stadio alla più grande rockstar del nostro paese. Paura? Dubbi organizzativi? Stadi troppo piccoli? E allora cosa devono dire a Padova, Stadio Euganeo, con quasi gli stessi posti dello Stadio di Cosenza, non è certo un problema di numeri, anzi, si fanno due date e tutto si risolve, e la città guadagna in immagine e in profitti. 

Ma a Cosenza e in generale in Calabria, non c'è la cultura della musica, quella vera, quella da grandi eventi, perché vuoi o non vuoi, questo ti porterebbe ad un'esposizione molto estesa facendo crescere il nome della città e facendo arrivare in essa, migliaia di persone pronta ad assistere alle performance musicali dei protagonisti del nostro tempo. 

Ancora forse siamo in tempo, se non per quest'anno per l'anno prossimo, allora la Calabria si faccia avanti, non può più rimanere nelle retrovie. 

Il primo concerto di Vasco a Cosenza, allo stadio "San Vito", risale al 29 agosto 1987, "C'è chi dice no tour"; poi il 31 agosto del 1989 nel "Liberi liberi tour"; successivamente si è esibito a Cosenza l'8 Agosto 1996, nel "Nessun pericolo per te tour"; poi il 2 settembre del 1999, "Rewind Tour", e infine nel 2007, per il "Basta poco tour", il 7 settembre, con le prove generali fatte il 5. 

In tutto 5 concerti in 30 anni, più una prova generale. Da tener conto che i concerti son stati fatti tutti in un ventennio, dal 1987 al 2007. Da 10 anni a questa parte poi il buio, e insieme a Cosenza tutta la Calabria!

Da ricordare, infine, che proprio alla Calabria Vasco ha dedicato un clippino nel 2010, e sempre da questa Terra, è nato il libro su Modena Park "E poi Modena fans", raro pezzo da collezione per tutti i vasconvolti.

Davide Beltrano IlFolle


"Il supermarket del sesso a portata di click".


Il 20 settembre del 1958, le case di tolleranza vennero bandite in Italia attraverso la legge Merlin, quest'ultima senatrice ed esponente socialista. Una scelta drastica, moralista, una proibizione assoluta e che ancora oggi, almeno formalmente, perdura. E allora chiediamoci perché nel 2017, sempre in Italia, si può trovare il supermarket del sesso a portata di un click. Mi spiego meglio.

Oggi basta andare su siti specifici (provate a cliccare bakeka.cosenza), e scegliere la propria donna a pagamento, quasi come se ci si trovasse ad un fast food: innumerevoli inserzioni che contrastano completamente la legge italiana, infatti, la legge, bandisce la prostituzione all'aperto e in case chiuse, e allora come mai si lascia a viso scoperto questo mercatino del sesso sul web?

Non esiste una legge apposita? O dietro essa c'è un business oggi sottovalutato e che sta diventando la nuova America per alcune volpi che sguazzano in questa estesa mancanza di regole da parte dello Stato italiano. Perché tutto non ci è chiaro: tuo legge, sai dove stanno queste ragazze, sai l'indirizzo preciso ma comunque sia fai finta di niente; se le case di tolleranza son state bandite nel 1958, allora queste cosa sono?

Ecco come manda in confusione la legge odierna: "la singola persona che si prostituisca in un immobile (una casa, un appartamento), non è punibile per l’atto del prostituirsi (infatti non esiste il reato di prostituzione nell’ordinamento italiano), ma può rischiare una incriminazione per il reato di esercizio di casa di prostituzione (art. 3, comma 2, numero 1, della legge n. 75 del 1958.)".

Perché non fare una legge ad hoc per liberarle dal banditismo, sarebbe meno ipocrita e non si creerebbero vuoti di legge, ma si sa, l'Italia è un paese cattolico dove la Chiesa domina anche gran parte delle sfere politiche, e allora si preferisce fare il solito giochino italiano, lasciando un ampio raggio di vuoto fra la legalità e l'illegalità dove, una marea di gente senza scrupoli, si lancia verso esse cercando si sbarcare il lunario.

Ma intanto tutto tace, basta un click, una chiamata al catalogo del sesso e tutto passa. Quanto questo fa comodo ai piani alti??? 

lunedì 9 ottobre 2017

Le Deva: fuoriclasse del nostro tempo!



Stanno conquistando tutti con il loro ultimo singolo "Semplicemente io e te". Le Deva (Greta, Verdiana, Roberta Pompa e Laura Bono), fanno collezione di grandi soddisfazioni con il loro nuovo singolo che sta letteralmente spopolando sul web. Dal secondo posto di iTunes fino alle tante condivisioni sui Social tanto da finire nelle tendenze musicali dell'ultima settimana. Una piccola vittoria per le 4 donne rock che hanno deciso di fare un percorso comune riuscendo, tra l'altro, a convincere tutti in poco tempo.

Perché nelle loro intenzioni c'è la voglia di emozionare, di sorprendere con un progetto ambizioso e coraggioso. Era da tempo che non si vedeva in Italia un gruppo formato da sole donne, e diciamocela tutta, gli ultimi tentativi in tal senso erano stati al quanto disastrosi. Ecco perché Le Deva son diverse da tutte e tutti, perché non sono certo un gruppo per adolescenti ma un gruppo che mira alla qualità dei testi, delle composizioni e "Semplicemente io e te" lo dimostra appieno.

Nel loro imminente futuro c'è un album pronto, il 20 ottobre la data d'inizio, il viaggio proseguirà così attraverso il loro progetto che ascoltando voci di corridoio, si prospetta molto interessante e con tanti spunti cantautoriali. Intanto il loro tour quest'estate è andato a gonfie vele e il feeling tra le 4 leonesse è cresciuto di data in data.

Siamo davanti ad un nuovo fenomeno della musica italiana e questo ci piace perché finalmente a trionfare è la qualità, il bel canto, le belle canzoni... come succedeva più spesso una volta. 

Molti non volevano puntare un centesimo su questo quartetto inedito pop, ma invece si son dovuti subito ricredere e adesso eccoci qua, non resta che vederle prime nella classifica degli album fra un paio di giorni. Bene, scommettiamo che sarà così!?!

giovedì 5 ottobre 2017

"Antonio Esposito: 35000 visualizzazioni per il video del suo ultimo singolo"


Il successo inarrestabile di Antonio Esposito è ormai in piena maturazione. Con il brano "Francesca", ha conquistato la vetta della classifica e ora il video ufficiale raggiunge le 35000 visualizzazioni. Un brano che è stato trasmesso da Rtl, Radio Deejay, Radio Italia, riconoscimenti importanti per il cantante di Matera che non si scompone ma va avanti con i suoi mille progetti.

"Francesca" è un brano di coraggio, che parla di una storia difficile che viene superata grazie alla forza che solo le donne hanno dentro in modo così potente. E' un inno alla donna che non si arrende, un brano che porge la mano alle tante ragazze-madre che devono andare avanti lottando e superando milioni di ostacoli.

Esposito è uno dei pochi cantautori della nuova generazione che racconta storie, difficilmente lo troviamo in brani facili pronti per le classifiche estive; Esposito mette nelle sue canzoni, prima di tutto, il mondo che lo circonda, raccattando storie dalla periferia italiana che diventano un caleidoscopio di sensazioni pronte a trasformarsi in musica.

Il pianoforte è il suo strumento principale, il leitmotiv che trascina i suoi fans in un mondo non perfetto... ma sicuramente migliore. Le tante visualizzazioni non sono un caso e l'interesse delle grandi radio non arriva in maniera calcolata. Il nostro cantautore non vuole fermarsi e ha già pronte nuove canzoni ma... su questo... vige l'assoluto riservo. In fondo è meglio così, basta solo attendere... solo attendere!

mercoledì 4 ottobre 2017

Lombardia e Veneto come la Catalogna?



Si sta riscrivendo la storia. La storia socio-politica, quella geografica e anche quella dell'umanità.

La notizia dell'autonomia e della indipendenza della Catalogna ha messo in discussione i valori e i principi sui quali si basano i più importanti diritti dell'uomo.

Questa sicuramente non è la sede adatta per discutere se sia idoneo e/o legittimo il referendum voluto dai catalani, ma senza dubbio non si può tollerare il "silenzio" dell'Europa, la violenza gratuita sulle persone che volevano solo esprimere ed esercitare il loro diritto di voto.

Ormai il lite motiv è sempre lo stesso: farsi la guerra. Un concetto, però, a tutto tondo. Tutto ricade nelle mere azioni contro il popolo e contro una sovranità.

Alla fine di tutto questo, pertanto, non dobbiamo meravigliarci di ciò che sta accadendo.

Il prossimo 22 ottobre gli elettori della Lombardia e del Veneto verranno chiamati a votare per un'autonomia della quale si discute ormai da anni.

Allora vi sarà un remake?
Lombardia e Veneto chiedono l'indipendenza dall'Italia e quindi la secessione?

A questa domanda, per fortuna, possiamo rispondere positivamente, in quanto le due regioni citate vorrebbero solo mutare e diventare "a statuto speciale". Certo, perchè in Italia non vige solo la Costituzione, ma un'altra fonte di diritto chiaramente sono gli Statuti approvati in ogni regione del nostro Paese.

I lombardi e i veneti chiedono solo nella gestione e nelle organizzazioni di fattispecie, determinata autonomia dal Governo centrale.

In sostanza, si chiede d’intavolare una trattativa per ottenere la gestione di quante più materie possibili nel pacchetto di quelle che la Costituzione indica come trasferibili o «concorrenti». Ventisei competenze in tutto. Si chiama regionalismo differenziato. Il menu è potenzialmente ricchissimo, dai giudici di pace alla sicurezza del lavoro, dalla tutela dell’ambiente ai beni culturali.

Sempre più verso un nuovo capitolo della politica italiana.


Giorgia Tagarelli

domenica 1 ottobre 2017

"Andrea Ra premiato come miglior bassista italiano. E nuovi progetti stanno per arrivare":


Andrea Ra non si ferma più. 

Dopo un lunghissimo tour al fianco di Fabrizio Moro, nuovi progetti si pongono dinanzi al nostro rocker più spietato d'Italia. 

Inoltre, pochi giorni fa, è stato eletto come miglior bassista dell'anno, a Faenza, al MEI - Meeting Degli Indipendenti. Un premio che ha inorgoglito il Ra che ha vinto a mani basse contro tutti i pretendenti. E le belle notizie per i suoi fans non finiscono qua. Infatti, Andrea sta lavorando da tempo al suo nuovo album, e voci di corridoio confermano le certezze sulla scelta ben precisa di suoni all'interno della nuova produzione: metal-rock, quasi ad evidenziare, ancora una volta, il suo marchio di fabbrica più comune, che è quello di essere contro in un mondo musicale ormai ovattato a suoni computerizzati e cliché pacchiani.

Andrea Ra invece è sempre andato avanti per la sua strada facendo zero calcoli, puntando tutto sull'istinto, sulla voglia di fare le cose non per vendere... ma per sorprendere. Non ha bisogno di pezzi facili per le radio o singoli per le classifiche, ecco perché Ra rimane l'ultimo baluardo del rock italiano. I suoi fans lo conoscono bene e si aspettano un lavoro di grande livello, e di certo la qualità non mancherà perché si sa, quando non si vende l'anima al diavolo... la purezza vince su tutto.

Anche sul fronte live riparte finalmente il suo tour che per forza di impegni era stato interrotto per svariati mesi. Ra sarà in concerto, il 6 Ottobre, alle ore 22:00, al Let It Beer in Piazza Delle crociate 26/28, a Roma. Un concerto che vedrà anche Alessandro Riccardi alla chitarra e JAMES RIO alla batteria.

Andrea Ra è pronto a ripartire, dopo il premio come miglior bassista dell'anno, adesso vuole prendersi un'altra soddisfazione: sorprendere il suo pubblico con un album di spessore... senza mezzi termini, rock, puramente rock!!

INTELLIGENCE, IL MASTER DELL'UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA E' UN'OPPORTUNITÀ' DI CRESCITA.


RENDE (30.9.2017) - Ci si iscrive all'inizio con un'aspettativa di crescita culturale e si finisce arricchendo le competenze per entrare nel mondo del lavoro e migliorare la carriera. E' questa la sintesi della ricerca svolta sui frequentanti del Master in Intelligence dell'Università della Calabria nelle cinque edizioni che si sono completate dal 2007 ad oggi. In particolare, i partecipanti che erano in cerca di lavoro prima di frequentare il percorso formativo si dimezzano dal 14 al 7 per cento. È quanto emerge dai risultati che sono stati presentati in una conferenza nella sala stampa dell'aula magna dell'Università della Calabria da parte del Direttore del Master Mario Caligiuri e dal coordinatore dell'indagine Luigi Barberio. 

L'indagine è stata svolta sul campione di 84 studenti su 117 (71.79 per cento) che hanno risposto al questionario somministrato nelle scorse settimane. Dalle evidenze, risulta che oltre il 70 per cento dei partecipanti ritiene che il master sia stato molto utile per la formazione e la professione. Addirittura oltre l'88 per cento lo consiglia. Dal profilo degli studenti risulta che l'iscrizione è avvenuta in media 9 anni dopo la laurea ottenuta mediamente a 25 anni, con quasi un terzo dei partecipanti di sesso femminile. Il titolo di studio afferisce al 40 per cento all'area giuridica mentre il rimanente 60 per cento spazia da scienze politiche a ingegneria, da lettere a medicina, da economia ad architettura confermando come l'intelligence rappresenti un interessante punto di incontro tra scienze umanistiche e saperi scientifici. È interessante constatare che il 66 per cento degli studenti ha conseguito il titolo in università fuori dalla regione e anche all'estero, confermando la capacità di attrazione del Master promosso dall'ateneo calabrese. 

Gli studenti giudicano molto positivamente le strutture e l'organizzazione del percorso di studi, con un gradimento altissimo del corpo docente che il 95,3 per cento dei partecipanti considera di elevata qualità. I risultati complessivi si possono rinvenire sul sito www.intelligencelab.org. La presentazione dei dati è stata preceduta dall'illustrazione della settima edizione del Master in Intelligence il cui bando scade il 30 di ottobre 2017 e al quale si può partecipare esclusivamente compilando on line il modulo disponibile sul sito dell'Università della Calabria all'indirizzo http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5678&Q_COMM=

L'inizio delle lezioni è previsto per il 25 di novembre 2017 e tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2018. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. Per gli appartenenti alle forze di polizia è prevista una riduzione del 30%. Il master si articolerà in 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Al termine del ciclo delle lezioni, sono previste attività laboratoriali che si terranno in 10 giornate consecutive in due settimane (da lunedì a venerdì). Verranno svolte anche 300 ore di stages in strutture convenzionate. 

Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri Marco Minniti, Paolo Savona e Giulio Tremonti; il Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i direttori delle scuole dei Servizi Paolo Scotto di Castelbianco, Maurizio Navarra e Mario Maccono; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco, Massimo Mucchetti e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi. 

Le attività di approfondimento anche in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa anche con ITC Sud e il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell'Università della Calabria. Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENI, ENEL, Sky ed NTT Data. Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master Mario Caligiuri ai recapiti 337 980189 e mario.caligiuri@unical.it.