sabato 25 aprile 2020

Orlandino Greco: “Abbiamo bisogno di risposte concrete per tracciare il nostro futuro”.


Siamo riusciti a raggiungere telefonicamente Orlandino Greco per una breve intervista, che va a fondo dei vari problemi che stiamo vivendo in questi giorni.


Salve Orlandino. Cosa si aspetta dalle nuove azioni di Governo?

Abbiamo bisogno di risposte concrete perché siamo stufi di essere sempre in sospeso fra ciò che si potrebbe fare e ciò che non si fa. Noi di “Italia del Meridione”, ci stiamo facendo dai nostri canali per far arrivare più forte la voce di tanta gente che è stufa dei soliti proclami. Basta slogan elettorali. Serve concretezza”.

Come crede sarà la ripartenza?

Io credo che la ripartenza sarà più problematica dell’emergenza che stiamo vivendo, perché riaprire alcune attività non significa aver risolto tutto, anzi, ci saranno una marea di problemi che bisognerà gestire, come il ritorno dei giovani al lavoro, alla loro ricerca di un posto che sarà ancora più duro da trovare l, visto che gli introiti delle attività risulteranno sicuramente sottotono inizialmente. Ecco dove lo Stato dovrebbe farsi carico del problema e immettere aiuti economici per rilanciare tutti i settori. Dobbiamo dare il tempo ai commercianti e a tutti i lavoratori, di poter rifiatare”.

Castrolibero è stato un vero e proprio modello di contenimento e aiuti economici ai propri abitanti.

Sì, Castrolibero ha cercato di essere all’altezza di questa difficoltà attraverso delle scelte coraggiose ma che hanno e stanno evitando il peggio. Abbiamo fornito aiuto ai nostri cittadini attraverso buoni spesa che stanno dando un po’ di sollievo a tante famiglie ormai sempre più in crisi con il passare dei giorni. Ci siamo, e non lasciamo solo nessuno. Siamo una grande comunità della quale andare fieri”.

Come andare avanti adesso?

Dobbiamo continuare sulla nostra strada, molte volte tracciata dai nostri giovani che in queste settimane si stanno facendo sentire attraverso i loro canali social. La Calabria c’è ed è viva. È importante questo sentire comune perché ci rende vivi e più positivi al domani e si sa, oggi essere positivi non è cosa da poco”.

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