giovedì 21 dicembre 2017

"I soliti volti a parlare del Festival di Sanremo".


In questi giorni ci stiamo accorgendo, come spesso accade a dicembre, che tutti vanno in televisione a parlare di Sanremo, a raccontare storie, aneddoti. Quando guardiamo questi programmi ci sono sempre le solite facce a parlare del Festival, quasi come se non ci fossero altri personaggi in grado di farlo.  

Parlano di Sanremo perché magari hanno letto le statistiche, citano numeri, ma noi ci chiediamo: ma dov'erano questi a Sanremo? Ma cosa ne sanno loro di com'era composta la giuria, le storie dietro ad ogni canzone, gli aneddoti curiosi. Abbiamo sentito tante di quelle fesserie l'altro giorno a Domenica in su Vita spericolata, sul come è nata la canzone, cos'è successo al Festival. Ma chi di loro c'era veramente? E non solo su Vasco ma anche su tanti altri artisti. Molti di questi talenti di cui si parla erroneamente, son stati per esempio prodotti da Dino Vitola, e allora perchè non l'abbiamo mai visto in tv? 

Dino Vitola ha prodotto e puntato tutto su questi artisti lavorativamente parlando, vincendo sempre. E come Dino Vitola tanti altri grandi personaggi non vengono mai chiamati, personaggi che veramente conoscono le storie perché c'erano, come Gianni Naso.

Sono sempre i soliti volti a parlare del Festival, che poi la colpa non è mica loro, ci mancherebbe, ma di chi li chiama continuamente e magari li paga pure a questi incompetenti del Festival. 

Ed è per questo che con Dino Vitola stiamo lavorando ad un libro sul Festival di Sanremo che avrà l'onore e l'onere di raccontare tutte le storie, quelle vere!! E direttamente da chi c'era!!! Lo stiamo completando e chissà se in rai finalmente si accorgeranno che è arrivato il momento di cambiare rotta. Chissà...

mercoledì 20 dicembre 2017

"EVENTO STORICO A CASTROLIBERO: ARRIVA IL BUS AMACO".


È un evento storico, al di là di facili idee propagandistiche che qualcuno ha avanzato per macchiare la conferenza.
Perché il bus AMACO nelle zone di Orto Matera e contrade limitrofe, non si è mai visto nella storia del Comune. E adesso arriverà con una tratta che unirà Andreotta ad Orto Matera e a Cosenza. Ogni ora ci sarà un pullman e tutti i dettagli si possono già consultare su: http://www.amacospa.it/amaco/2017/12/modifica-percorso-e-orari-linea-18/

Una vittoria prima di tutto per i cittadini che si ritroveranno finalmente un servizio sognato per anni.

La conferenza stampa si è tenuta nella piazzetta adiacente alla Delegazione Comunale. Un incontro fatto di tanti sorrisi e parole precise. Peccato solo che la cornice di pubblico era veramente ai minimi storici. Certo, il giorno infrasettimanale non ha giovato alla conferenza, ma c'è anche da dire che molti forse non erano interessati. Si sa, quando si dovrebbe criticare le scelte sbagliate dell'Amministrazione, la platea è abbondante, quando invece c'è da applaudire... molti preferiscono non farlo.

Questo non va bene perché personalmente ho sempre preferito criticare le tante cose che non vanno nel territorio ma, per una volta che si riesce ad ottenere un risultato positivo, non capisco bene perché non si debba fare all'Amministrazione gli onori del caso.  Si tratta di onestà intellettuale!!

E il Sindaco prima e Orlandino Greco poi, hanno sottolineato questa vittoria: "Siamo fieri di aprire collegamenti in una regione dove si eliminano treni e bus. Ricordo che questa tratta non era possibile senza il lavoro importante che abbiamo fatto per la strada che collega Andreotta ad Orto Matera. Ho preso anni fa Orto Matera quando era solo una zona di passaggio e l'abbiamo dotata di tutto. Certo, qualche problema c'è ancora ma come potete notare... ci stiamo lavorando". 

lunedì 11 dicembre 2017

"La canzone eliminata dal Festival che rischia di diventare un caso".


A giorni pubblicheremo una canzone che doveva andare al Festival di Sanremo nelle nuove proposte, ma il testo era troppo, già, era "troppo" per la Commissione.

Chi? Cosa? 
Molto presto... molto presto!!

domenica 3 dicembre 2017

"Ecco cos'è successo ad Orto Matera nell'incontro con l'Amministrazione".


Orto Matera (Castrolibero)

3.12.2017


Il clima non era dei più sereni ma è bastato un dibattito costruttivo per distentere gli animi e riportare un po' di risposte chiare che i cittadini di Orto Matera aspettavano da tanto.

Un incontro che aveva come tema principale la variante al piano strutturale comunale, tema centrale che è stato esposto dall'Assessore Enrico Nudo.

Ma l'incontro è entrato nel vivo solo quando i cittadini hanno preso parola; cittadini arrivati da tutte le contrade limitrofe ad Orto Matera, pronti con le loro domande a chiedere delucidazioni all'Amministrazione che, nelle figure del Sindaco e vice Sindaco, ha risposto con chiarezza su ogni punto.

La questione viabilità è stata presa di peso: prima di Natale è stato assicurato che Orto Matera avrà un collegamento con Andreotta e Cosenza, assicurato dall'Amaco e con fermate costanti ogni 250 metri.


Inoltre, il capolinea sarà alla Delegazione di Orto Matera con una pensilina coperta che sarà creata nei prossimi giorni.


La villetta che invece circonda la Delegazione, sarà dotata di erba sintetica e l'ingresso di più giochi.

Si è anche fatto notare il mancato restyling delle strade e l'illuminazione fatiscente su alcune zone: anche qui l'Amministrazione ha risposto con chiarezza spiegando i vari motivi che hanno portato a questo ritardo, anche se c'è stata meno chiarezza su questi problemi.

Orlandino Greco ha inoltre insistito sul fatto che il più delle volte, le critiche, sono fatte da persone che hanno dimenticato cos'era Orto Matera prima del suo arrivo, mentre il Sindaco Giovanni Greco, ha parlato anche dei motivi per i quali si sono fermati in corso il completamento della vecchia strada fra Orto Matera e Andreotta (colpa di alcuni rifiuti abusivi scaricati dal Comune di Rende con il quale ora c'è un contenzioso) e la mancata riqualificazione del campetto di Orto Matera (mancanza di fondi statali senza i quali è impossibile progettare un piano di ristrutturazione. Ecco perché il Comune ha pensato ad un bando per cedere la gestione di esso).

Altri temi sono stati toccati tra i quali il randagismo, la discarica, la mancanza di acqua potabile e le fognature esistenti.
Tutti argomenti che chi era presente ha potuto discutere con fervore civico. Ora l'Amministrazione è attesa nel rispettare tutto ciò che ha assicurato nel corso della riunione, quest'ultima verrà ripetuta a breve per permettere una nuova discussione, sperando che la cittadinanza sia presente ancora una volta così numerosa.


Ma c'è anche la sensazione che i cittadini si stiano organizzando per una nuova riunione autonoma: un po' per ridiscutere delle risposte date dalla squadra politica del Sindaco, un po' per riordinare le idee e continuare le proprie lotte civili.

martedì 28 novembre 2017

"Ecco di cosa si è parlato alla riunione ad Orto Matera".


Nell'incontro avvenuto al piano superiore della Delegazione, martedì 28 novembre, alle ore 18, si è parlato di tantissimi argomenti riguardanti il territorio di Orto Matera. 

Problemi che da tempo si trascinano e che finalmente hanno trovato voce attraverso una riunione organizzata dai cittadini in forma del tutto autonoma.

La serata era gelida ma il cuore degli abitanti di Orto Matera era molto caldo. 

Ecco perché le lamentele sono state tante ed esposte in modo educato e civile, segno che l'attaccamento, l'amore e la passione verso il territorio, sono prerogative imprescindibili per i cittadini.

La riunione è servita per raggruppare tutte le lamentele per esporle poi nell'imminente incontro con l'Amministrazione Comunale che si terrà domenica 3 dicembre, alle ore 10, sempre presso il  piano superiore della Delegazione di Orto Matera.

I problemi all'ordine del giorno: dai servizi inesistenti della Delegazione fino al completo stato d'abbandono delle strade; dal problema della mancanza di rivalutazione del campetto da calcetto fino alla grave situazione dei cani randagi o alla villetta senza giochi per bambini.

Questi sono veramente solo alcuni dei temi trattati; temi che saranno il fulcro principale dell'incontro di domenica.

Comunque sia, quello che maggiormente ha avuto risalto da questo incontro, è il fatto che il popolo di Orto Matera non è affatto dormiente e dal nulla, attraverso il gruppo fb "Quelli di Orto Matera", è riuscito ad organizzare un incontro autonomo dove tutti i presenti hanno preso la parola ed esposto i propri problemi.

Ora domenica si prospetta una grande giornata di discussione e proposte concrete: tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. 

Ora non può mancare più nessuno, ora sì, tocca a noi!!!

sabato 18 novembre 2017

"Dopo l'assoluzione, lettera di Dino Vitola a Katia Ricciarelli e Morandi".


Cari Gianni Morandi, Katia Ricciarelli e Gianmarco Mazzi, volevo comunicarvi del processo che, a Cosenza, mi vedeva accusato, e per il quale voi siete stati chiamati come testi, ha avuto esito positivo assolvendomi da ogni tipo di accusa, perché IL FATTO NON SUSSISTE.

 Nel mio percorso artistico di oltre 45 anni, ho sempre messo cuore e competenza. Partendo dalla mia Calabria senza neanche la valigia di cartone, perché non avevo niente da metterci dentro, a parte i sogni. E andando contro a tutto e tutti. Sono riuscito a realizzare quei sogni.

Nessuno credeva in me e stare a Roma, lontano, senza nessuno al mio fianco, è stata una partita che ho giocato con il rischio di perdere. Non avevo agganci o persone che potessero aiutarmi, ma mi bastavo, perchè stavo gettando il cuore oltre l'ostacolo conscio del fatto che o vincevo questa 'guerra' o fallivo totalmente.

Tutti i miei successi sono stati frutto di sudore, sacrifici e lavoro, tanto lavoro per quello che ho sempre amato: la musica. Essa mi donava la pace, la speranza, è per lei che ho deciso di affrontare la mia vita con coraggio e onestà. È finito per me un periodo difficile che mi ha logorato fisicamente e moralmente. Non è bastato un tumore a buttarmi giù, figuriamoci se poteva farlo un'accusa infamante.

Sapevo bene quale fosse la verità e vedervi in un'aula di Tribunale, non per colpa mia, mi ha rattristato tantissimo perché tutto ciò, non era altro che un polverone alzato da qualcuno che voleva sfogare su di me i suoi insuccessi. Ho resistito, combattuto e grazie ai miei legali, la mia famiglia, gli amici e tutti quelli che mi hanno sostenuto, abbiamo vinto. Perché la verità e la giustizia, quando ci sono veramente, trionfano sempre alla fine.
Non vi nascondo che tante volte il peso di tutta la situazione mi stava per schiacciare. Avevo la sensazione che tutto fosse un brutto sogno, ma quando la paura mi assaliva, arrivava il mio angelo, dall'altro mondo,a parlarmi e rassicurarmi.

Bene, oggi tutto è finito, oggi una lacrima ha bagnato il mio viso ma era solo il sudore di chi ha lottato.
Ancora un saluto, caro Gianni, cara Katia, caro Gianmarco, mi scuso nuovamente per questo fastidio ma non è stata colpa mia.

Buona musica a tutti noi. Tanti progetti all'orizzonte. Inizia il secondo tempo della mia vita!!!

Dino Vitola

venerdì 17 novembre 2017

"Justice League: come snaturare in due ore il mondo DC".


Un giochino cinematografico per un pubblico di novellini pronto a divertirsi e a ritrovare la stessa ricetta in stile The Avengers. Non c'è altro in questo film che ha completamente stravolto le carte in tavola. 

Avevo così tanto amato Batman V Superman, nonostante evidenti buchi nella trama; sembrava proprio che nel mondo il peggio dovesse arrivare, ci si stava immergendo nella serietà di un universo che stava assistendo allo scontro totale e finale fra Dio e l'Uomo. Insomma, l'universo DC sembrava avere una sua identità, ma già con Suicide Squad tutto venne messo in discussione. 
Battute ironiche, più velocità, meno serietà, più spazio all'azione e meno ai dialoghi. E Justice League ha preso tutto ciò spazzando ogni sacralità agli elementi storici della DC.

È un mondo marvelliano quello che ci viene presentato, arrivando addirittura a snaturare uno dei personaggi più iconici del panorama classico della DC:  Flash, che nel film viene caricaturato alla sorta di un Spiderman 3.0 dell'altra sponda. E che dire di Aquaman, i suoi ingressi in acqua in stile pubblicità Dolce e Gabbana. Seguono alcune scene imbarazzanti, come quando Flash scappa dallo sguardo minaccioso di un Superman indistruttibile.

Gal Gadot e Ben Affleck tengono su il film per i capelli, infatti, anche le interpretazioni degli altri personaggi sembrano ingabbiate in una trama standard che non vede la minima originalità.

E per concludere, arriva forse uno dei villain peggiori di sempre, inutile come un gol in rovesciata sul 4 a 0.

Da un fan estremista della DC, scrivere tutto questo fa male, molto male, ma è stato quasi insopportabile rimanere lì per due ore e vedere una sorta di caricatura di un mondo fumettistico che è andato perso, snaturandosi in ogni sua storica caratteristica.

Cara DC, seguire una linea precisa è segno di idee chiare anche quando queste non portano subito a risultati commerciali, cambiare in corso ed emulare il nemico, invece, dimostra tutta l'inadattabilità in questo mondo cinematografico supereroistico.


Io amo la DC, forse siamo ancora in tempo per ritornare al nostro stile... o forse è troppo tardi??

Voto 4.5

giovedì 16 novembre 2017

Assolto Dino Vitola nel processo che vedeva teste anche Gianni Morandi.


Cosenza. 
Si è conclusa dopo tre anni la vicenda giudiziaria che vedeva Dino Vitola, il grande scopritore di talenti, accusato del reato di truffa. La vicenda era salita alla ribalta perché al Tribunale di Cosenza, erano stati citati come testimoni addirittura Gianni Morandi e Katia Ricciarelli: tutto ciò aveva suscitato grande clamore intorno al caso.
Dino Vitola oggi è libero da questa infamante accusa che rischiava di gettare un'ombra su più di 40 anni di onorata carriera, in cui è riuscito a lanciare e a collaborare con artisti del calibro di Vasco Rossi, Laura Pausini, Zucchero, Renato Zero, Ivan Graziani, Nek e tantissimi altri ancora.
"Sono molto contento che si sia conclusa questa vicenda", ha detto Dino Vitola, continuando: "Il mio lavoro è frutto di più di 40 anni di sacrificio e impegno. Sono partito dalla Calabria con una valigia di cartone e tutto quello che ho costruito l'ho fatto attraverso la mia onestà, che veniva messa in dubbio da qualcuno che voleva fare di questo processo il proprio palcoscenico. Io non ho la possibilità di assicurare il successo a nessuno. Il talento è un dono di natura e chi non ce l'ha non può cercarlo nelle aule di Tribunale".
La difesa di Dino Vitola è stata affidata ai due legali: Annarita Franchi e Antonio Pucci.
"In questo processo abbiamo ricostruito semplicemente i fatti", dicono gli Avvocati di Vitola, poi continuando. "Fatti che hanno dimostrato come questo processo non avrebbe dovuto neppure iniziare".

venerdì 10 novembre 2017

"Peter Esaltato: il suo inedito è pronto a decollare".


Peter Esaltato è un talento di Calabria che non smette mai di sorprendere. 'Amore amore' è il suo nuovo singolo, scritto e musicato dal maestro Piero Allegrini.

 Un brano delicato, romantico e di forte impatto emotivo. È proprio questa la ricetta di Peter Esaltato che si riscopre interprete di livello con inediti dalla forte caratura. Ma questo non è certo una sorpresa, il Califfo del Sud, nome d'arte con il quale lo chiamano i suoi seguaci, è da tempo ormai una figura di spicco nel panorama musicale calabrese.

Nessuno naturalmente è profeta in patria ma Peter è sempre riuscito nel corso della sua carriera, ad essere credibile, a tratti impregnato da quella sana dose di follia che è caratteristica comune di ogni artista che si rispetti.

E allora seguiamo Peter in questo suo nuovo percorso, il brano risulta essere elegante e siamo sicuri che farà breccia nei cuori dei fans 'Esaltati'.

giovedì 9 novembre 2017

"DemocristianItaliani: la nuova generazione che avanza".

Ormai da mesi gli amministratori ci lavorano assiduamente, i media iniziano ad interessarsi e il progetto si sta ultimando.

DemocristianItaliani nasce come Movimento comunitario e si snoda attraverso i meandri della nostra politica, un Movimento che ricalca il sogno di far ritornare la Democrazia Cristiana e i valori di un tempo trainati dalla nuova generazione.

Una scommessa importante che sta già trovando riscontro concreto: sono già 10 le sezioni aperte per i DemocristianItaliani e a breve si forniranno maggiori info sulle linee guida del Movimento.

"Guardare al passato per proiettarsi verso il futuro, recuperando i valori che hanno fatto andare l'italia negli anni più duri del DopoGuerra. 

Ora la Democrazia Cristiana si riscopre in un nuovo modo di far politica basando la sua linea programmatica sulle idee dei giovani".
Questa è una delle prime dichiarazioni del Movimento nascente. Non resta che seguirli nel loro percorso.


venerdì 20 ottobre 2017

"Vasco in concerto in Calabria? Dal 2007 tutto tace. Ecco i vari motivi".


Vasco in Calabria è ancora un'utopia, certo, la nostra regione ha ben più gravi problemi, ma comunque sia non si capisce bene perché la nostra regione non sia pronta ad affrontare un evento del genere. La Sicilia non perde mai l'occasione e ogni anno propone uno dei suoi stadi, quello di Messina, per i grandi eventi, perché tutto questo porta turismo e una sorta di attenzione maggiore del resto dell'Italia, verso la propria Terra.

Non è solo il giorno del concerto a creare commercio, ma è tutto ciò che si crea nei mesi prima, fra alberghi prenotati, weekend nostrani e un'esposizione mediatica non indifferente. E allora rimaniamo sul caso calabrese, in particolare su quello cosentino. Lo stadio "Gigi Marulla" di Cosenza, al secolo "San Vito", è stato da sempre teatro di grandi eventi: Vasco, Ligabue, Bob Dylan, Zucchero e tanti altri. Dal 2010 in poi, però, non ci son stati più concerti, solo qualche rassegna teatrale, ma per il resto... tutto tace.

Cosenza è passata ad essere una delle capitali del rock e del pop italiano a misero contorno urbano nei giorni estivo.

E quest'anno poteva essere l'anno buono, e chissà se ancora non lo sia, in quanto il Sindaco Occhiuto ha sempre avuto una visione futuristica della città tenendo ben presente tutti quegli elementi che potrebbero farla crescere di più, e un concerto di Vasco è un evento irripetibile, si guardi a Modena Park, con un solo concerto la città di Modena è riuscita a muovere ingenti quantità di denaro portando benefici a tutta la città. 

Collegare quindi al concerto un Vasco day che duri uno, due mesi, con mostre fotografiche, ricordi dal passato, anche perché fra Vasco e Cosenza c'è un rapporto viscerale che è cresciuto poi nel tempo. L'ultimo concerto risale al 2007, da lì in poi nessuno più in Calabria ha proposto uno stadio alla più grande rockstar del nostro paese. Paura? Dubbi organizzativi? Stadi troppo piccoli? E allora cosa devono dire a Padova, Stadio Euganeo, con quasi gli stessi posti dello Stadio di Cosenza, non è certo un problema di numeri, anzi, si fanno due date e tutto si risolve, e la città guadagna in immagine e in profitti. 

Ma a Cosenza e in generale in Calabria, non c'è la cultura della musica, quella vera, quella da grandi eventi, perché vuoi o non vuoi, questo ti porterebbe ad un'esposizione molto estesa facendo crescere il nome della città e facendo arrivare in essa, migliaia di persone pronta ad assistere alle performance musicali dei protagonisti del nostro tempo. 

Ancora forse siamo in tempo, se non per quest'anno per l'anno prossimo, allora la Calabria si faccia avanti, non può più rimanere nelle retrovie. 

Il primo concerto di Vasco a Cosenza, allo stadio "San Vito", risale al 29 agosto 1987, "C'è chi dice no tour"; poi il 31 agosto del 1989 nel "Liberi liberi tour"; successivamente si è esibito a Cosenza l'8 Agosto 1996, nel "Nessun pericolo per te tour"; poi il 2 settembre del 1999, "Rewind Tour", e infine nel 2007, per il "Basta poco tour", il 7 settembre, con le prove generali fatte il 5. 

In tutto 5 concerti in 30 anni, più una prova generale. Da tener conto che i concerti son stati fatti tutti in un ventennio, dal 1987 al 2007. Da 10 anni a questa parte poi il buio, e insieme a Cosenza tutta la Calabria!

Da ricordare, infine, che proprio alla Calabria Vasco ha dedicato un clippino nel 2010, e sempre da questa Terra, è nato il libro su Modena Park "E poi Modena fans", raro pezzo da collezione per tutti i vasconvolti.

Davide Beltrano IlFolle


"Il supermarket del sesso a portata di click".


Il 20 settembre del 1958, le case di tolleranza vennero bandite in Italia attraverso la legge Merlin, quest'ultima senatrice ed esponente socialista. Una scelta drastica, moralista, una proibizione assoluta e che ancora oggi, almeno formalmente, perdura. E allora chiediamoci perché nel 2017, sempre in Italia, si può trovare il supermarket del sesso a portata di un click. Mi spiego meglio.

Oggi basta andare su siti specifici (provate a cliccare bakeka.cosenza), e scegliere la propria donna a pagamento, quasi come se ci si trovasse ad un fast food: innumerevoli inserzioni che contrastano completamente la legge italiana, infatti, la legge, bandisce la prostituzione all'aperto e in case chiuse, e allora come mai si lascia a viso scoperto questo mercatino del sesso sul web?

Non esiste una legge apposita? O dietro essa c'è un business oggi sottovalutato e che sta diventando la nuova America per alcune volpi che sguazzano in questa estesa mancanza di regole da parte dello Stato italiano. Perché tutto non ci è chiaro: tuo legge, sai dove stanno queste ragazze, sai l'indirizzo preciso ma comunque sia fai finta di niente; se le case di tolleranza son state bandite nel 1958, allora queste cosa sono?

Ecco come manda in confusione la legge odierna: "la singola persona che si prostituisca in un immobile (una casa, un appartamento), non è punibile per l’atto del prostituirsi (infatti non esiste il reato di prostituzione nell’ordinamento italiano), ma può rischiare una incriminazione per il reato di esercizio di casa di prostituzione (art. 3, comma 2, numero 1, della legge n. 75 del 1958.)".

Perché non fare una legge ad hoc per liberarle dal banditismo, sarebbe meno ipocrita e non si creerebbero vuoti di legge, ma si sa, l'Italia è un paese cattolico dove la Chiesa domina anche gran parte delle sfere politiche, e allora si preferisce fare il solito giochino italiano, lasciando un ampio raggio di vuoto fra la legalità e l'illegalità dove, una marea di gente senza scrupoli, si lancia verso esse cercando si sbarcare il lunario.

Ma intanto tutto tace, basta un click, una chiamata al catalogo del sesso e tutto passa. Quanto questo fa comodo ai piani alti??? 

lunedì 9 ottobre 2017

Le Deva: fuoriclasse del nostro tempo!



Stanno conquistando tutti con il loro ultimo singolo "Semplicemente io e te". Le Deva (Greta, Verdiana, Roberta Pompa e Laura Bono), fanno collezione di grandi soddisfazioni con il loro nuovo singolo che sta letteralmente spopolando sul web. Dal secondo posto di iTunes fino alle tante condivisioni sui Social tanto da finire nelle tendenze musicali dell'ultima settimana. Una piccola vittoria per le 4 donne rock che hanno deciso di fare un percorso comune riuscendo, tra l'altro, a convincere tutti in poco tempo.

Perché nelle loro intenzioni c'è la voglia di emozionare, di sorprendere con un progetto ambizioso e coraggioso. Era da tempo che non si vedeva in Italia un gruppo formato da sole donne, e diciamocela tutta, gli ultimi tentativi in tal senso erano stati al quanto disastrosi. Ecco perché Le Deva son diverse da tutte e tutti, perché non sono certo un gruppo per adolescenti ma un gruppo che mira alla qualità dei testi, delle composizioni e "Semplicemente io e te" lo dimostra appieno.

Nel loro imminente futuro c'è un album pronto, il 20 ottobre la data d'inizio, il viaggio proseguirà così attraverso il loro progetto che ascoltando voci di corridoio, si prospetta molto interessante e con tanti spunti cantautoriali. Intanto il loro tour quest'estate è andato a gonfie vele e il feeling tra le 4 leonesse è cresciuto di data in data.

Siamo davanti ad un nuovo fenomeno della musica italiana e questo ci piace perché finalmente a trionfare è la qualità, il bel canto, le belle canzoni... come succedeva più spesso una volta. 

Molti non volevano puntare un centesimo su questo quartetto inedito pop, ma invece si son dovuti subito ricredere e adesso eccoci qua, non resta che vederle prime nella classifica degli album fra un paio di giorni. Bene, scommettiamo che sarà così!?!

giovedì 5 ottobre 2017

"Antonio Esposito: 35000 visualizzazioni per il video del suo ultimo singolo"


Il successo inarrestabile di Antonio Esposito è ormai in piena maturazione. Con il brano "Francesca", ha conquistato la vetta della classifica e ora il video ufficiale raggiunge le 35000 visualizzazioni. Un brano che è stato trasmesso da Rtl, Radio Deejay, Radio Italia, riconoscimenti importanti per il cantante di Matera che non si scompone ma va avanti con i suoi mille progetti.

"Francesca" è un brano di coraggio, che parla di una storia difficile che viene superata grazie alla forza che solo le donne hanno dentro in modo così potente. E' un inno alla donna che non si arrende, un brano che porge la mano alle tante ragazze-madre che devono andare avanti lottando e superando milioni di ostacoli.

Esposito è uno dei pochi cantautori della nuova generazione che racconta storie, difficilmente lo troviamo in brani facili pronti per le classifiche estive; Esposito mette nelle sue canzoni, prima di tutto, il mondo che lo circonda, raccattando storie dalla periferia italiana che diventano un caleidoscopio di sensazioni pronte a trasformarsi in musica.

Il pianoforte è il suo strumento principale, il leitmotiv che trascina i suoi fans in un mondo non perfetto... ma sicuramente migliore. Le tante visualizzazioni non sono un caso e l'interesse delle grandi radio non arriva in maniera calcolata. Il nostro cantautore non vuole fermarsi e ha già pronte nuove canzoni ma... su questo... vige l'assoluto riservo. In fondo è meglio così, basta solo attendere... solo attendere!

mercoledì 4 ottobre 2017

Lombardia e Veneto come la Catalogna?



Si sta riscrivendo la storia. La storia socio-politica, quella geografica e anche quella dell'umanità.

La notizia dell'autonomia e della indipendenza della Catalogna ha messo in discussione i valori e i principi sui quali si basano i più importanti diritti dell'uomo.

Questa sicuramente non è la sede adatta per discutere se sia idoneo e/o legittimo il referendum voluto dai catalani, ma senza dubbio non si può tollerare il "silenzio" dell'Europa, la violenza gratuita sulle persone che volevano solo esprimere ed esercitare il loro diritto di voto.

Ormai il lite motiv è sempre lo stesso: farsi la guerra. Un concetto, però, a tutto tondo. Tutto ricade nelle mere azioni contro il popolo e contro una sovranità.

Alla fine di tutto questo, pertanto, non dobbiamo meravigliarci di ciò che sta accadendo.

Il prossimo 22 ottobre gli elettori della Lombardia e del Veneto verranno chiamati a votare per un'autonomia della quale si discute ormai da anni.

Allora vi sarà un remake?
Lombardia e Veneto chiedono l'indipendenza dall'Italia e quindi la secessione?

A questa domanda, per fortuna, possiamo rispondere positivamente, in quanto le due regioni citate vorrebbero solo mutare e diventare "a statuto speciale". Certo, perchè in Italia non vige solo la Costituzione, ma un'altra fonte di diritto chiaramente sono gli Statuti approvati in ogni regione del nostro Paese.

I lombardi e i veneti chiedono solo nella gestione e nelle organizzazioni di fattispecie, determinata autonomia dal Governo centrale.

In sostanza, si chiede d’intavolare una trattativa per ottenere la gestione di quante più materie possibili nel pacchetto di quelle che la Costituzione indica come trasferibili o «concorrenti». Ventisei competenze in tutto. Si chiama regionalismo differenziato. Il menu è potenzialmente ricchissimo, dai giudici di pace alla sicurezza del lavoro, dalla tutela dell’ambiente ai beni culturali.

Sempre più verso un nuovo capitolo della politica italiana.


Giorgia Tagarelli

domenica 1 ottobre 2017

"Andrea Ra premiato come miglior bassista italiano. E nuovi progetti stanno per arrivare":


Andrea Ra non si ferma più. 

Dopo un lunghissimo tour al fianco di Fabrizio Moro, nuovi progetti si pongono dinanzi al nostro rocker più spietato d'Italia. 

Inoltre, pochi giorni fa, è stato eletto come miglior bassista dell'anno, a Faenza, al MEI - Meeting Degli Indipendenti. Un premio che ha inorgoglito il Ra che ha vinto a mani basse contro tutti i pretendenti. E le belle notizie per i suoi fans non finiscono qua. Infatti, Andrea sta lavorando da tempo al suo nuovo album, e voci di corridoio confermano le certezze sulla scelta ben precisa di suoni all'interno della nuova produzione: metal-rock, quasi ad evidenziare, ancora una volta, il suo marchio di fabbrica più comune, che è quello di essere contro in un mondo musicale ormai ovattato a suoni computerizzati e cliché pacchiani.

Andrea Ra invece è sempre andato avanti per la sua strada facendo zero calcoli, puntando tutto sull'istinto, sulla voglia di fare le cose non per vendere... ma per sorprendere. Non ha bisogno di pezzi facili per le radio o singoli per le classifiche, ecco perché Ra rimane l'ultimo baluardo del rock italiano. I suoi fans lo conoscono bene e si aspettano un lavoro di grande livello, e di certo la qualità non mancherà perché si sa, quando non si vende l'anima al diavolo... la purezza vince su tutto.

Anche sul fronte live riparte finalmente il suo tour che per forza di impegni era stato interrotto per svariati mesi. Ra sarà in concerto, il 6 Ottobre, alle ore 22:00, al Let It Beer in Piazza Delle crociate 26/28, a Roma. Un concerto che vedrà anche Alessandro Riccardi alla chitarra e JAMES RIO alla batteria.

Andrea Ra è pronto a ripartire, dopo il premio come miglior bassista dell'anno, adesso vuole prendersi un'altra soddisfazione: sorprendere il suo pubblico con un album di spessore... senza mezzi termini, rock, puramente rock!!

INTELLIGENCE, IL MASTER DELL'UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA E' UN'OPPORTUNITÀ' DI CRESCITA.


RENDE (30.9.2017) - Ci si iscrive all'inizio con un'aspettativa di crescita culturale e si finisce arricchendo le competenze per entrare nel mondo del lavoro e migliorare la carriera. E' questa la sintesi della ricerca svolta sui frequentanti del Master in Intelligence dell'Università della Calabria nelle cinque edizioni che si sono completate dal 2007 ad oggi. In particolare, i partecipanti che erano in cerca di lavoro prima di frequentare il percorso formativo si dimezzano dal 14 al 7 per cento. È quanto emerge dai risultati che sono stati presentati in una conferenza nella sala stampa dell'aula magna dell'Università della Calabria da parte del Direttore del Master Mario Caligiuri e dal coordinatore dell'indagine Luigi Barberio. 

L'indagine è stata svolta sul campione di 84 studenti su 117 (71.79 per cento) che hanno risposto al questionario somministrato nelle scorse settimane. Dalle evidenze, risulta che oltre il 70 per cento dei partecipanti ritiene che il master sia stato molto utile per la formazione e la professione. Addirittura oltre l'88 per cento lo consiglia. Dal profilo degli studenti risulta che l'iscrizione è avvenuta in media 9 anni dopo la laurea ottenuta mediamente a 25 anni, con quasi un terzo dei partecipanti di sesso femminile. Il titolo di studio afferisce al 40 per cento all'area giuridica mentre il rimanente 60 per cento spazia da scienze politiche a ingegneria, da lettere a medicina, da economia ad architettura confermando come l'intelligence rappresenti un interessante punto di incontro tra scienze umanistiche e saperi scientifici. È interessante constatare che il 66 per cento degli studenti ha conseguito il titolo in università fuori dalla regione e anche all'estero, confermando la capacità di attrazione del Master promosso dall'ateneo calabrese. 

Gli studenti giudicano molto positivamente le strutture e l'organizzazione del percorso di studi, con un gradimento altissimo del corpo docente che il 95,3 per cento dei partecipanti considera di elevata qualità. I risultati complessivi si possono rinvenire sul sito www.intelligencelab.org. La presentazione dei dati è stata preceduta dall'illustrazione della settima edizione del Master in Intelligence il cui bando scade il 30 di ottobre 2017 e al quale si può partecipare esclusivamente compilando on line il modulo disponibile sul sito dell'Università della Calabria all'indirizzo http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5678&Q_COMM=

L'inizio delle lezioni è previsto per il 25 di novembre 2017 e tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2018. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. Per gli appartenenti alle forze di polizia è prevista una riduzione del 30%. Il master si articolerà in 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Al termine del ciclo delle lezioni, sono previste attività laboratoriali che si terranno in 10 giornate consecutive in due settimane (da lunedì a venerdì). Verranno svolte anche 300 ore di stages in strutture convenzionate. 

Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri Marco Minniti, Paolo Savona e Giulio Tremonti; il Presidente della Camera dei Deputati Luciano Violante; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i direttori delle scuole dei Servizi Paolo Scotto di Castelbianco, Maurizio Navarra e Mario Maccono; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca, Marco Valentini e Luigi Varratta; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco, Massimo Mucchetti e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi. 

Le attività di approfondimento anche in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa anche con ITC Sud e il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell'Università della Calabria. Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENI, ENEL, Sky ed NTT Data. Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master Mario Caligiuri ai recapiti 337 980189 e mario.caligiuri@unical.it.

mercoledì 27 settembre 2017

"Qualcuno salvi Orto Matera... e contrade limitrofe".


Dov'è finita Orto Matera? Chi sa dove sia finita quella spinta innovativa che ha travolto questa contrada dal 2000 al 2008? Chi sa perché ora tutto è diventato tragicamente complicato?

Orto Matera è ritornata quella che era negli anni prima del 2000: territorio di confine, di passaggio fra Surdo e Saporito, una sorta di frontiera del nulla, dove l 'indifferenza dell'amministrazione fa a botte con l'incapacità di prendere in mano la situazione. E parla uno che è amico di questa amministrazione, sì, un amico scomodo perché dice sempre la verità, perché quando vede che la situazione è al limite allora prende in mano una penna ed inizia a scrivere, perché solo attraverso essa posso comunicare il disagio di una comunità intera.

Sembrava tutto dovesse ripartire ma invece permangono i soliti problemi, i soliti interrogativi, le stesse domande che non trovano risposta ormai da troppo tempo. Si doveva investire su Orto Matera, ristrutturare e progettare la piazzetta storica con il campetto adiacente, avremmo almeno accettato un piano di presentazione e invece neanche quello c'è stato. Ci si annida sempre dietro alle solite spiegazioni, alle solite autorizzazioni che non arrivano per qualcuno o per qualcosa. 

E quella strada di collegamento fra Andreotta e Orto Matera che va ancora completata: l'ingresso e l'uscita è quanto di più pericoloso possa esserci, l'illuminazione assente per tutto il tragitto, quei dossi posti prima delle curve che rischiano di provocare incidenti, perché sì, ci si ritrova l'auto davanti che ha evitato il dosso proprio lì, poco prima di una curva a gomito pericolosa.

E poi le altre contrade limitrofe ad Orto Matera lasciate al loro destino, provate a chiedere a chi da anni abita lì, per non parlare delle iniziative assenti sul territorio. I commercianti speravano in qualche calendario di iniziative da parte dell'amministrazione comunale, perché nel resto del territorio ogni contrada ha una sua festa, ogni comunità ha una sorta di momento imprescindibile nel quale ci si ritrova tutti per sviluppare questo senso di comunità che tanto decantano in campagna elettorale.

E questa mi duole dirlo, ma è la triste verità! Si ha la netta impressione che forse qualcuno non abbia capito bene cosa sia Orto Matera e quanto sia importante per le persone che la popolano e la abitano da tempo. Si sta facendo morire un luogo storico, non di passaggio, ma una contrada che insieme alle altre limitrofe, nel corso degli anni 2000, ha raggruppato un sacco di giovani per le sue strade, per i suoi luoghi così semplici quasi da farci sembrare, a volte, parte di un piccolo popolo ben preciso. E come non ricordare le tante iniziative che nei primi anni son state fatte al piano superiore della Delegazione, oppure alla villetta che le fa da corredo. 

Avevo un'idea da sempre, e cioé quella di organizzare un'estate con vari ritrovi sociali: dalla presentazione dei libri all'aperto, all'appuntamento fisso ogni mese con l'amministrazione; da uno sportello aperto per i cittadini fino alle sagre dedicate al territorio, ai piccoli concerti... alle feste per i giovani, per unire tutti, anche chi viene da Marano, Surdo, Rende, e che così avrebbe detto nuovamente: "Aspetta un attimo, cosa c'è stasera ad Orto Matera? Vuoi vedere che si sta riprendendo?"

E invece no, tantissime iniziative su altre contrade e mai la voglia di far qualcosa su Orto Matera, addirittura l'unica contrada del Comune senza un Comitato di Quartiere. I fondi sono pochi, lo sappiamo, ma la voglia di stare sul territorio non può venir meno da parte degli amministratori. Nessuno che prende di peso la questione, nessuno che avanza un'iniziativa concreta per questa contrada. E infine la Delegazione, ci vorrebbe un piano di riqualificazione, anche perché le lamentale sono sempre più assidue e Orto Matera non può più rimanere in panchina.

Questo è uno sfogo di chi è amico di questa amministrazione, perché tante volte essa ascolta; uno sfogo di chi ora è stufo di farsi carico di tante richieste che hanno sempre il solito leitmotiv: "Davide, scrivi qualcosa. Dai voce a noi, siamo stati messi in panchina da troppo tempo". 

E allora ritorniamo ad essere protagonisti, un attimo di speranza ma poi la disillusione prende subito il sopravvento. Rimangono lì fermo, a canticchiare un motivo e non so mica per quale ragione: "E poi ci troveremo come le star... a chiedere a maggio i voti al Bar Ità.."

Perdonatemi... ma qui esce fuori il cronista e subentra il cittadino indignato, arrabbiato... un cittadino di ORTO MATERA... dal 1991 a questa parte!!

Davide Beltrano
(IlFolle)

domenica 24 settembre 2017

"È di Alessia Fratto il singolo più scaricato su Amazon".



Alessia Fratto porta Cosenza al primo posto su Amazon.it.

Il suo nuovo singolo 'Chiediti perché', scritto insieme a Davide Beltrano IlFolle e musicato da Francesco Farina, è arrivato al primo posto nella classifica nazionale dei singoli più scaricati in Italia, su Amazon.it.

Una cosentina fra i grandi della musica internazionale che si trova ad avere un seguito pazzesco e inaspettato, una cosentina che batte Pink, Vasco Rossi, Ligabue, Tiziano Ferro, U2, Francesco Gabbani e tanti altri. Tutti dietro ad Alessia in classifica, tutti a fare da contorno alla big del rock emergente. 

Una gioia per tutta la regione, infatti, mai prima d'ora un'artista calabrese si era spinta così tanto in alto in una delle classifiche digitali più importanti del mondo. E Viva Alessia Fratto, e allora andiamo tutti su Amazon ad acquistare il suo brano potente 'Chiediti perché'.

mercoledì 20 settembre 2017

"E POI MODENA FANS: IL CONCERTO DEI CONCERTI".


Mancano ancora pochi giorni prima della fine della prelazione con sconto del 30% e cartolina da collezione sul sito www.dinovitola.net.
E' il libro dei fans, con quasi 1000 copie vendute solo tramite un sito, senza store digitali o librerie e in soli 15 giorni. Il libro su Modena Park, quello creato dai vasconvolti e dedicato al concerto dell'anno. Scritto da Davide Beltrano IlFolle ed edito da Dino Vitola.
Un libro che vede al suo interno personaggi del calibro di Maurizio Solieri, Frank Nemola, Omar Pedrini, Claudio Cecchetto, Mimmo Camporeale, Pia Tuccitto, Giorgio Verdelli, Davide Devoti, Laura Bono e tanti altri.
Il libro, comunica lo staff di Dino Vitola, ha dovuto cambiare titolo per esigenze legali. Si chiamerà adesso "E poi Modena fans: il concerto dei concerti", e in anteprima vi sveliamo la nuova copertina. "E' incredibile come ci si appropri di un titolo, Modena Park, che è stato coniato da Ivan Graziani nel 1979. Per esigenze legali abbiamo dovuto così cambiare titolo e copertina ma ora secondo noi è anche più bello il tutto": Sono state queste le parole del manager Dino Vitola a chi gli ha chiesto su facebook il perché di tale cambio.
Un libro annunciato da febbraio e che sta vendendo tantissimo tenendo conto che nessuna libreria avrà questo raro pezzo da collezione. Insomma, il progetto va a gonfie vele nonostante la censura del titolo e della copertina; nei giorni scorsi ne hanno parlato Radio Italia, Televideo RAI, Radio 105, mentre Omar Pedrini, tramite un video, ne ha voluto raccomandare personalmente l'acquisto. "E poi Modena fans: il concerto dei concerti", il grande volume con protagonisti i fans!

martedì 19 settembre 2017

Un nuovo volto per la legge 104 in Italia



Dopo quasi un anno dalla presentazione sul tavolo parlamentare del DDL Bignami, negli ultimi giorni si è tornati a parlare della questione "Legge 104", Caregiver e Testo Unico per la tutela di persone non autosufficienti.

Facendo una breve premessa sul significato della parola "caregiver", possiamo dire che quest'ultimo non è altro che una figura, un familiare che si prende cura e assiste un proprio caro ammalato e/o disabile.

Le novità introdotte dal Ddl Bignami a proposito proprio di tale argomento e dell'assistenza al disabile, per riprendere le linee guida della legge quadro 104 del 1992, riguarderebbero una vera e propria tutela a favore dei caregiver familiari.

Francia, Spagna, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Grecia: le legislazioni di questi stati europei prevedono delle tutele specifiche per i caregiver familiari. Attualmente in Italia, quindi, non vi sarebbe alcuna legge che prevedi una tutela specifica.



Pertanto, il Ddl è finalizzato a “riconoscere e tutelare il lavoro svolto dai caregiver familiari, ma anche il valore sociale ed economico per la collettività”. 

Tale documento, attraverso sette articoli, introduce il riconoscimento della qualifica dei caregiver familiari a coloro che, gratuitamente, si prendono cura in ambito domestico di un familiare o di un affine entro il 2° grado (convivente o un minorenne dato in affido).

Altre novità riguarderebbero le detrazioni fiscali, aumento degli incentivi previsti per chi assiste un familiare disabile dagli 80 anni in su, i permessi retribuiti, il congedo straordinario, ma anche l'inserimento del caregiver nelle liste delle categorie protette ai sensi della Legge 68.

Insomma, come possiamo notare da questa breve analisi, si tratta di una vera e propria rivoluzione sul piano assistenziale e previdenziale del familiare disabile.
Un nuovo e importante passo verso la tutela di chi ha diritto ad una vita dignitosa e al superamento degli ostacoli sociali.

Giorgia Tagarelli

lunedì 18 settembre 2017

"INTELLIGENCE, APERTE LE ISCRIZIONI ALLA SETTIMA EDIZIONE DEL MASTER DELL'UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA".


SCADENZA 30 OTTOBRE 2017.

INTELLIGENCE (15.9.2017) - Aperte le iscrizioni alla settima edizione del Master in Intelligence dell'Universita della Calabria, che rappresenta la prima esperienza di questi studi in un ateneo pubblico italiano e avviato nel 2007 con il sostegno del Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Ne dà comunicazione il Direttore del Master Mario Caligiuri che evidenzia come la scadenza per presentare le domande sia prevista per il 30 ottobre 2017 e possa avvenire esclusivamente On-Line sul sito http://www.unical.it/portale/concorsi/view_bando.cfm?Q_BAN_ID=5678&Q_COMM=
L'inizio delle lezioni è previsto per il 25 di novembre 2017 e tutte le attività termineranno entro il mese di dicembre 2018. Possono presentare domande esclusivamente i laureati del vecchio ordinamento (4 anni) e quelli in possesso della laurea magistrale (5 anni), essendo un Master di II livello. La quota di iscrizione è di € 3.000 (tremila), suddivisibili in due rate. 

Per gli appartenenti alle forze di polizia è prevista una riduzione del 30%. Il master si articolerà il 19 lezioni d'aula, che si svolgeranno di sabato dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30. Sono pure previste, alla fine del ciclo delle lezioni, attività laboratoriali che si terranno in 10 giornate consecutive di due settimane (da lunedì a venerdì). Sono anche possibili assenze in una misura massima del 20 per cento e inoltre vanno svolte 300 ore stages in strutture convenzionate. Come in ogni edizione, i docenti saranno professori universitari ed esperti italiani del settore. Nelle edizioni precedenti sono intervenuti, tra gli altri, i ministri Marco Minniti, Paolo Savona e Giulio Tremonti; i Direttori dei Servizi Franco Gabrielli, Vittorio Stelo, Luigi Ramponi e Nicolò Pollari; i direttori delle scuole dei Servizi Paolo Scotto di Castelbianco, Maurizio Navarra e Mario Maccono; i professori Alberto De Toni, Giorgio Galli, Antonio Baldassarre, Umberto Gori, Roberto Baldoni e Antonio Teti; i prefetti Carlo Mosca e Marco Valentini; i generali Fabio Mini e Carlo Jean; i giornalisti Lucio Caracciolo, Paolo Messa, Massimo Franco e Andrea Cangini; i magistrati Nicola Gratteri, Rosario Priore, Giuseppe Pignatone e Mario Spagnuolo; gli ambasciatori Michele Valensise e Domenico Vecchioni; i funzionari dello Stato Alessandro Ferrara, Adriana Piancastelli e Giuseppe Scandone; i dirigenti della sicurezza di multinazionali Alfio Rapisarda e Alberto Accardi.

Le attività di approfondimento in questa edizione saranno riservate alla cyber intelligence, con lo svolgimento di seminari e laboratori, d'intesa con il Distretto della Cyber Security di Poste Italiane e il Per gli studenti sono previste attività di stage che nelle precedenti edizioni si sono svolte presso istituzioni pubbliche e società private, tra le quali ENEL ed IRI. 

Per qualunque informazione ci si può rivolgere al Direttore del Master ai recapiti 337 980189 oppure mario.caligiuri@unical.it.

lunedì 11 settembre 2017

"007 E GIUDICI, LA PAROLA AL SOTTOSEGRETARIO".



Cosimo Ferri all'Universtà d'Estate sull'Intelligence: anche i magistrati devono studiare i problemi della sicurezza

Intelligence e magistratura. Non è solo il titolo di un recente, fortunato volume di Mario Caligiuri, dedicato proprio a questa tematica spinosissima.

È stato l’argomento della terza lezione dell’Università d’Estate sull’Intelligence, svoltasi a Soveria Mannelli (Cz) il 9 settembre e tenuta da uno che definire addetto ai lavori è il minimo: il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Ferri.

Ferri, inoltre, è un magistrato di carriera, più volte al centro di polemiche. Ma è chiaro che, in questo caso, non ci si occupa di lui per i suoi trascorsi, bensì per il suo status di specialista, grazie al quale ha espresso un punto di vista interessante su questa problematica, finora letta attraverso le lenti deformanti di molta pubblicistica che ha ridotto, spesso con criteri narrativi da film western, questo rapporto a una contrapposizione tout court, in cui il più delle volte ai magistrati, che per altri riguardi sono considerati casta, è toccato il ruolo dei buoni, che vincono sempre o cadono eroicamente.

Che le cose non stiano proprio (o sempre) così, lo ha chiarito Ferri, che ha insistito sulla necessità dell’insegnamento universitario dell’Intelligence. Riguardo al rapporto tra Intelligence e magistratura, due funzioni dello Stato che non hanno un’immediata legittimazione democratica, il sottosegretario ha spiegato che anche il mondo delle toghe dovrebbe conoscere meglio il mondo dei Servizi, magari anche attraverso un’apposita formazione.

Già: i temi della giustizia, concepita spesso come attività a posteriori, si legano sempre più alla sicurezza, che invece in buona parte è determinata dalla prevenzione, e la sicurezza, a sua volta, non consiste solo nel tradizionale settore dell’ordine pubblico ma si collega in maniera crescente a fattori economici.

Per fortuna, ha concluso Ferri, la riforma del 2007 ha agevolato i rapporti tra il mondo delle toghe e quello degli 007, che non sono più universi quasi separati e il più delle volte conflittuali.

Certo, la cultura, in questo caso gioca un ruolo decisivo. E il rettore dell’Università della Calabria, Gino Mirocle Crisci, lo ha ribadito: «Occorre superare il conservatorismo delle Università italiane ed esportare l’esempio della Calabria, che con il suo Master d’Intelligence è stata pionieristica». A conclusione dei lavori, Roberto Guarasci, direttore del Dipartimento di lingue e scienze dell’educazione, ha spiegato che «una delle sfide principali dell’Università è la trasmissione trasversale delle conoscenze».

Con la lezione di Ferri è terminata la prima edizione dell’Università d’Estate sull’Intellicence. Nel salutare il pubblico, Mario Caligiuri, direttore della manifestazione e del Master d’Intelligence dell’Università della Calabria, ha dato appuntamento all’anno prossimo.

Per saperne di più:



"La svolta Heavy di Alessia Fratto sta per arrivare..."


"Ho avuto sin dall'inizio la sensazione che la mia indole andasse in modo molto preciso verso il rock. Oggi questa parola è molto abusata negli ambienti musicali di provincia, ma io credo che ci sia ancora della magia intorno ad essa".

Con queste parole, Alessia Fratto, ci preannuncia il suo ultimo singolo che vedrà la luce fra pochi giorni. Una produzione tutta americana per una ballata rock dai sapori internazionali. A firmarla nel testo sono stati proprio Alessia Fratto e Davide Beltrano IlFolle, dopodiché il genio di Francesco Farina ha reso questa splendida poesia in una canzone potente e piena di significati profondi. A dare il tocco finale ci ha pensato un vero e proprio genio del rock, Matteo Ghelma, che con il suo stile inconfondibile, insieme a Farina, ha costruito una power-ballad che sorprenderà i fans della Fratto.

"E' un brano dai suoni veramente sconvolgenti", continua Alessia. "Ho sempre sognato un pezzo del genere ma tante volte in Italia si preferisce omologarsi alle mode vigenti invece di rischiare un po'. Questa volta, invece, alziamo il livello... e lo facciamo con tutta la passione di questo mondo".

Il singolo uscirà sempre per l'etichetta di Dino Vitola, e il Management de IlFolle Team. Il titolo è già ad impatto: "Chiediti perché", e allora non ci resta che aspettare... e provare ad entrare in questa svolta heavy... di Alessia Fratto!

mercoledì 6 settembre 2017

Rei: l'ennesima “manovra” all'italiana?





È il Rei, Reddito di Inclusione Sociale, la nuova “arma” contro la povertà in Italia.

Si parla di contributi, di agevolazioni a chi, con difficoltà, riesce a far fronte ai bisogni di ogni giorno. 
Eppure, in questa breve analisi, lo scopo non è tanto quello di analizzare in cosa consiste il provvedimento approvato da poco più di una settimana.

No! Sarebbe inutile appesantire il lettore schematizzando e mappando la nuova manovra della politica italiana.
Andando al “nocciolo” della questione, il Rei potrebbe costituire l'ennesima farsa attuata in un contesto politico sempre più precario.

Perchè arrivare a tale conclusione? Per favorire l'ingresso di questo beneficio, sono stati soppressi il Sia (Sostegno all'Inclusione Attiva) e la carta Asdi (Assegno sociale di disoccupazione), entrambi entrati in vigore nell'anno corrente.

Sembra, dunque, che non sia possibile tenere in vita insieme delle prestazioni sociali e cercare con esse di combattere la povertà, la disoccupazione ecc.



Ciò che non ci deve stupire, ancora una volta, sono i criteri con i quali verrebbe elargito tale contributo economico.

Non potendo perdurare più di 18 mesi, così come stabilisce proprio il provvedimento, ne potrebbe beneficiare quella piccola percentuale di italiani che si trovano in una condizione di povertà quasi assoluta. 

Sono richiesti, alle fasce più deboli, dei livelli di reddito Isee troppo bassi per coprire tutti coloro avrebbero diritto di beneficiarne. In minima parte, minori, disabili, over 50 ecc., idonei nel ricevere il contributo, dovrebbero contrastare nel breve tempo possibile (appunto meno di due anni) la loro condizione di povertà e cercare di uscirne con l'aiuto del contributo erogato.

Ancora una volta, quindi, ci ritroviamo a osservare un Welfare State che più che universalistico, sta diventando molto categoriale.

Ci dovremmo chiedere, perciò, se si tratta dell'ennesimo bluff italiano o se il governo stia tentando nuove strade per rimettere “in carreggiata” le finanze del Paese stesso e raggirare così la crisi economica.

A voi i commenti!


Giorgia Tagarelli