lunedì 12 dicembre 2016

In Campidoglio un grande riconoscimento per Dino Vitola.


Vola la Calabria dell'eccellenze. Ancora un riconoscimento importante per il manager produttore calabrese Dino Vitola (ha lavorato e prodotto metà della musica italiana: da Vasco Rossi a Renato Zero, da Zucchero a Jovanotti e tantissimi altri www.dinovitola.net). 


Una proclamazione importante che verrà fatta in Campidoglio per la "Festa della Romanità", venerdì 16 Dicembre alle ore 17.00, presso la Sala della Protomoteca. 

Per l'occasione, infatti, il Consiglio direttivo accademico, ha deciso di proclamare Dino Vitola: “ACCADEMICO ONORARIO. Un riconoscimento importante in quanto il Centro Culturale Giuseppe Gioachino Belli, noto centro di romanità e di autentica tradizione popolare, è l’unico Ente Comunale abilitato in forza della Delibera di Giunta Comunale n. 113 del 25 Gennaio 2001 a promuovere e tutelare le Tradizioni Popolari e la Romanità in Italia e nel Mondo. 

La Calabria nel mondo, la Calabria che fa breccia nel cuore dei romani, un orgoglio tutto made in Sud. L'ennesimo premio per Dino Vitola che riesce così ancora una volta a dare lustro a tutta la Calabria e al suo paese natio Trebisacce. 



L'ACCADEMIA BELLI nasce a Roma nel settembre 1970, è fondata dal Prof. EUGENIO CAPORASO, prefetto di Roma. Intorno a se raccoglie tutta una nutrita serie di ricercatori e studiosi di letteratura, di dialettologia, di esperti usi e costumi e tradizioni romane e romanesche, e fino al 1988 questo gruppo si limita al lavoro di lettura e ricerca di opere dei grandi autori, e relative pubblicazioni per studi, approfondimenti, saggi, critiche letterarie ecc.  Fra i premiati e gli accademici onorari delle passate edizioni ricordiamo Gigi Proietti, Gianni Alemanno, Francesco Rutelli, Walter Veltroni, Massimo Ghini, Luciano De Crescenzo.

Ivan Granatino e La Rua: gli strani casi del Festival di Carlo Conti!


E' vero che non c'è Festival di Sanremo senza polemica, ma come si può non parlare dei primi casi ingiusti che circondano subito questa edizione un po' strana del Festival di Sanremo. Infatti, già prima della partenza fanno discutere moltissimo alcune scelte. 

Ricordate Ivan Granatino che con il brano Chapeau era al primo posto nelle visualizzazioni sul sito della RAI, e incredibilmente rimase escluso dalla gara dei giovani? Bé, adesso arriva il caso dell'eliminazione del gruppo "La Rua". 

Nessuno riesce a comprendere come mai un gruppo del genere, che è forse fra quelli più in voga al momento, non sia riuscito a superare le fasi finali e andare dritto al Festival. Tant'è che l'imbarazzo di Carlo Conti era all'inverosimile quando tutto lo studio, giornalisti inclusi, hanno chiamato a gran voce il ripescaggio del gruppo fra l'altro con un brano molto valido. Ma ormai è troppo tardi, a buttare giù La Rua un giudizio e un meccanismo davvero banale dove anche il grande Massimo Ranieri fa la parte dell'impreparato, scegliendo Chiara Grispo al posto dei La Rua, udite udite, semplicemente perché la Grispo nel suo video con i guantoni da boxe, gli ricordava un suo vecchio musical! Ma scherziamo?? Ma sicuri che è il Festival di Sanremo? E uno dovrebbe mandare all'aria un anno di lavoro discografico per una scelta con criteri del genere? Poi perché Elodie e Bravi vanno nei big e La Rua no? Chi ce lo spiega questo??

Ma cosa potevamo aspettarci dopo l'eliminazione di Chapeau di Granatino, il brano più ascoltato sul sito della RAI, e che ora, su youtube dopo una settimana dalla pubblicazione, tocca quasi la soglia di 100000 visualizzazioni. Roba veramente dell'altro mondo se pensiamo che questo dovrebbe essere il Festival dei grandi talenti. 

Bé caro Carlo Conti, se il buongiorno si vede dal mattino... siamo messi davvero male!! Viva La Rua e Ivan Granatino: Chapeau per voi!