venerdì 17 ottobre 2014

Il pendolare degli Intercity incontra il Segretario della Cgil Susanna Camusso!


Il delegato del CIUFER Forlì (con un ponte per la Calabria) Euristeo Ceraolo incontra Susanna Camusso segretario nazionale della Cgil nell'ambito dell'iniziativa Nord e Sud insieme per il lavoro, l’equità e la dignità”.
La Ferrovia Pubblica in Calabria non aveva mai vissuto un periodo triste, come questo che stanno attraversando i cittadini della Costa Jonica calabrese. Il disagio cresce soprattutto fra lavoratori e studenti della zona anche per i treni diretti dalla Calabria verso l’Emilia – Romagna e la Lombardia.
Il delegato del C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali) ha ritenuto opportuno di dover denunciare al segretario della CGIl la gravissima situazione in cui vivono tutti i giorni pendolari del versante Jonico calabro per il disagio dovuto alla soppressione dei treni a lunga e media percorrenza.

 In questo incontro occasionale anche la Camusso ha trovato interessante e doverosa l’iniziativa (come lo si evince dalla foto) in cui l’ha vista coinvolta con lo Slogan: Susanna pendolare “Ridatemi il treno”.

Invitiamo tutti coloro che hanno a cuore la ferrovia e desiderano il ripristino dei treni e delle stazioni ferroviarie, a partecipare numerosi con i vostri “Selfie” da pubblicare nel gruppo facebook “Ridatemi il treno Siamo tutti Pendolari”

Euristeo Ceraolo
delegato CIUFER Forlì – Cesena
con un ponte per la Calabria
Gruppo facebook: “Ridatemi il Treno Siamo Tutti Pendolari”:https://www.facebook.com/groups/RidatemiilTreno/

venerdì 10 ottobre 2014

CANI AVVELENATI A DONNICI (CS)!

Comunicato stampa

La Lav Sede Territoriale di Cosenza rende noto il triste ed incivile episodio di avvelenamento avvenuto in data 8 ottobre scorso, a Donnici Superiore.
I nostri volontari hanno rinvenuto due cani, purtroppo già deceduti, e un gatto morente al quale sono state prestate immediate cure, grazie alle quali è sopravvissuto.
L’episodio è stato immediatamente comunicato agli Organi preposti, per gli adempimenti obbligatori di competenza.

Purtroppo, non è il primo caso di avvelenamento cui assistiamo, impotenti. Negli scorsi mesi altri avvelenamenti sono stati consumati nello stesso luogo e, nel 2012, in località Fago del Soldato, al
confine tra i Comuni di Celico e S. Pietro in Guarano, causando l’uccisione di numerosi cani e un numero imprecisabile di animali selvatici.



Si ricorda che l'avvelenamento è un reato, come prevede l'art. 544 bis c.p., nonché l'art 146 T.U. Leggi Sanitarie. Si ricorda, inoltre, che la massima autorità sanitaria sul territorio è il Sindaco, al quale
spetta il compito di procedere TEMPESTIVAMENTE alla bonifica delle aree interessate, come disposto dall'Ordinanza del Ministero della Salute 10 febbraio 2012, attualmente in vigore.

Invero, la presenza di esche e/o bocconi avvelenati costituisce fonte di pericolo, non solo per gli animali, domestici o selvatici, ma rappresenta un serio rischio anche per la popolazione umana, in
particolare per i bambini, a causa della contaminazione ambientale dovuta  a veleni o sostanze  tossiche. Tale presenza è anche causa di danni al patrimonio faunistico.
Per tali motivi, in situazioni del genere, di fondamentale importanza è contattare il prima possibile le Autorità preposte, richiedendo un celere e immediato intervento.
La Lav Cosenza, rileva, però, che molto spesso, nonostante le tempestive segnalazioni, non vi sia in realtà NESSUN INTERVENTO, se non quello occasionale della semplice rimozione delle carcasse,
CONTRAVVENEDNO A TUTTI GLI OBBLIGHI DI LEGGE VIGENTI. Ciò a causa di ignoranza e negligenza delle sopraccitate autorità che OMETTONO di intervenire, pur avendo ruoli istituzionalmente eletti alla tutela e alla salvaguardia della salute pubblica e dell'ambiente, commettendo,
con ciò, esse stesse dei reati.

Pertanto, atteso che il barbaro ricorso all’avvelenamento appare essere in aumento, auspichiamo la celere attivazione, presso le Prefetture, di quel Tavolo di coordinamento per la gestione degli
interventi da effettuare e per il monitoraggio del fenomeno, ex art. 4 c. 3 dell’Ordinanza sopra richiamata, che prevede la necessaria presenza delle Guardie Zoofile Lav.Nell’attesa, si invita la cittadinanza tutta a prestare grande attenzione durante le passeggiate con i propri bambini e i propri amici a quattro zampe.


Ufficio stampa
Lav Cosenza

L'EMARGINATO: ATTO DI NASCITA DEL NUOVO GIORNALE ONLINE NAZIONALE!

L'Emarginato è il nuovo progetto editoriale senza editori o direttori. Il nome dice già tutto: un giornale solitario completamente fuori dai media nazionali! Il giornale degl'ultimi, di quelli che non hanno voce e attraverso un piccolo articolo possono iniziare a farsi sentire.

L'Emarginato è un simbolo di resistenza culturale ai tempi della generazione 2.0.

Un giornale in versione blog senza censure, gerarchie e pronto a dare fastidio!

Non solo un giornale di denuncia ma un universo d'informazione che vira alla concretezza più che al titolo ad effetto.



L'Emarginato vuole creare una squadra di "giornalisti allo sbaraglio" che abbiano come unico obiettivo, quello di narrare la verità!

Un giornale per chi volesse inviare denunce per malfunzionamenti, ma anche proposte artistiche come una canzone, una poesia, un album. Basta inviare tutto su: davidebeltrano@gmail.com, su questo indirizzo potete inviarci anche la vostra candidatura per iniziare a far parte del progetto.

L'Emarginato è un'arma culturale per combattere l'ignoranza.



"Muoviti... salta su, questo è un treno che non passa, che non passa più!"



IlFolle Beltrano





giovedì 9 ottobre 2014

L'ORGANIZZAZIONE DELLA 'NDRANGHETA

Nel corso degli ultimi anni, ex affiliati della ‘ndrangheta calabrese, hanno gettato un fascio di luce cospicuo sulla struttura di questo sistema mafioso.

L’Unità più alta della ‘ndrangheta calabrese è la cosca ‘ndrina che si fonde, in larghissima misura, su una famiglia di sangue. Più cosche legate tra loro, danno vita al “locale” che costituisce l’unità fondamentale dell’aggregazione mafiosa in un determinato territorio. Per la costituzione del “locale” è necessaria la presenza di 49 affiliati; ogni “locale” è diretto da una terna di ‘ndranghetisti detta “copiata”, rappresentata dal capo bastone, dal contabile e dal capo crimine. La copiata deve essere dichiarata ogni volta che un affiliato si presenta in un locale diverso da quello di appartenenza.

Il contabile oltre alle finanze, si occupa della baciletta, cioè la cassa comune dove affluiscono i proventi dell’attività criminale. Il capo crimine è responsabile di tutte le azione delittuose; sia il contabile che il capo crimine devono sottostare alle disposizioni del capo bastone che, generalmente, possiede una propria famiglia naturale di notevole ampiezza. Spesso per rinsaldare i rapporti con altre famiglie mafiose vengono creati matrimoni che ricompongono le faide e creano aggregazioni più forti. Ogni capo ha il potere di vita o di morte sui suoi uomini ed ha diritto all’obbedienza assoluta. Quella del capo famiglia è una carica che si tramanda generalmente di padre in figlio. Per l’approvazione di nuovi affiliati c’è bisogno della parola del capo bastone: i nuovi affiliati vengono presentati in una riunione del “locale” generalmente a fine mese, di sabato, all’imbrunire. Quando una ‘ndrina raggiunge il numero di 60 affiliati che hanno in comune la stessa copiata, il capo famiglia può costituire una ‘ndrina distaccata che, di solito, possono essere 7.
Le affiliazioni, dette taglio della coda, avvengono nel territorio del “locale”; quando il patto avviene in carcere, le affiliazioni vengono definite semplici. La struttura della ‘ndrangheta sin dall’800 si divideva in società minore e società maggiore.


Nella minore ci sono picciotti semplici e di giornata che hanno il compito di informare gli affiliati delle riunioni. Poi ci sono i camorristi che possono essere di fibbia, formati e sgarri. I camorristi di fibbia possono convocare e presiedere riunioni in cui vengono affiliati nuovi adepti; i camorristi formati possono fare le veci dei capo bastone; i camorristi di sgarri sono quelli che hanno compiuto azioni valide, ma non per forza di sangue . Lo sgarrista può essere anche di sangue quando ha commesso almeno un omicidio. A ciascuna nomina corrisponde un santo o una santa: il picciotto Santa Liberata; il camorrista Santa Nunzia; lo sgarrista Santa Elisabetta.
 Chi non fa parte dell’organizzazione criminale viene definito contrasto, mentre i fiancheggiatori sono quelli di cui ci si può fidare e che potrebbero entrare a far parte dell’organizzazione.

 Per quanto riguarda la società maggiore, partendo dal basso, la prima figura è quella del santista, sono sgarristi che hanno dimostrato un certo valore. Sette affiliati con il grado di sgarrista formano la società maggiore, detta anche santa. Il ruolo successivo è quello del vangelo, dove abbiamo gli ‘ndranghetisti  con mansioni decisionali di grande livello.

Il simbolismo è molto forte nella ‘ndrangheta, è una sorta di codice etico, per esempio, il simbolo dei ramoscelli rappresenta i picciotti. Il codice bisogna memorizzarlo e mai trascriverlo, è una sorta di linguaggio di appartenenza.
I contrasti onorati nella ‘ndrangheta, si dividono inoltre, le colpe in trascuranza e sbagli. Le prime sono infrazioni di lieve entità, punite con la sospensione di un mese dall’associazione; gli sbagli invece, vengono puniti con la morte.

Per entrare a far parte dell’organizzazione ci sono dei riti di iniziazione: bisogna innanzitutto pungersi il dito con un ago facendo cadere  il sangue sul santino di San Michele Arcangelo protettore della ‘ndrangheta, poi, il santino, viene bruciato e il capo bastone attraverso un discorso omologato e conforme alle regole mafiose, per ogni entrata nomina il contrasto onorato come picciotto d’onore.

Il vincolo associativo si estingue solo con la morte.

Davide Beltrano IlFolle


martedì 7 ottobre 2014

STORIE DI EMIGRANTI!

Vuoi mettere svegliarsi tutti i giorni con la vista di un mare blu all’orizzonte?!?
E poi c’è quella brezza tiepida, che spira costantemente. Tutti i giorni dell’anno! Classiche valutazioni di chi, chiuso in un ufficio grigio di questa pianura bagnata, sogna di lasciare tutto e scapparsene in una terra lontana. Ma neanche troppo. Le Baleari, magari, o le coste soleggiate della Spagna.
Juri Tognazzi, invece, si è spinto appena più in là. Calcolatrice alla mano, ha deciso di tuffarsi davvero in una quotidianità differente, lambita da onde azzurrine. Italiano, 27 anni e una ridda di esperienze all’estero nel curriculum, a un certo punto del 2011 ha comprato un biglietto aereo per Tenerife e non è tornato più, anzi: ha invitato tutta la sua famiglia a raggiungerlo nella sua nuova dimensione «low cost». Anche, e più del clima temperato e dei ritmi rallentati, infatti, hanno potuto i conti: bollette, spese e stipendi hanno giocato un ruolo decisivo su un piatto della bilancia ideale. E la vittoria, almeno per la famiglia Tognazzi, è andata all’isola dell’Atlantico.

Juri è un ragazzo sveglio: dopo il diploma al «Golgi» comincia a viaggiare. Prima l’Inghilterra, poi la Spagna, da Valencia alle Baleari, fino alla Germania. Arriva un impiego alla Microsoft Corporation: «Avevo un ottimo lavoro, una stupenda auto, colleghi disponibili, tanti amici e ottimi rapporti - racconta Juri - ma sentivo che questo stile di vita si era trasformato in una routine superficiale e priva di una vera e significante qualità per il mio futuro. I miei studi e i viaggi all’estero mi avevano insegnato che nella vita si può vivere meglio, respirando aria migliore e più felicemente».


Nel settembre 2011 arriva la svolta: Juri decide di partire per Tenerife, prima come turista e, dopo un paio di mesi, come residente a tutti gli effetti. Si trova una bella casa di fronte al mare e avvia un’attività: un’agenzia di viaggio virtuale. «Tenerife Style» è specializzata nell’organizzazione di pacchetti turistici alle Canarie: dai voli ai trasferimenti, dal noleggio auto alle escursioni, passando per l’alloggio in hotel, in appartamento o residence. Di concerto avvia anche il sito www.lavorareallecanarie.it: un supporto non solo a chi cerca lavoro, ma pure a quanti vogliono comprare un immobile o seguire l’esempio di Juri.
E i suoi primi emuli sono stati proprio i suoi familiari: mamma Luciana in primis, che, dopo la chiusura del suo centro estetico a Ponte San Marco, ha deciso di mollare tutto e seguire il figlio in Spagna, per aiutarlo nella sua attività.
«Mia sorella Tabita- racconta Juri - dovrebbe raggiungerci a ottobre, mentre mio padre fa avanti e indietro in attesa della pensione».
Una decisione «drastica»? Macché. 

«A conti fatti - spiega Juri - qui possiamo vivere spendendo circa il 40% in meno rispetto a Brescia. Basta pensare alle spese per il riscaldamento, che qui non serve nemmeno: ciò significa niente bollette. I beni di consumo costano meno, e lo stesso vale per la tecnologia. Senza dimenticare tutto lo stress risparmiato, visto che qui i ritmi sono più calmi. Le persone sorridono e si prendono il tempo per fare due chiacchiere, invece di correre qui e là». «Anche avere un’auto qui è vantaggioso rispetto all’Italia: l’autostrada che collega tutta l’Isola, innanzitutto, è gratuita. In più la benzina senza piombo e il diesel costano meno di un € al litro. Anche l’RCA è conveniente: per un’auto di 2000 di cilindrata arriva a 330 € l’anno, più o meno».

Non bastasse, ci sono l’assistenza sanitaria gratuita e gli incentivi per i giovani che decidono di aprire la partita Iva o avviare un’attività in proprio. Una cooperazione di elementi che ha convinto la famiglia Tognazzi a trasferirsi nell’isola della perenne Primavera. Anche per il portafogli!

lunedì 6 ottobre 2014

IL PARCHEGGIO DEL METROPOLIS DI RENDE, A DOPPIO PAGAMENTO!

"Dai cara, è venerdì. Andiamo a fare un giro al Centro commerciale, si, al Metropolis"!
  "Ok amore mio. Andiamo a fare un po' di shopping"!

..........

"Amore guarda, lì c'è il parcheggio, dai, prima che se lo prende qualcun altro"!
     "Ecco fatto. Arrivati a destinazione".

Ma neanche il tempo di scendere... 

"Buoonaseeraaa. Sono il parcheggiatore. Guardiamo le macchine".
   "Amore dai, non star lì a discutere, dai questo benedetto euro al signore e andiamo via".
"Grazieee. Buona passeggiata signori".

DI RITORNO DAL METROPOLIS

"Grazie amore mio per la giacca; non dovevi, è stupenda mamma mia".
  "Tranquilla amore, l'ho fatto con tanto piacere".
"Che carino che sei, ma guarda, ti hanno nuovamente messo fra i tergicristalli un volantino pubblicitario".
  "Che palle ogni volta. Adesso lo prendo, se no poi la mia pigrizia lo farà rimanere lì, a vita. Ma aspetta un attimo... Altro che volantino pubblicitario! Questa è una multa"!!!

L'AUSILIARE DEL TRAFFICO ORA E' LI'

"Scusi, come mai la multa? Ho dato i soldi al parcheggiatore e poi lei non c'era prima"!
   "A chi ha dato i soldi a me non interessa. Noi siamo arrivati ora e nella vostra auto non c'è il talloncino del pagamento per il parcheggio. Noi lo diciamo sempre che non dovete pagare nessun parcheggiatore, ma pagare il parcheggio regolarmente per avere il talloncino da esporre".

DOPO UN PAIO DI METRI PERCORSI CON L'AUTO: ECCO IL PARCHEGGIATORE

"Scusi, ma lei mi ha fatto prendere una multa, è stato disonesto"!
   "Ehh, ma cosa vuole, non c'erano prima; son venuti all'improvviso e mi hanno fatto andare via. Arrivederci, mi dispiace"!



Questa è la storia che molti cittadini della Città Rende e dei dintorni, hanno vissuto in quest'ultimo periodo per una semplice passeggiata al centro Commerciale: Metropolis. 
Parcheggio a pagamento, si, ma puntualmente gli ausiliari del traffico non sono mai presenti, e così vedi spuntare fuori il parcheggiatore di turno che come un segugio, spunta all'improvviso chiedendoti i soldi del parcheggio. In quel momento confuso, dai il tuo euro e vai via. Già di per sé, avere parcheggiatori abusivi nel parcheggio di un Centro commerciale, è fuori legge; poi mettiamoci pure che al ritorno dalla passeggiata al Metropolis, ci si ritrovi anche una bella multa sull'auto. Già, perché intanto gli ausiliari del traffico sono arrivati, e i parcheggiatori sono andati via. Ma poi magari dopo un'ora si ritorna al centro Commerciale (sapete, oggi non avevamo proprio un cazzo da fare), e la situazione è di nuovo capovolta. 
Ora c'è solo il parcheggiatore abusivo; ma tu questa volta hai imparato la lezione, e così spieghi al parcheggiatore che non dai neanche un euro perché, ora, vai a pagare il parcheggio normalmente, ma  nulla, il parcheggiatore inveisce contro di te, dicendo che così non si fa, che loro sono lì ad accudire le macchine, e che non verrà più nessuno a fare le multe.

Ogni volta la solita situazione spiacevole, ogni volta ognuno fa come cazzo vuole e non ci sono più regole, niente di niente. Certo, non possiamo pretendere da un Comune smantellato per collegamenti alla 'ndrangheta che si rispettino le regole, un Comune, quello di Rende, commissariato e ormai senza un Sindaco. Non possiamo chiedere nulla ormai, quindi ci tocca almeno alzare la voce tramite l'informazione locale: quella libera e indipendente. Vorremmo risposte da qualcuno, ma qui non esiste più nessuno. 
Ausiliari del traffico che alzano le braccia perché non sanno come comportarsi, cittadini che ogni volta debbono affrontare una situazione imbarazzante, e la netta sensazione che a nessuno importi nulla!!
 In fondo siamo a Rende... Ma come?? Tre anni fa non avevano detto che era il Comune della rinascita??
E pensare che per risolvere l'abusivismo, avevano introdotto gli ausiliari del traffico nei parcheggi più popolati. Peccato solo che gli ausiliari una volta ci sono, e cinque no!!!

Intanto noi andiamo avanti, andiamo al nostro bel Centro commerciale, l'unico in italia: a doppio pagamento!!

Che sia chiaro: non ce la prendiamo tanto con i parcheggiatori; cosa volete, qualcuno dice "Ma dai, poveretti, si arrangiano così". E noi infatti principalmente non ce la prendiamo con loro, ma con il Comune di Rende che non regola la situazione, ma scusate, si... avete ragione!! Non esiste qui un Comune! già, a noi ci tocca pagare doppiamente, perché la povera gente... Paga sempre doppiamente!!


IlFolle Beltrano

sabato 4 ottobre 2014

COSENZA: CERCASI FARMACIE NOTTURNE!

“Bé stasera ci vediamo il film da te ok?”
 “Ma si, certo, ti aspetto per le 22”.

 “Ohh, finalmente sei arrivato, dai vediamoci questo film”.
  “Aspetta, sento tua madre che piange, vedi che cos’ha”!
“Caspita, ha un’orticaria! Qualche medicinale le avrà fatto male. Vai subito a prendere il ‘Bentelan’. Aspetta, ti dico le farmacie di turno questa notte a Cosenza e dintorni”.

  10 MINUTI DOPO

“Pronto… pronto.. mi senti? Sono alla settima farmacia fra Rende e Cosenza, ma tutte sono chiuse. Anzi, eccone una aperta, ah caspita, anche 3,81 € devo pagare per la consulenza”!


Capita proprio di imbattersi nella storia di Giacomo e della sua mamma Vittoria. Quest’ultima ha abusato di qualche medicinale di troppo. Il fisico non ha retto e un’orticaria è spuntata all’improvviso provocando un prurito esagerato con alcune papule distribuite per tutto il corpo.

 Il figlio così consulta il web e vede che a Cosenza, compreso il limitrofo Comune di Rende: ci sono tre farmacie che fanno il turno di notte. Inspiegabilmente nessuna delle tre è aperta. Tutto chiuso!

Si va allora a Cosenza, ma nulla da fare: ogni farmacia è fuori servizio.
Pensi allora che a Cosenza, di notte, non puoi prenderti qualche acciacco, perché in questa città, di notte, non puoi ammalarti, devi soffrire come una povera bestia in attesa di ore migliori.




Poi ti imbatti nell’unica farmacia aperta, ridi, sei finalmente felice. No, un attimo, bisogna pagare la consulenza di 3,81! Giusto, no?! E lo Stato che lo impone?!?
 “Ma come, sempre che ti sorprendi te? Funziona così”.

 Già, lo sforzo di offrire un servizio alla cittadinanza ha un costo, un costo che lo Stato non puo’ accollarsi, allora deve farsene carico il solito popolo caprone.

La medicina arriva, ma solo dopo che Giacomo ha messo i soldini nella “ruota panoramica”! E il farmacista non esce neanche fuori, non apre neanche! Ma avrà anche ragione, magari può essere qualcuno che chiede 3,87 € di pizzo!

E poi… E poi vogliamo parlare che in tutto il territorio di Rende, non ci sia una Farmacia aperta?! Che molte di esse indicavano il turno notturno sul web, e poi, invece, te le ritrovi tutte chiuse?!? Storie del Sud; storie di superficialità diffusa; storie come tante altre direbbe qualcuno!

A proposito, sono l’una e quindici!

Te che leggi: 3,87€ di consulenza…per il servizio notturno. 
Grazie!



IlFolle Beltrano

venerdì 3 ottobre 2014

LE STATUE DEI SANTI IN LACRIME: VERITA' O BUFALE?!?!

A Cosenza piange una statua di San Francesco di Paola!! Ognuno ha le sue convinzioni e vorremmo tanto credere ad un fenomeno paranormale ma proprio ci viene difficile. Certo, un fenomeno soprannaturale non può essere al 100% svelato, nè tanto meno essere messo in discussione, perché c'è sempre una componente misteriosa che balla fra dubbio e certezza.

Intanto bisogna subito ricordare, che la pratica di far piangere le statue sacre, era una prassi molto in uso nelle civiltà antiche, come quella egizia e romana, soprattutto in corrispondenza di grandi eventi, come in Egitto per la festa del ritorno degli dei e, in questo senso, si facevano appunto piangere  le statue dei gatti.

Inoltre, negl'ultimi anni, abbiamo avuto prove scientifiche su tale fenomeno. Per far piangere una statua, si usano  due soluzioni saturate di tiocianato di potassio e cloruro ferrico. Il primo viene spalmato sull'immagine, nel secondo viene intinto un dito (o un oggetto), eventualmente con un po' di sangue (affinché l'effetto risulti più eclatante). Strofinandolo sull'effige, dopo un po' di tempo compaiono dei segni rossi: il liquido ematico dà l'impressione di aumentare.

Una variante impenetrabile (per qualunque laboratorio) è l'utilizzo della sostanza rossa - usata per smaltare le statue -presente nella corteccia della dracena (da miscelare col sangue). All'atto della coagulazione o della fuoruscita del siero, emerge solo il liquido ematico.



Inoltre, è stato svelato il metodo per fabbricare una Madonna lacrimante! Si, avete capito bene! Il metodo è stato spiegato da Luigi Garlaschelli del Cicap (www.cicap.org). Innanzi tutto è necessaria una statuina cava (o un bassorilievo) in materiale poroso, come il gesso, rivestita da una patina vetrificata; vanno benissimo le statue vendute a Medjugorje, che comunque sono facilmente reperibili anche altrove.

Si versa il liquido desiderato nella cavità della statua; il materiale poroso assorbe il liquido ma la patina esterna ne impedisce la fuoriuscita; dopo di che basta praticare nei punti giusti, cioè all’altezza degli occhi, due fessure nel rivestimento vetrificato, ed ecco che il liquido fuoriesce e la Madonna piange.

Naturalmente con questo non vogliamo dire di avere ragione oppure smontare le illusioni di qualcuno, ma solo confermare, che esistono vari modi per far piangere una statua, senza calcolare le "sudorazioni" naturali dovute al clima, umidità, che portano le molecole a formare delle piccole gocce d'acqua che rimangono impresse per un paio di giorni.

Quindi va bene chi grida al miracolo, ma in egual modo va bene anche chi non ci crede e in base a prove scientifiche prova a dare una risposta. Ognuno trarrà le proprie conclusioni, noi, abbiamo fatto come sempre INFORMAZIONE!!!

mercoledì 1 ottobre 2014

SMS VIP: I VENDITORI DI FUMO!

"Sms vip" è un servizio gratuito che ti avverte, tramite un messaggio telefonico, della presenza di offerte di lavoro nella tua zona. In realtà solo le aziende che decidono di partecipare a questo sistema finiscono nei vari messaggini telefonici.

La curiosità di tale sistema, è che non ci sono mai dettagli certi sul lavoro proposto.
Una volta è una grande azienda che adopera nel mondo del web; un'altra volta è un nuovo polo commerciale che sta sorgendo nella tua città, ma mai il nome dell'Azienda, mai la proposta descritta in modo chiara e trasparente.

Tutto ciò viene fatto per destare curiosità nei giovani che, disperati perché senza lavoro, chiamano con tanta speranza.

L'operatore di questo sistema poi stabilisce un colloquio il giorno dopo la telefonata, e se per caso il giovane in cerca di lavoro prova a fare una domanda, l'operatrice dà risposte vaghe affermando che lei è solo una delle addette alle chiamate.

La maggior parte delle proposte fanno riferimento a vendite porta a porta: lavori con guadagni a contratto. Naturalmente le aziende usano questo stratagemma per destare curiosità e far presentare i giovani ai colloqui.





Da quel momento in poi, gli addetti alla proposta lavorativa, dovranno essere scaltri per far cadere nella trappola giovani speranzosi in cerca di lavoro.

In Italia non esiste una legge che possa proibire tutto ciò. Non è possibile, infatti, poter proporre lavori senza dare dettagli; senza evidenziare il nome dell'azienda o del polo commerciale che sta per essere costruito. In Italia non esiste legge che tuteli i giovani da questi sciacalli e approfittatori che non fanno altro che far sprofondare tanta gente in un abisso di rassegnazione. In nessun paese democratico e libero si può far beffa, in modo così evidente, delle speranze della gente.

Anche il sito della "Sms Vip" non è chiaro. Basta iscriversi per ricevere messaggi, ma non ci sono indicazioni, regolamenti, nulla di nulla. Non si sa come le aziende arrivino a collegarsi a determinati sistemi informatici, nè si comprende bene come le aziende in questione possano pretendere trasparenza dai giovani in cerca di lavoro, se i primi a creare dubbi e confusione sono proprio loro.

A Cosenza le pseudo aziende che si appoggiano al sistema di "Sms Vip" sono tante, ma non c'è modo di fermare questa prassi diffusa. Basterebbe dare informazioni chiare e non abusare della crisi dilagante per diffondere false speranze.


Questa è l'Italia di oggi: senza tutela per chi è in cerca di lavoro e senza leggi per condannare questi sciacalli approfittatori italiani, in poche parole: venditori di fumo!

L'unico consiglio che possiamo darvi, è quello di non dar retta ad annunci lavorativi con scarsi dettagli d'informazione. Per proporre e accettare un lavoro, bisogna prima sapere di che lavoro si tratta e  quale azienda sia a proporre tale impiego.
Tutti gli altri tipi di annunci non prendeteli in considerazione.

IlFolle Beltrano