giovedì 27 settembre 2018
Tornano I Senza Tempo con "L'errore"
I Senza Tempo tornano con un brano Rock all'insegna delle occasioni perse.
Una canzone che è un racconto in chiave ironica in cui si parla di amori mai iniziati, situazioni insolute colate in una giusta sintonia tra note e voce.
"L'errore" è in circolazione da un solo giorno e sta riscuotendo nell'immediato moltissimi elogi da parte dei fan e questa volta la band capitanata da Manuel Santise, voce composta e sempre sul pezzo, propone a noi ascoltatori quasi 4 minuti di Rock puro e genuino con Gregorio Florio sempre attento a dare quella giusta distesa serena di accordi, Max La Salvia con i suoi assoli graffianti e precisi, Davide Pace al basso con quella sicurezza sinonimo di garanzia solida e maestrale, Matteo Perri un vero metronomo in carne ed ossa.
Una band in costante crescita artistica e molto attenta alle esecuzioni, canzone dopo canzone riescono a trovare sempre una chiave per entrare nei meccanismi del loop. Quando un brano risuona nella mente vuol dire che funziona, vuol dire che ha fatto centro. E loro sono abituati a non sbagliare bersaglio.
Scoperti da Davide Beltrano Il Folle e prodotti da Dino Vitola, I Senza Tempo stanno passo dopo passo mantenendo le aspettative del loro pubblico e questo per loro è un avere appetito mentre si mangia.
Aldo Massimi
mercoledì 26 settembre 2018
Dal 30 Ottobre il contest del libro su Fabrizio Moro
PRIMA GRANDE COMUNICAZIONE per il progetto dedicato a Fabrizio Moro!
Il 30 ottobre sarà una data da ricordare per tutti i Moropatici.
Inizierà il contest per entrare a far parte del libro su Fabrizio Moro.
Il libro avrà ancora una volta un riconoscimento del Moro che svelerò
proprio il 30 ottobre, successivamente verranno svelati i grandissimi
nomi che faranno parte del progetto!
MA COME PARTECIPARE AL LIBRO?
Il 30 ottobre alle ore 23, dovrete collegarvi su questo profilo, e
saranno svelati tutti i dettagli. Intanto vi posso dire che: le dediche,
una a testa, dovranno essere in 180 caratteri, e dovranno iniziare
così: AMO LA MUSICA DEL MORO PERCHÈ... e poi i 180 caratteri.
Limite massimo di 500 partecipanti.
Le dediche dovranno essere inviate in una mail che vi verrà fornita il 30 ottobre.
Il contest varrà dal 30 ottobre al 4 dicembre.
Le dediche verranno lette ed esaminate, se tutto sarà conforme al
regolamento, ci sarà una mail di risposta che confermerà la presenza
della dedica nel libro.
Il libro uscirà nei primi mesi del 2019.
Solo ed esclusivamente da un unico canale autorizzato: www.dinovitola.net
Il libro sarà la prima parte di una duologia che continuerà in un modo speciale nel 2020.
Il titolo?
PER TUTTA UN'ALTRA DESTINAZIONE
Il mondo di Fabrizio Moro
Il mondo di Fabrizio Moro
- Il libro dei fans-
Davide Beltrano IlFolle
lunedì 24 settembre 2018
Quando Nek regalò "Instabile"
Nel 2006 ascoltai per la prima volta un brano che mi colpì particolarmente per le atmosfere melodiche e per un testo che ancora oggi reputo strepitoso.
"Instabile" è una mano tesa al mondo femminile, a quelle donne che nel corso della vita si sentono fragili quando attraversano quei momenti bui e privi di luce che assorbono piano piano la loro linfa vitale.
Essere donna non è facile in un mondo dove la sua figura è oggetto di mercificazione, io credo che la si sta spostando verso un campo molto triste in cui non c'è più un briciolo di sensibilità, perché se una donna ama lo fa donando l'anima e all'uomo spetta il dovere di darle protezione e quella mano tesa che per loro vuol dire tutto.
Nek racconta anche come bisogna essere uomini in questo brano, basta leggere il testo per capire quanto una spalla sia importante come lo sono una mano sulla testa e un abbraccio avvolgente.
Penso che avere qualcuno al tuo fianco che ti prenda nei momenti di caduta sia un dono del cielo ma siamo in un mondo dove emotivamente si è troppo lontani, troppo concentrati su se stessi e pensare che a volte basta davvero poco per essere presenti.
Nek è un baluardo della vecchia guardia.
Aldo Massimi
"Instabile" è una mano tesa al mondo femminile, a quelle donne che nel corso della vita si sentono fragili quando attraversano quei momenti bui e privi di luce che assorbono piano piano la loro linfa vitale.
Essere donna non è facile in un mondo dove la sua figura è oggetto di mercificazione, io credo che la si sta spostando verso un campo molto triste in cui non c'è più un briciolo di sensibilità, perché se una donna ama lo fa donando l'anima e all'uomo spetta il dovere di darle protezione e quella mano tesa che per loro vuol dire tutto.
Nek racconta anche come bisogna essere uomini in questo brano, basta leggere il testo per capire quanto una spalla sia importante come lo sono una mano sulla testa e un abbraccio avvolgente.
Penso che avere qualcuno al tuo fianco che ti prenda nei momenti di caduta sia un dono del cielo ma siamo in un mondo dove emotivamente si è troppo lontani, troppo concentrati su se stessi e pensare che a volte basta davvero poco per essere presenti.
Nek è un baluardo della vecchia guardia.
Aldo Massimi
sabato 15 settembre 2018
Record di presenze ad Ortomatera per il Festival.
Le feste di popolo creano la più grande opportunità di condivisione. Tutti hanno la possibilità di incontrarsi in un luogo comune e stringersi in una sola comunità. È proprio il senso di comunità a mancare nei nostri paesi del Sud che molto spesso vivono nell'ombra della città.
Ortomatera è una frazione di Castrolibero e proprio in questo territorio per animare il concetto di comunità, si è tenuto il primo "Vasco day" di Cosenza. È stata infatti la musica di Vasco Rossi a fare da collante tra la folla di gente presente alla serata. Davide Beltrano IlFolle natio proprio di Castrolibero e amante della musica del Blasco ha ideato questa notte dedicata all'artista di Zocca. È bastata infatti la musica di Vasco a rendere magico questo 12 settembre.
Il momento musicale è stato preceduto dal convegno sui talenti e le eccellenze del Sud, tenuto dal sindaco Giovanni Greco e dall'assessore Orlandino Greco che hanno prontamente elogiato le potenzialità e la preziosità dei cervelli del Sud. Sicuramente tra i talenti migliori appuntiamo i nomi degli artisti che si sono succeduti nel corso della serata: Roberto Cundari, Raffaella Porco, la piccola Lucrezia (Krezya) Cavaliere e Vinci Ferrer.
A seguire il palco è stato infuocato dalla potenza e dalla professionalità musicale dei "Klivia Enterprice" che hanno magistralmente suonato i brani più famosi del Blasco accompagnati dalla voce di Antonio Esposito che ha dato quel tocco personale a questi brani troppo spesso scimmiottati dai vari cantanti.
A seguire il palco è stato infuocato dalla potenza e dalla professionalità musicale dei "Klivia Enterprice" che hanno magistralmente suonato i brani più famosi del Blasco accompagnati dalla voce di Antonio Esposito che ha dato quel tocco personale a questi brani troppo spesso scimmiottati dai vari cantanti.
Gli strumenti comandati da Ernesto Aceto, Cristian Russo, Mario Rufini e Maurizio Frontino, all'unisono sprigionavano energia pura. Alla voce di Antonio Esposito si è alternata quella di Alessia Fratto che ha intervallato la prima e la seconda parte del concerto con brani lontani dal mondo vasconvolto come "America" della intramontabile Gianna Nannini.
Caterina Katie Oliverio invece ha prestato la sua voce alla "Sally" e a "Gli angeli" di Vasco.
Caterina Katie Oliverio invece ha prestato la sua voce alla "Sally" e a "Gli angeli" di Vasco.
Tra i momenti più emozionanti della serata, mi preme ricordare proprio l'inizio, quando i presentatori Mariarita Beltrano e Roberto Cundari hanno chiamato sul palco Davide Beltrano per iniziare la serata col suo show poetico. Un manifesto che scaraventa in faccia una gioventù che muore ogni giorno, pensando che Falcone e Borsellino siano solo due personaggi di una fiction Rai a puntate. Beltrano invita allora alla lotta. La gioventù ha il compito di lottare.
Un concerto in grande in uno spazio piccolo, organizzato nei dettagli più minuziosi partendo dalla direzione di Gianfranco Scalzo per la sistemazione attenta di questo palco che ha dato la possibilità di suonare a chi, per una sera, ci ha tenuto compagnia.
La musica ci ha uniti ancora una volta. Ha unito delle anime diverse e sconosciute che al suono di "Albachiara" si sono strette in un solo coro.
Grande successo a Matera per il concerto di Antonio Esposito
È stato un concerto strepitoso di Antonio Esposito
ieri sera nella sua Matera, un pubblico dalle grandi occasioni ha accolto Antonio
in un modo entusiasmante, questo ragazzo di Matera ha emozionato la gente attraverso
i suoi inediti e i pezzi più belli di Fabrizio Moro.
Antonio su quel palco ha lasciato il sangue perché i
suoi live non sono mai semplici concerti, ma momenti di condivisione estrema
fra lui e le persone che lo amano.
Antonio Esposito è l’uomo che avanza fonde nelle sue
canzoni la voglia di raccontarsi e superare gli ostacoli che si pongono
davanti, a quella poetica disperazione che contraddistingue i più grandi
cantautori, e su Antonio Esposito hanno puntato gli occhi grandissimi
discografici, e molto presto verrà annunciata una grande notizia, intanto il
cantautore materano non si ferma ed è prevista a breve un’altra tappa live
questa volta in Svizzera.
Non avremo alcun dubbio che Antonio Esposito conquisterà
anche il pubblico svizzero con la sua voglia di non mollare mai e con suoi
grandi inediti che sono stati scritti col sangue e arrivano dritti nel cuore di
ognuno di noi.
Antonio Esposito è anche un grande interprete e canta
a suo modo i grandi successi di Fabrizio Moro e Vasco Rossi, proprio con Moro
Esposito ha un rapporto straordinario e chissà magari un giorno potrebbe nascere
una collaborazione tra di loro.
Esposito è pronto ad emozione anche il pubblico
Trasalpino, quindi appuntamento a breve con nuovo emozioni targate Antonio Esposito.
Ricordiamo che Antonio Esposito è stato scoperto e
lanciato da Davide Beltrano IlFolle, ed è uno dei punti cardini de IlFolle
Team.
IlFalco
Beltrano e il libro dei fans su Radio Norba
Il 2018 per Beltrano sembra essere l'anno della sua consacrazione.
Dopo aver pubblicato il libro dei fans il 3 Settembre "La più grande rockstar mondiale" che grazie ad esso è riuscito a raggiunge un importante record di 3000 copie vedute nel giro di poche ore, lanciando Beltrano verso l'infinito e oltre.
Dopo una settimana esattamente il 12 Settembre nella sua amata terra la Calabria, è riuscito ad organizzare un importante festival che mancava da ben sei anni, la risposta del popolo calabrese non si è fatta attendere regalando a Beltrano un' altra grande gioia.
Ma le sorprese per Beltrano non sono ancora finite, Lunedì 17 Settembre ci sarà uno speciale proprio su Beltrano in una delle radio più importanti del Sud: Radio Norba, di seguito le informazioni.
Uno speciale dedicato a tutta la sua carriera artistica. Dai libri su Vasco a quelli su Moro. Dal libro su Mino Reitano a quello sugli 883 fino a quello su Ermal Meta. E poi le produzioni discografiche e tanti altri progetti.
Lo speciale sarà trasmesso da lunedì a rotazione per una settimana in tutti i GR della radio e in altri spazi durante la giornata.
IlFalco
Dopo aver pubblicato il libro dei fans il 3 Settembre "La più grande rockstar mondiale" che grazie ad esso è riuscito a raggiunge un importante record di 3000 copie vedute nel giro di poche ore, lanciando Beltrano verso l'infinito e oltre.
Dopo una settimana esattamente il 12 Settembre nella sua amata terra la Calabria, è riuscito ad organizzare un importante festival che mancava da ben sei anni, la risposta del popolo calabrese non si è fatta attendere regalando a Beltrano un' altra grande gioia.
Ma le sorprese per Beltrano non sono ancora finite, Lunedì 17 Settembre ci sarà uno speciale proprio su Beltrano in una delle radio più importanti del Sud: Radio Norba, di seguito le informazioni.
Uno speciale dedicato a tutta la sua carriera artistica. Dai libri su Vasco a quelli su Moro. Dal libro su Mino Reitano a quello sugli 883 fino a quello su Ermal Meta. E poi le produzioni discografiche e tanti altri progetti.
Lo speciale sarà trasmesso da lunedì a rotazione per una settimana in tutti i GR della radio e in altri spazi durante la giornata.
IlFalco
“I senza tempo”: tra diversità e fusione.
Oggi ho intervistato Max La Salvia, chitarrista della rock band
catanzarese “I senza tempo”.
Ho rivolto a lui le solite e banali domande di routine che
sono però essenziali per conoscersi.
Ciò che mi colpisce delle sue risposte è
la chiarezza immediata del suo parlare. Max è deciso, sicuro e non si serve di
giri di parole contorti per spiegarsi. Il leader del gruppo si ciba
quotidianamente dell’amore per la musica così come gli altri componenti della
band con cui condivide questo progetto musicale.
Due elementi fondamentali si evincono dal suo racconto:
diversità e fusione. Questo binomio sembra impossibile eppure la combinazione
di questi due fattori crea un equilibrio perfetto tangibile nei loro brani.
“Nasce così l’idea che la mia vita deve continuare solamente
a viaggiare senza una meta precisa rischiando ogni giorno di sbagliare” è una
delle frasi più caratterizzanti del loro primo singolo “Viaggio mentale”.
Probabilmente è proprio la voglia di andare sempre avanti e
di spingersi oltre a renderli così determinati e desiderosi di lasciare un
segno nel panorama musicale.
Max si è raccontato ed io ho scritto.
Chi siete?
<<Siamo cinque ragazzi di Catanzaro, città della
Calabria. Dispersi però in paesi limitrofi come San Pietro Apostolo, Soverato e
Marcellinara. Siamo infatti tutti distaccati dal centro. >>
Chi sono i componenti
di questa band?
<<La band è composta da me (chitarra elettrica/voce),
Manuel Santise (voce/chitarra acustica/armonica), Davide Pace (basso), Matteo
Perri (batteria/percussioni), Gregorio Froio (piano/ tastiere).>>
Quando nasce questo
gruppo?
<<Questo gruppo nasce nel 2014 come eredità di un
gruppo precedente dove tre di noi suonavano già. Spinti dall'amore per la
musica abbiamo deciso di costituire questa band. Nel 2016 si è aggiunto il
nostro batterista attuale, Matteo Perri e il tastierista Gregorio Froio.
Insieme abbiamo deciso di occuparci anche della parte musicale dedicata alla
creazione di inediti.>>
“I Senza tempo”,
perché?
<<Avevamo bisogno di un nome che potesse identificarci
e non a caso abbiamo scelto “I Senza tempo”. Ognuno di noi ha vari impegni tra
università, famiglia e lavoro perciò è proprio la mancanza di tempo ad essere la
vera costante del gruppo. Questo fa parte del nostro essere. Andiamo sempre di
corsa e siamo disorganizzati al massimo. Alla serata di Decollatura, al contest
di San Bernardo, io sono addirittura arrivato in ritardo sul palco. E’ un nome
scelto per gioco ma che rispecchia la nostra realtà.>>
Dove create i vostri
progetti musicali?
<<Il nostro habitat si trova tra il mare e la collina.
Ci ritroviamo in questa sala studio di cui paghiamo un affitto e abbiamo
registrato qui anche il nostro secondo inedito che uscirà a breve e si
intitolerà “L’errore”.>>
Che genere suonate?
<<Il nostro genere cade molto su un rock tra gli anni
’70 e gli anni ’90 però non abbiamo un suono ben preciso dipende molto dallo
stato d’animo richiesto dalla canzone, a volte infatti il suono può tramutarsi anche
in pop rock.>>
A chi vi ispirate
particolarmente?
<<Io non ho un idolo musicale. Ho avuto la fortuna di
fare una lunga gavetta durante questi miei quarant'anni. Quindi ho vissuto
molto l’epoca degli anni ’80 dove la tecnologia era poca e dunque sono partito
dalla musica folkloristica arrivando fino ai nostri giorni. Gli altri, tranne
il tastierista, sono nati negli anni ’90 più o meno, e si sono affacciati
subito ad esigenze musicali più rock. Il batterista è appassionato anche di
metal. Alla fine, la musica che facciamo è quella che abbiamo dentro. Possiamo
avere stili differenti ma fondiamo tutto ciò che caratterizza ognuno di noi.>>
Qual è il messaggio che
questa band si impegna a trasmettere?
<<Vorremmo che si aprissero degli orizzonti che in
questi ultimi anni si sono chiusi serratamente. Le case discografiche, la TV
guardano molto al business commerciale del singolo artista o della canzone
mettendo da parte quelle sensazioni, quelle emozioni che possono esser
trasmesse da chi suona, come noi, per passione. Si sta perdendo l’amore per la
musica a causa del business. Vorremmo cercare di riaprire un po’ le menti
soprattutto al Sud dove siamo ancorati a quelle tradizioni musicali che vedono
al centro un mondo folkloristico sempre così attuale e presente. Noi però vogliamo
fare rock.>>
Cosa sono per voi i
Live?
<<Il nostro DNA riusciamo a trasmetterlo molto dai Live.
L’energia non ci manca mai ma la paura di non riuscire a fare abbastanza non ci
abbandona nemmeno. In fondo, sul palco, hai 4 minuti a disposizione per
comunicare e ci tieni dunque ad essere impeccabile nell'esecuzione.>>
Che rapporto avete con
le cover?
<<Con le cover ci giochiamo. Ci divertiamo ad eseguirle
ma cerchiamo sempre di mettere il nostro mondo all'interno di ogni brano che
suoniamo. Ci piace sperimentare suonando brani di Rino Gaetano, Vasco Rossi,
Fabrizio Moro ed Ermal Meta spinti anche dalla passione di Davide IlFolle
Beltrano per questi artisti. Noi non eseguiamo semplicemente delle cover ma le
stravolgiamo.>>
Finisce così questo botta e risposta con Max La Salvia che in
poche e semplici parole ci fa comprendere l’essenza di questo gruppo. Impazienti
di ascoltare il loro secondo singolo che si chiamerà “L’errore” ed uscirà tra
pochi giorni, auguriamo a questi ragazzi una carriera sempre in salita. Il
talento e la voglia di comunicare non mancano. La loro unione di anime diverse
sarà il punto di forza di questo loro percorso attraverso la musica.
Anna Ciardullo.
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