mercoledì 30 agosto 2017

Diritto allo studio: ecco quale sarà la "rivoluzione"





Chi dice che studiare abbia un costo, beh, da settembre dovrà cambiare idea. 

Eh si, perchè per quanto riguarda il mondo delle matricole universitarie (e non solo) le cose stanno per subire una correzione di rotta.

Grazie alla recente Legge di Bilancio, chi si iscrive ad un Ateneo Pubblico, sia al primo anno o di anni successivi al primo (compreso le magistrali, quindi a ciclo unico) e ha un reddito ISEE fino a 13.000 euro sarà esentato dal pagare le tasse universitarie. Ovviamente, questo non includerà l'imposta regionale e il bollo ma è già un grande ed importante cambiamento per il mondo dell'Istruzione.

Come afferma lo stesso Miur – acronimo di Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca – “continuare gli studi dopo la maturità è un investimento importante per il futuro: avere una laurea aiuta a trovare lavoro, offre opportunità di crescita personale e carriere migliori.”

Leggere queste parole, certo, ci fa sperare in un futuro un po' più positivo. 
Dopo tanto tempo, forse, verrà premiato chi ha scelto di proseguire nei suoi studi. È chiaro che la politica italiana non deve fermarsi solo a questi tipi di provvedimenti.





Con la nuova normativa, il Diritto allo Studio Universitario (DSU) promuove la possibilità di proseguire gli studi fino ai livelli più alti, arrivando anche a garantire un sostegno economico a studentesse e studenti per affrontare le spese di questo percorso. 

Si parla, dunque, di “NO TAX AREA”, che darà la possibilità anche a chi ha un ISEE compreso tra i 13.000 € e i 30.000 € di beneficiare di riduzioni delle tasse universitarie.

Ma anche gli studenti che si iscrivono ad anni successivi al primo avranno delle agevolazioni. La differenza consisterà nel fatto che non si deve solo soddisfare il requisito economico, ma anche quello di merito. Essere in regola con gli esami, non essere fuoricorso e avere un certo numero di crediti (CFU).

Un'altra novità riguarderebbero i dottorandi di ricerca: a prescindere dal reddito, se non sono beneficiari di borsa di studio non pagheranno nè tasse nè altri contributi di vario genere. 

Il valore dello studio, dunque, è uno di quelli più importanti da sempre. Non è lo stare solo sui libri che rende saggi. Sicuramente contribuisce in una buona parte e migliora l'esperienza dell'essere umano, in questo caso del giovane che prende in mano la sua vita e tenta di farne un capolavoro.

Giorgia Tagarelli

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