sabato 22 ottobre 2016

"La situazione dei 'discontinui' dei Vigili del Fuoco!"





Il meccanismo meschino dei cosiddetti 'discontinui' dei Vigili del Fuoco, è un problema serio e reale che sta diventando una situazione al limite per quasi 15000 volontari italiani! 


I 'discontinui', per chi non lo sapesse, sono tutti i volontari dei Vigili del Fuoco che rischiano la vita ogni giorno ma che non possono avere il diritto di essere stabilizzati legalmente dallo Stato italiano. Uno Stato che sputa letteralmente sull'operato di questi uomini che sono anche legati a vincoli di età, già, perché a chi ha superato una certa soglia di età, sai lo Stato cosa gli fa? Gli impone il rifiuto di una stabilizzazione relegandolo per sempre, così, ad una situazione di disoccupazione cronica. Uomini con 15, 20 anni di servizio, con migliaia di interventi pericolosi, che improvvisamente si ritrovano a non avere più una possibilità di assunzione da parte dello Stato.

Ma la verità è che nessuno si è mai veramente interessato alle ragioni di queste persone che rischiano la vita, ogni giorno, per rendere l'esistenza di tutto il popolo italiano più serena. 

Allo Stato italiano fa comodo questa situazione, sì, perché spende poco e risparmia tanto, ma nessuno può lucrare sulla vita delle persone, non è concepibile che un uomo oggi a 40 anni, nel pieno del suo vigore fisico tra l'altro, venga sbattuto fuori per limiti di età, ma scherziamo?!?!

Perché non mettere sul tavolo delle discussioni un serio progetto per aprire la stabilizzazione dei volontari, oppure capire come dare altre opportunità di lavoro ad un uomo che, per vent'anni o più, ha rischiato la propria vita per lo Stato italiano ma che non viene ora tutelato da nessuno? Non ci si può definire 'Stato civile' se chi governa nasconde la testa e fa finta di niente. 


Cos'è, i volontari sono troppo pochi per avere un peso elettorale? Cos'è, i discontinui fanno troppo comodo allo Stato italiano? 

Questo semplice articolo di denuncia è un grido di legalità per far conoscere tutta la situazione alla gente comune, per smuovere qualche coscienza, per urlare insieme agli emarginati, ai volontari, a coloro che sono stanchi di esser chiamati 'discontinui' perché la vita di ognuno di loro non si ferma... ma continua, continua... caro Matteo Renzi e combriccola affine!!




Davide Beltrano IlFolle

martedì 11 ottobre 2016

"Emanuele Campasano: il sognatore che ce l'ha fatta".


Emanuele Campasano è uno scrittore sopraffino proveniente dal Sud, da quell'anfratto pieno di talento che vede in questo caso il suo centro nevralgico in Campania, a Napoli.

Emanuele Campasano ha sorpreso tutti con il suo libro di debutto: "Im-possible. Il racconto di un sognatore che ce l'ha fatta", una storia di periferia che vede il raggiungimento di un sogno incredibile nel bel mezzo di un percorso umano che è proprio il leitmotiv del libro. Infatti, esso, pur avendo Vasco Rossi come punto d'approdo finale, tiene sempre alta l'attenzione del lettore con frasi ad effetti e una storia reale che riesce ad emozionare. Ed Emanuele lo fa spesso sul suo profilo Facebook regalando non solo, stralci del libro "Impossible", ma anche annunciando il suo nuovo lavoro che chissà, a breve vedrà la luce.

Campasano è un big nel vero senso della parola: stazza da guerriero e penna che strizza l'occhio ai grandi romanzieri italiani. Nei suoi estratti c'è l'amore come punto d'arrivo e la ricerca interiore come punto di partenza, non a caso "Il Gallo", Claudio Golinelli, bassista di Vasco, ha scritto una prefazione molto rock per il libro di Emanuele. Un riconoscimento importante, un sogno che si avvera e che Emanuele vive con tanta umiltà e determinazione.

Emanuele sarà a Roma il 29 Ottobre, al Cross Roads Live Club (locale storico dove si esibiscono i grandi della musica italiana), per presentare il suo libro, come ospite dello Show Poetico "IlFolle", all'interno della festa organizzata dagli "Amici di Vasco" per il loro secondo compleanno. Un altro passo in avanti per questo "gigante" della narrativa italiana, una sorta di partenza... per nuove sfide!

Viva Emanuele Campasano.



giovedì 6 ottobre 2016

"Le misteriose assunzioni dei supermercati".


Ci si domanda come mai in Calabria, come nel resto dell'Italia, il sistema delle assunzioni nei supermercati non venga controllato da nessuno. 

Parliamo dell'esperienza diretta della Calabria. 

I supermercati aprono e chiudono alla velocità della luce. Ma chi decide chi farci lavorare? Esiste una sorta di "bando pubblico"? Molte volte neanche gli abitanti del posto riescono a capire come riuscire ad entrare a lavorare in questi supermercati. Molti di essi sono aziende nazionali, quindi, ci si aspetterebbe un minimo di legge che regoli chi venga assunto e in che modo. Invece, coloro che per miracolo ci son finiti dentro a lavorare, non danno risposte, tacciono, salvo poi scoprire che sono amici di amici, fratelli di fratelli, tutti con il posto al sole il culo e ora comodo.

La risposta per chi prova a portare il curriculum nei vari supermercati è sempre la stessa: "Già siamo pieni!" E allora quando si sa l'apertura di un nuovo supermercato, dove dobbiamo recarci? Come fare domanda di assunzione? In che modo e in quali termini uno viene assunto? Basta andare sul sito e cliccare su "Lavora con noi"? Ma poi perché quando si fa ciò non c'è mai una risposta?!?!

Possibile che si tratti solo di amicizia? Che nessuno dei nostri politici ficchi il naso in questo ambito? Possibile che non ci sia una legge che possa regolarizzare questo meccanismo meschino? Una legge che possa dare delle linee guida, che ne so: per età, luogo di nascita, residenza, che ci sia un collegamento con il Comune che possa permettere almeno ai tanti ragazzi che cercano lavoro, di provare ad iscriversi in liste di occupazione serie e trasparenti. 

Invece, in Italia, e in Calabria soprattutto, gli assunti sono già tali ancor prima che il negozio venga aperto. E allora datemi una risposta, perché sono stufo di sentirmi dire: "No, se non conosci qualcuno è impossibile entrarci". 

Lavori manuali, tante occupazioni, una laurea, tanti sacrifici e poi neanche una piccola spiegazione sul come possa lavorare per un supermercato!!! Poi nascono i problemi, poi si continua ad aumentare la disoccupazione, poi arriva la disperazione e ahimè, là son dolori!!!