venerdì 30 ottobre 2015

A COSENZA PROPOSTE "FURBE" DI LAVORO!!


Ci sono proposte di lavoro molto strane, proposte che si approfittano delle difficoltà quotidiane e del bisogno delle persone, per avvalersi dei loro squallidi metodi di selezione.  

Succede a Cosenza come in ogni parte d'Italia, come la storia di Piero ci insegna. Piero, un ragazzo veneticinquenne di Cosenza, sul web vede un'inserzione di un'azienda anonima di Cosenza, così prende il numero e chiama. Dall'altra parte gli rispondono che l'azienda si chiama 'Xerola' e cerca ragazzi per un'apertura di un nuovo punto commerciale. L'inserzione sul web, come le parole dell'operatore, sono vaghe, confuse, ma Piero vuole provarci lo stesso.  

Si presenta così l'indomani al colloquio di lavoro. La persona che lo accoglie non fa riferimento al lavoro da svolgere, dice solo che prima c'è un test da passare e che verrà fatto l'indomani e per tutta la giornata. Piero è felice, crede di riuscire finalmente a lavorare, certo, ancora non si sa di che lavoro si tratti precisamente, ma in quell'inserzione, pur essendo poco precisa, si parla di nuove assunzioni per un punto di vendita commerciale, sia per addetti alla vendita sia per magazziniere. Piero pensa ad un negozio, magari ad un centro commerciale, e così felice il giorno dopo si reca sul posto di lavoro.  

Ed ecco la sorpresa: il lavoro consiste in essere venditori porta a porta per ua nota azienda di 'energia'. La grande mossa è andata a segno. Già, perché non è solo questa azienda a lavorare così, ma anche molti call center. Loro sanno bene che un ragazzo non accetterebbe di buon gusto questi tipi di lavoro precari, e allora cercano in ogni modo di farsi rispondere alle loro inserzione dubbie, con descrizioni poche chiare e che lascerebbero intendere ad altir tipi di mansioni. 
Si prendono gioco della disgrazia altrui per i loro interessi, per le loro logiche di mercato spietate e senza leggi concrete per tutelare chi cerca lavoro!  

Badate bene, questo lavoro, come i call center, sono dei lavori rispettabilissimi, ci mancherebbe, ma quello che vogliamo evidenziare è la furbizia di alcuni, il loro essere poco trasparenti.  

Questa è la nostra denuncia e di certo... non ci fermeremo qui!!

giovedì 1 ottobre 2015

"Lettera aperta all’Assessore Federica Roccisano a nome di tutti i lavoratori in mobilità in deroga della Calabria".


Con la presente, tutti i LAVORATORI IN MOBILITA’ I DEROGA DELLA CALABRIA che si stimano all’incirca a 27000 (facendo un calcolo approssimativo di 4 componenti per famiglia in media si arriva alla cifra di 108.000!), desiderano avere delle risposte e rassicurazioni concrete in merito alla loro situazione.

Fatta la premessa che NESSUNO di noi vuole vivere di “assistenzialismo”, ne tantomeno di “elemosine”, ma vorrebbe quantomeno vivere DIGNITOSAMENTE di LAVORO per come ha sempre fatto, ma nel frattempo è normale che attendiamo quotidianamente di ricevere i sussidi (che dovrebbero avere una cadenza MENSILE!), e che addirittura sono fermi al 2013 per alcuni, a Marzo 2014 per altri e per l’anno 2015 NON SUSSISTE ALCUN DECRETO ad oggi, per cui la classe politica che ci governa, ci ha lasciato allo sbando più totale senza alcune risposte per il futuro nostro e delle nostre famiglie!

Certamente, nessuno di noi finora ha vissuto solamente grazie a tali sussidi, ed è palese che si è stati costretti, indirettamente e con la complicità oggettiva di chi ci governa e amministra (piuttosto che contrastare tale piaga sociale, che spesso sfocia nelle “morti bianche”), a lavorare in nero per poter “sopravvivere” e per poter dare da mangiare, quel tanto che basta alle nostre famiglie.

Facendo riferimento all’ultima manifestazione del 31/08/2015 presso il Palazzo del Consiglio Regionale per esempio, la delegazione da Voi ricevuta di tali lavoratori, ha ricevuto come risposta la risoluzione della problematica sia per le mensilità residue del 2013 , e sia per il pagamento di almeno TRE MENSILITA’ per ciò che riguarda il 2014 (evidenziando che ad oggi le mensilità sono ferme a 3, nonostante ci sia un DECRETO NAZIONALE - Decreto n. 83473 del 01/08/2014 - che stabilisce per le cosiddette “regioni svantaggiate”, le linee guida per la concessione di tale ammortizzatore sociale a 10 mesi totali (7+3).
Le voci che si rincorrono quotidianamente in merito alla nostra problematica, mentre assistiamo quotidianamente a delle “passerelle” contornate da incontri vari (e ad oggi inconcludenti visto che nulla di concreto c’è!) tra la politica e le parti sociali, “spot pubblicitari politici”, contrastano spesso e volentieri con le “garanzie verbali” date spesso in vari incontri anche informali, in seguito a manifestazioni dovute proprio al disagio in cui viviamo quotidianamente.

Ma alla classe politica Regionale che ci amministra, le LAUTE e CORPOSE RETRIBUZIONI, arrivano con tali ritardi ??? (facciamo presente che le ultime mensilità percepite per il periodo Febbraio-Marzo 2014, che si aggirano per la maggior parte intorno ai 300,00€ mensili, sono state percepite ad Aprile 2015 e quindi sfidiamo chiunque a poter sopravvivere con tali cifre!)

Facciamo presente che nelle altre Regioni il saldo delle mensilità riferite al 2014 sono già state saldate da tempo, e che addirittura già stanno percependo le mensilità inerenti il 2015. A questo punto ci chiediamo il perché la Calabria debba essere SEMPRE il “fanalino di coda” d’Italia, il perché avvengono tutti questi ritardi INGIUSTIFICATI dato che è incomprensibile a noi comuni mortali il divario tra ITALIANI DI SERIE A e ITALIANI DI SERIE B.
La domande che a noi sorgono spontanee, sono le seguenti: Nei vari incontri che si tengono a Roma, la Calabria viene tenuta in considerazione dal Governo Centrale ? Se la risposta è positiva, a questo punto ci chiediamo se questi sono i risultati!

Inoltre aggiungiamo e concludiamo che i sottoscritti chiedono la risoluzione IMMEDIATA di questa problematica dato che sono arrivati all’esasperazione ed inoltre, cosa primaria LAVORO E DIGNITA’ PER TUTTE LE FAMIGLIE CALABRESI!
Altresì sollecitiamo le 4 sigle sindacali CGIL CISL UIL USB a dichiarare immediatamente lo stato d’ agitazione regionale-nazionale e nell’attesa dichiariamo NOI STESSI AGITAZIONI AUTONOME UNITARIE E PROVINCIALI CON L’INVASIONE DELLE SEDI SINDACALI E A SEGUIRE LE SEDI DI TUTTI I CONSIGLIERI REGIONALI !!! NON ESISTE GOVERNO AMICO SE NON SI ACCOGLIE E RISOLVE LA VERTENZA CATASTROFICA DI PADRI E MADRI DI FAMIGLIA CHE QUANDO NON SI SUICIDANO VANNO ALLA CARITAS!!! VERGOGNA PARLARE DI GRUPPO DI LAVORO CHE DEVE SCIOGLIERE I NODI DEI LAVORATORI IL 20 OTTOBRE !!! MA QUALI NODI SI DEVONO SCIOGLIERE ? QUELLI DEI CAPPI AL COLLO !!